Discarica di Mazzarra', altri 5 indagati dopo il sequestro

Discarica di Mazzarra’, altri 5 indagati dopo il sequestro

Al. Ser.

Discarica di Mazzarra’, altri 5 indagati dopo il sequestro

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martedì 09 Dicembre 2014 - 15:42

Si allarga alle passate gestioni e alle autorizzazioni accordate a Tirrenoambiente l'inchiesta sul sito di stoccaggio ora in attesa di bonifica. Avvisati gli ex presidenti e tre tecnici di Regione, Provincia e Arpa.

Salgono a otto gli indagati per il disastro ambientale alla discarica di Mazzarrà. La Procura di Barcellona ha avvisato altri cinque persone, e cioè gli ex presidenti di Tirrenoambiente, la società che gestisce la discarica: Sebastiano Giambò, già condannato per concorso esterno al clan di Mazzarrà, e Francesco Cannone; poi il funzionario palermitano dell’assessorato regionale Territorio ed Ambiente Gianfranco Cannova, il funzionario della provincia di Messina Armando Cappadonia, infine un funzionario dell’Arpa l’agenzia regionale per l’ambiente. L’ipotesi di reato è di associazione finalizzata al disastro ambientale.

L’inchiesta è quella che ha portato al sequestro del sito di stoccaggio, e vede giá indagati l’ex presidente di Tirrenoambiente Antonello Crisafulli e gli ex amministratori delegati Pino Innocenti e Giuseppe Antonioli.

I nuovi avvisi di garanzia spostano la lancetta dell’orologio degli accertamenti parecchio piu’ indietro del tempo e sta ad indicare che la magistratura a questo punto vuole fare chiarezza su tutta la complessa vicenda della gestione della discarica, spesso finita sotto la lente della magistratura e per più aspetti.

Secondo gli investigatori, in buona sostanza, la discarica è diventata pericolosa per l’enorme mole di rifiuti recentemente accumulata, ma c’erano ulteriori problemi, di tipo strutturale e gestionale, che hanno portato al collasso. Nel mirino anche le autorizzazioni accordate a Tirrenoambiente e il complesso sistema di monitoraggio del rischio inquinamento.

6 commenti

  1. se continuano così ci saranna ancora delle altre belle sorprese

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  2. se continuano così ci saranna ancora delle altre belle sorprese

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  3. nessuna denuncia da decine e decine di pagine su questo? come può essere? probabilmente gli inquirenti stanno sbagliando e tutto è a norma 🙂

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  4. nessuna denuncia da decine e decine di pagine su questo? come può essere? probabilmente gli inquirenti stanno sbagliando e tutto è a norma 🙂

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  5. Il piano industriale e la normativa della Regione Siciliana sono un INNO alle discariche,i Comuni siciliani hanno fatto il resto impedendo alle loro partecipate di fare una seria raccolta differenziata,siamo al di sotto del 10%,favorendo così le ditte private esterne per il trasporto dei rifiuti in direzione delle discariche. Gran parte dei nostri soldi vanno ai ras delle discariche e del trasporto, un mondo immerso nell’oscurità, dove la stessa magistratura inquirente ha difficoltà a vederci chiaro, un intreccio fra politici, burocrati, mafiosi, imprenditori, cooperative comprese.Il rivoluzionario trasformatosi in RE SARO non ha fatto nulla per impedire questo andazzo, che delusione per i suoi elettori, per chi lo ha votato con entusiasmo.

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  6. Il piano industriale e la normativa della Regione Siciliana sono un INNO alle discariche,i Comuni siciliani hanno fatto il resto impedendo alle loro partecipate di fare una seria raccolta differenziata,siamo al di sotto del 10%,favorendo così le ditte private esterne per il trasporto dei rifiuti in direzione delle discariche. Gran parte dei nostri soldi vanno ai ras delle discariche e del trasporto, un mondo immerso nell’oscurità, dove la stessa magistratura inquirente ha difficoltà a vederci chiaro, un intreccio fra politici, burocrati, mafiosi, imprenditori, cooperative comprese.Il rivoluzionario trasformatosi in RE SARO non ha fatto nulla per impedire questo andazzo, che delusione per i suoi elettori, per chi lo ha votato con entusiasmo.

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