La Caritas si propone per pagare l'affitto ad una delle famiglie che vivono a Palazzo Zanca

La Caritas si propone per pagare l’affitto ad una delle famiglie che vivono a Palazzo Zanca

Eleonora Corace

La Caritas si propone per pagare l’affitto ad una delle famiglie che vivono a Palazzo Zanca

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martedì 30 Aprile 2013 - 11:40

Si avvicina una soluzione per una delle famiglie che da più di una settimana dormono al Comune. La Caritas sta provvedendo a procurare un alloggio per almeno sei mesi

Una luce in fondo al tunnel. Almeno per una delle famiglie sgomberate dalle Case Zancle il 18 aprile, che da più di una settimana dormono a Palazzo Zanca, si profila una soluzione. Per il principio che là dove fallisce il pubblico arriva il volontariato, la Caritas si è attivata per trovare una sistemazione ad almeno uno dei due nuclei famigliari che vivono in condizioni di estremo disagio. Se tutto va bene, potrebbe essere preso un alloggio per circa sei mesi, pagato con i contributi dell’associazione di volontariato. Una soluzione tampone, ma sempre meglio di niente.

La storia delle famiglie delle Case Zancle sta scuotendo la coscienza cittadina, non solo per la forma di protesta attuata che ha visto le famiglie accamparsi nelle sale del Comune, ma soprattutto perché ha messo in luce l’insufficienza di un sistema assistenziale che fatica a tenere testa alle necessità e richieste di chi ne ha bisogno. L’istituto degli alloggi popolari rallentato da mille negligenze – come ha più volte denunciato il presidente del consiglio comunale Giuseppe Previti – e un Comune sull’orlo del dissesto che non può corrispondere ai doveri che gli spettano per legge – come ha fatto notare il comitato Cittadinanza attiva riferendosi all’obbligo inscritto nella legge 328 di provvedere provvisoriamente ad una sistemazione in affitto o albergo a spese del Comune in casi di estrema necessità – portano alla situazione che è sotto gli occhi di tutti, con bambini sradicati dalle mura domestiche e intere famiglie costrette a vivere in condizioni di estremo disagio. Intanto, oggi pomeriggio stesso una delle famiglie vedrà l’alloggio messo a disposizione dalla Caritas, se andrà bene, una famiglia avrà una casa, almeno per sei mesi…

5 commenti

  1. ma con tutte le strutture che ha la chiesa in città, non si trovano 5/6 stanze da assegnare temporaneamente a titolo gratuito?

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  2. Vorrei ricordare ai signori della caritas che ci sono 2 personcine che da natale, quasi, dormono in macchina accanto lo spirito santo..tutti i tg locali e i giornali ne parlarono..ma finirono nel dimenticatoio e per loro soldi per un monovano come jè jè non ce ne erano..anzi ci fu silenzio da tutte le istituzioni…
    Ora abbiamo: il comandante Ferlisi che presta l’appartamento a barcellona, la caritas che si offre a pagargli l’affitto…
    Qualcuno mi ha detto che scrivo commenti beceri e cinici…ma preferisco scrivere commenti cinici e beceri dove almeno dico la verità piuttosto che trincerarmi dietro il falso perbenismo delle belle parole e del volemose bene…
    AHHH dimenticavo..e per ultimo il presidente del consiglio comunale sul quale stenderei un velo pietoso visto che in periodo elettorale un uscita di questa a mio avviso è solo un modo per ingraziarsi un bel bacino di utenza…

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  3. Buongiorno gio.Hanubi, il retroscena di questa storia è che pure questi signori prima di sfondare la porta di un alloggio abusivo (degradato, con infiltrazioni d’acqua e quanto di più) lavoravano e pagavano un affitto regolare. Fallita la ditta restarono senza lavoro e terminate le rosee prospettive di poter provvedere ai pagamenti dei canoni restarono in mezzo ad una strada dormendo in macchina. Da lì la scelta che li ha portati a ciò che fino a ieri è stata la loro ultima dimora. Da ieri non sono più al Comune ma resta sempre negligenza di un Ente che attenziona pochissimo e sperpera alla grande… Neanche il Comune sa quanti alloggi effettivamente ha sparsi sul territorio. Chiusi e inutilizzabili. Questa è la vera vergogna. Per quanto riguarda le persone che lei ha citato, non vorrei sbagliarmi, ma credo non siano più dove lei dice…

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  4. liliana parisi 1 Maggio 2013 14:32

    Appunto: perchè non fare da un lato un’anagrafe di tutti gli alloggi disponibili e dall’altro un’anagrafe di tutte le faamiglie senza casa, così da far incontrare offerta e domanda?Davanti ad un’emergenza abitativa dovrebbe anche essere possibile “requisire” temporaneamente alloggi privati non abitati,cominciando da quelli sequestrati a mafiosi. Siccome Lei mi sembra una persona informata e impegnata, perchè non porta avanti questa proposta? Se vuole,sono pronta a lottare con Lei

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  5. Mi sarebbe piaciuto che il commissario ascoltasse tutte le cause difficili del momento, ma non è così. Nello specifico però, la storia è un po’ più complessa. i troppi anni di pressapochismo in cui hanno “regnato” signorotti ed impiegatucci, hanno creato una sorta di ragnatela in cui si resta invischiati. Da un lato zone di in cui è davvero impossibile censire gli immobili, da un’altra la volontà inesistente di fare bonifica. Si dovrebbe radere al suolo la mentalità del favoritismo. Gli 80 alloggi incompiuti a San Giovannello sono un esempio lampante di questa incredibile inerzia… e non è un unico caso. In 3 anni non li avrebbero ultimati? Certo che sì. La Regione offre 15 alloggi e il Comune (nella persona di chi ancora non si sa) dimentica di farne richiesta… ne vogliamo ancora? Il Commissario Croce è buono solo nel suo lavoro di procuratore, ma per il resto non avrebbe dovuto assumersi questa responsabilità. Non ne è all’altezza. Ad ognuno il suo. Spero vivamente che una forza maggiore ispiri noi messinesi, dovremo essere noi a voler qualcuno di buono a Messina…

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