Il sindaco di Barcellona ha scritto al ministro per chiedere la revisione della nuova rete ospedaliera, che prevede drastici tagli al Cutroni-Zodda. "Se non verremo ascoltati andremo per vie legali" - minaccia il primo cittadino
Continua la lotta in difesa degli ospedali riuniti di Milazzo e Barcellona. Il sindaco barcellonese, Roberto Materia, ha inviato una lettera al ministro Lorenzin e all’assessore Guicciardi per chiedere la sospensione e la rimodulazione della nuova rete ospedaliera, approvata nei giorni scorsi. Un ulteriore tentativo, dopo le critiche piovute sul primo cittadino, accusato di non essere riuscito a mantenere la promessa fatta in campagna elettorale.
“Un polo medico a Barcellona Pozzo di Gotto e un polo chirurgico a Milazzo, con un pronto soccorso in entrambi i presidi. Questa, in sintesi, era la pianificazione elaborata con il governo regionale” – spiega Materia – “impegni puntualmente disattesi. Nella nuova bozza il Cutroni-Zodda diventa di fatto un di cronicario di antica memoria, con 66 posti letto complessivi articolati in quattro reparti, senza pronto soccorso né servizi riabilitativi”.
Materia ribadisce i numeri dell’hinterland: “Gli ospedali di Barcellona e Milazzo servono oltre 150.000 cittadini; il PS di Milazzo fa già grande fatica a gestire i circa 23.000 accessi annui, mentre Barcellona Pozzo di Gotto ne registra 20.000. Come saranno assicurate le emergenze-urgenze in una struttura che già oggi opera al limite della funzionalità?”
Serve ripensare il piano, che entrerà in vigore nel 2018: “In nome e per conto di tutti i sindaci del distretto socio sanitario D28, chiedo che venga sospeso il procedimento di approvazione del piano, affinché esso possa essere rielaborato per garantire un’equilibrata offerta sanitaria in ciascuna area del territorio regionale, a tutela del diritto alla salute” – conclude Materia – oggi inizia una nuova fase della battaglia a difesa dell’ospedale; se non saremo ascoltati, ricorreremo alle vie legali“.