L'assessore regionale alla Salute Gucciardi e il direttore dell'Asp Sirna hanno confermato che, entro il 30 dicembre, sarà approvato l'atto aziendale che istituirà l'area chirurgica a Milazzo e quella medica a Barcellona. Ma Paolo Calabrò, della Uil Medici, denuncia: "Cutroni-Zodda comunque penalizzato, il riassetto è un bluff della politica"
L’incontro tenutosi venerdì tra l’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi, il direttore dell’Asp Messina, Gaetano Sirna, e una rappresentanza di sindaci del distretto socio-sanitario D28, ha confermato, almeno sulla carta, quello che sarà il futuro assetto degli Ospedali Riuniti di Milazzo, Barcellona e Lipari. Entro il 30 gennaio, sarà dunque approvato dalla Giunta regionale l’atto aziendale che permetterà di istituire nella città mamertina il polo chirurgico, e nella città del Longano il polo medico. Una soluzione che ha soddisfatto gli amministratori presenti; ma non mancano le critiche.
“A partire da oggi, le amministrazioni comunali interessate inizieranno un monitoraggio quotidiano degli impegni presi dall’assessore Gucciardi e dal direttore Sirna con i cittadini del distretto socio-sanitario di Barcellona Pozzo di Gotto, così da assicurarsi che siano rispettati” – ha dichiarato il Presidente del Consiglio Comunale barcellonese, Giuseppe Abbate, che ha comunque definito l’incontro positivo.
Molto critica è invece la posizione di Paolo Calabrò, rappresentante Uil medici ed ex consigliere comunale, che ritiene il nuovo piano sanitario penalizzante per il Cutroni-Zodda. Secondo Calabrò, infatti, il trasferimento della chirurgia a Milazzo penalizzerà i servizi di emergenza e pronto soccorso a Barcellona; inoltre, secondo il sindacalista, c’è il rischio che molte unità operative dell’area medica restino comunque nel nosocomio milazzese. Calabrò ha concluso chiedendo una riunione pubblica con tutti i soggetti interessati, così da impedire che si possa “speculare sulla salute dei cittadini”.
Giovanni Passalacqua