Accordo con Terna. I Verdi non ci stanno

Accordo con Terna. I Verdi non ci stanno

Accordo con Terna. I Verdi non ci stanno

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sabato 22 Settembre 2012 - 08:07

“Dietro un’apparente disponibilità – scrivono i Verdi -, l’atteggiamento dei vertici di Terna è di assoluta fermezza riguardo alla necessità di realizzare un impianto, a loro dire, voluto dallo Stato”. Protesta riassunta in tre punti. Sulla stessa linea il coordinamento per la tutela del Tirreno

Se i Comuni sono soddisfatti dell’accordo raggiunto con Terna, altrettanto non può dirsi della Federazione dei Verdi, che continua a criticare aspramente l’atteggiamento della società: “Ancora oggi siamo distanti dalla democrazia partecipata perché l’atteggiamento dei vertici di Terna nei confronti dei sindaci dei Comuni interessati all’opera e delle associazioni, dietro un’apparente disponibilità, è di assoluta fermezza riguardo alla necessità di realizzare un impianto, a loro dire, voluto dallo Stato, calpestando nella sostanza il senso del termine inteso come rappresentanza e tutela della collettività”.

La segreteria provinciale del partito riassume in tre punti i termini della protesta:

1) Quali sono le fonti di approvvigionamento dell’energia che Terna intende distribuire?

2) Visto che Terna afferma che il costo di un’eventuale interramento totale della
rete ha un costo proibitivo, in funzione della necessità di dover espropriare una notevole
quantità di terreni, quali certezze ha l’azienda di Stato che le escursioni non abbiano influenze nell’ambiente circostante?

3) Dove sono le prove certificate, scientifiche, tecniche e di laboratorio, che attestino l’innocuità dell’esposizione ad escursioni termiche rispetto ad un qualunque corpo o sostanza composto da atomi o molecole?

Dubbi che rimangono per la federazione dei Verdi, mentre Comuni e Provincia sembrano soddisfatti dell’accordo raggiunto. Prossimo appuntamento, lunedì 1 ottobre a Villafranca.

Sulla stessa linea il coordinamento ambientale per la tutela del Tirreno: “Non riusciamo a comprendere cosa ci sia di soddisfacente nell’aver appreso che la Società Terna è ferma esattamente alle posizioni già espresse nel 2010 e nel 2011: “il tracciato non si modifica”. I tecnici di Terna sostengono che per esserci criticità è necessario che ci siano case abitate (li chiamano recettori) proprio sotto i cavi. Il comunicato della Provincia recita che bisogna “valutare la reale sussistenza delle criticità rappresentate“. I consiglieri provinciali, i sindaci e le associazioni sono dei visionari?

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