Il bando di gara per il servizio ex Metromare, come previsto, è andato deserto. Condizioni ecomiche non accettabili hanno fatto sì che nessuna società presentasse l'offerta. Dal 31 dicembre scade l'ennesima proroga e il rischio è che i pendolari dello Stretto non abbiano alternative se non attraversare a nuoto. "Il governo ci considera periferia dell'impero" dice Michele Barresi dell'Orsa.Il deputato Garofalo tuona: "Intervenga subito il ministro Lupi e indaghi anche sulle cause dell'accaduto. Per la continuità territoriale si possono usare le risorse destinate originariamente al Ponte"
Cronaca di un omicidio annunciato, con il dettaglio che mentre avveniva quasi tutti i presenti si voltavano dall’altra parte.
Il bando per il servizio ex Metromare per i prossimi 3 anni è andato deserto, ma già da tempo era evidente che sarebbe finita così, sin dalla gara di giugno, conclusa con una proroga quasi “imposta” o, supplicata, a UsticaLines che a queste condizioni non ne voleva sapere. Quindi che il bando di gara andasse deserto si dava quasi per scontato nelle ultime settimane. Per il servizio di collegamento tra le due sponde, per le tratte Messina-Villa San Giovanni e Messina-Reggio Calabria le risorse stanziate erano 13 milioni e 200 mila euro in 3 anni. Requisiti richiesti alle società: 5 unità veloci HSC (High security control) o aliscafi o monocarene o catamarani, delle quali 4 con capienza minimo 200 passeggeri (due di queste minimo 300 passeggeri).
Morale della favola sia Bluferries che UsticaLines hanno detto “passo” e dal 31 dicembre 2014 quando scadrà la terza proroga saremo, per restare in tema “in alto mare”. Scaduta la terza proroga, già accettata di malavoglia sia da Bluferries che da UsticaLines, alla luce delle scarse risorse destinate, ai pendolari dello Stretto e a chi voglia usufruire del collegamento veloce tra le due sponde non resterà che armarsi di salvagente e nuotare. Gravissima la situazione per Reggio Calabria, perché mentre per Villa San Giovanni, tutto sommato, è possibile usufruire della Caronte-Tourist, per Reggio non esisterà alcun modo. Alla già disastrata situazione deve aggiungersi l’annunciata smobilitazione di Bluferries dal porto storico per spostare le navi a Tremestieri. Così, dal 1 ottobre il vettore pubblico garantirà dal porto storico solo le navi che traghettano i treni, pertanto i disagi per chi usufruiva di un servizio ex Metromare zoppo, monco delle corse serali e nei week end, andranno ad aggravarsi perché nessuna “zattera” potrà più consentire il trasporto nello Stretto per i passeggeri.
E che ex Metromare stesse per essere uccisa era evidente da anni, nonostante un servizio indispensabile, efficiente e funzionale. Le continue proroghe concesse all’ultimo secondo utile, a condizioni inaccettabili per le stesse società, sono frutto del disinteresse del governo nei confronti della nostra realtà, con la complicità di quanti hanno lasciato che il “lavoro duro”, quello delle proteste e della diplomazia, lo facessero l’Orsa e il deputato nazionale Enzo Garofalo, componente della commissione trasporti. Anche stavolta ci ridurremo ad elemosinare a fine dicembre una qualsiasi “ciambella di salvataggio” da far entrare in vigore il 1 gennaio, ma è quasi certo che Bluferries e UsticaLines, per quelle cifre, diranno no.
E noi stiamo ancora a parlare di Area Integrata dello Stretto, Città Metropolitana, Continuità territoriale e via dicendo. L’unica soluzione sarà quella vecchia: attraversare fino a Villa con le navi del gruppo Caronte-Tourist e poi trovare un modo per raggiungere Reggio o raggiungere a piedi la stazione ferroviaria di Villa San Giovanni. Tutto questo nell’era dell’alta velocità.
Da domani tutti si stracceranno le vesti, ma in meno di una settimana ce ne saremo dimenticati salvo poi tornare a lanciare l’allarme il 27 dicembre, a ridosso della fine della proroga.
“Il bando andato deserto è la cartina di tornasole che palesa la mediocrità di una classe politica che tranne piccole eccezioni ha ignorato l’allarme che come Orsa lanciamo da mesi- commenta Michele Barresi, Orsa Trasporti- E’ chiaro che il governo nazionale non riesce a trovare le risorse finanziarie perché considera lo Stretto periferia dell’impero ma oggi, con il rischio che Bluferries tolga le navi dal porto storico è acclarato che dal prossimo anno non ci potranno essere ulteriori proroghe ed in barba ai proclami di integrazione Messina ed i pendolari resteranno isolati e decine di posti di lavoro andranno perduti”.
Se il bando è andato deserto è perché non ha condizioni ritenute accettabili o appetibili da nessuna società, neanche da quelle che operano attualmente, segnale quindi che forse sarebbe bastato tenere in considerazione i suggerimenti e le indicazioni che le stesse aziende hanno portato ai tavoli romani. E mentre la Sicilia si allontana sempre più dall’Italia nessuno muove un dito in modo efficace, la stessa Regione non ha fatto nulla e Mariano Massaro, segretario regionale dell’Orsa annuncia una mobilitazione che finirà con il coinvolgere tutti. Nel frattempo proprio nei giorni scorsi Garofalo ha chiesto un incontro urgente con il ministro Lupi per affrontare il nodo Bluferries ed a questo punto è inevitabile che si parlerà anche di questa emergenza. “Basta precarietà nei servizi di collegamento nell'area dello Stretto- dichiara il deputato- Il Ministero recuperi i fondi e in fretta. Si spendano le risorse del Ponte per le opere compensative. Quello alla mobilità è un diritto, non una concessione. Non possiamo attendere, ogni anno, che si trovino i finanziamenti in calcio d'angolo, facendo una corsa al cardiopalma. Il Ministero indaghi sulle ragioni per le quali il bando per il servizio Metromare è andato deserto e risolva la vicenda una volta per tutte, capitalizzando l'occasione offerta dal report richiesto dal presidente del Consiglio relativo alla mancata realizzazione del Ponte. Già ad aprile ho chiesto al Governo, di esprimere una posizione chiara in merito al Ponte indicando, nel caso di posizione negativa, una offerta infrastrutturale alternativa. Proprio in quest'ottica ho voluto e ottenuto lo stanziamento di fondi per lo studio di fattibilità di un sistema integrato di trasporti nell'area dello Stretto. L’ opportunità deriva dal fatto che Renzi ha chiesto un rapporto sulle opzioni su come utilizzare le risorse che a quell'opera erano destinate, invece di bruciarle pagando a vuoto la penale alla società che aveva vinto l'appalto. E tutte le parti in causa, compresa la Regione, vengano a Roma per condurre questa battaglia. La trattativa con Eurolink va invece eventualmente aperta sul pacchetto di opere compensative che sono state già individuate come l'impianto fognario Torre Faro- Mortelle, la copertura del torrente Papardo, la via del mare”
Intanto il fronte resta rovente anche per quel che riguarda l’annunciato addio di Bluferries al porto storico, annuncio che ha portato ad un botta e risposta tra Autorità portuale ed Orsa. Dopo l’affondo di Di Sarcina al sindacato è arrivata la replica di Mariano Massaro: “Che l’Autorità Portuale avesse un eccellente feeling con certo sindacato, diverso dal sindacato di base fatto da lavoratori piuttosto che da burocrati della trattativa, era chiaro da tempo. Ci sorprende invece la difficoltà di comprendonio rispetto alla posizione dell’OR.S.A. nella vicenda TIR ma, si sa, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. L’Ing. Di Sarcina ha interesse a propagandare disponibilità al confronto ma omette di dire che molte richieste d’incontro inoltrate da questo sindacato sono state snobbate. Le lacrime di coccodrillo per la vertenza tir, le abbiamo viste scorrere sul volto del Presidente dell’A.P. in sede di Consiglio Comunale Aperto, impropriamente seduto al fianco del sindaco nella veste di mediatore fra cittadini e armatori invece di accomodarsi nel banco degli imputati per dare conto alla città dei continui intoppi, rinvii che hanno reso il porto di Tremestieri una infrastruttura a metà. L’Autorità Portuale ha l’incarico di gestire l’approdo Tremestieri e i fatti raccontano che lo fa nel peggiore dei modi, i lavori che inizialmente dovevano durare solo qualche mese si sono protratti per tre anni e quattro mesi Gli autori di questo disservizio, invece di dare i voti ai sindacati, dovrebbero riflettere sull’opportunità di dignitose dimissioni. Vengono i brividi a pensare che i lavori per l’ampliamento del porto a sud potrebbero essere diretti dallo stesso team che fino ad oggi ha consegnato l’infrastruttura zoppa alle incombenti esigenze di cittadini, lavoratori ed armatori”.
Rosaria Brancato
state sicuri che adesso qualcuno uscirà il coniglio dal cilindro e… sorpresa’…si fara’ il ponte sullo stretto con il placet anche di chi era contro, perché è difficile immaginare che qualunque cosa accada possa esserci piu’ schifo di questo schifo !
state sicuri che adesso qualcuno uscirà il coniglio dal cilindro e… sorpresa’…si fara’ il ponte sullo stretto con il placet anche di chi era contro, perché è difficile immaginare che qualunque cosa accada possa esserci piu’ schifo di questo schifo !
Tranquilli, sono preoccupazioni inutili.
Ci penserà il Tibetano Scalzo con la Flotta Comunale a garantire la continuità territoriale… E tutto, A COSTO ZERO per i residenti.
Mariedit, curerà la campagna pubblicitaria.
Tranquilli, sono preoccupazioni inutili.
Ci penserà il Tibetano Scalzo con la Flotta Comunale a garantire la continuità territoriale… E tutto, A COSTO ZERO per i residenti.
Mariedit, curerà la campagna pubblicitaria.
Ammettiamolo : sembra che non ci siano collegamenti per la città di Reggio Calabria e per il Tito Minniti. Però ….. ecco che li scovi non appena arrivi anche solo a Villa San Giovanni, proveniendo da Messina.
Non sarebbe male, percio’ poter leggere qui una chiarificatrice dichiarazione, da parte del nostro Sindaco, in merito a questa complessa problematica : ma forse è solo questione di tempo.
Scusatemi ma qui qualcosa non quaglia. Non vorrei , cioè, che questa sia, piuttosto, una primissima fase di un’articolata partita tra diversi interlocutori (alcuni dei quali nascosti), alla presenza di altri che stanno a guardare.
Cosa resta ? : Ecco, direi, allo stato potenziale ci sono diverse prospettive di creare efficaci sinergie logistiche e di trasporto per la collettività, nell’area dello Stretto. Ma …. ci vogliono soldi e progetti validi. Io questi non li vedo. Voi ?
Parafrasando, infine, l’on. Cetto La Qualunque “Comunquemente u’ travagghiu ppi tanti ci saria …” Appunto : COMUNQUEMENTE …
Ammettiamolo : sembra che non ci siano collegamenti per la città di Reggio Calabria e per il Tito Minniti. Però ….. ecco che li scovi non appena arrivi anche solo a Villa San Giovanni, proveniendo da Messina.
Non sarebbe male, percio’ poter leggere qui una chiarificatrice dichiarazione, da parte del nostro Sindaco, in merito a questa complessa problematica : ma forse è solo questione di tempo.
Scusatemi ma qui qualcosa non quaglia. Non vorrei , cioè, che questa sia, piuttosto, una primissima fase di un’articolata partita tra diversi interlocutori (alcuni dei quali nascosti), alla presenza di altri che stanno a guardare.
Cosa resta ? : Ecco, direi, allo stato potenziale ci sono diverse prospettive di creare efficaci sinergie logistiche e di trasporto per la collettività, nell’area dello Stretto. Ma …. ci vogliono soldi e progetti validi. Io questi non li vedo. Voi ?
Parafrasando, infine, l’on. Cetto La Qualunque “Comunquemente u’ travagghiu ppi tanti ci saria …” Appunto : COMUNQUEMENTE …
Solo il PONTE SULLO STRETTO può garantire la continuità territoriale che non verrà più finanziata da nessun fondo, ne statale ne regionale per mantenere in vita gli obsoleti traghetti. La FESTA E’ FINITA!
Solo il PONTE SULLO STRETTO può garantire la continuità territoriale che non verrà più finanziata da nessun fondo, ne statale ne regionale per mantenere in vita gli obsoleti traghetti. La FESTA E’ FINITA!
attraverseremo lo stretto a piedi scalzi o con la pista ciclabile
attraverseremo lo stretto a piedi scalzi o con la pista ciclabile
Quando finirà questa storia che torna un giorno sì e l’altro pure sull’utilizzo delle risorse “assegnate per il Ponte”? Come si fa a non capire che sono state assegnate quasi 2 anni fa ad altre opere. Le 1.000 maestranze che lavorano sulla GE-MI sono pagate con quei soldi,vogliamo capirlo una buona volta? E poi, chiedere i soldi delle opere compensative (230 milioni !!!) ricorda l’ex fidanzato che chiede all’ex futuro suocero la dote dopo essersi rifiutato di sposare la figlia. Se si chiamano compensative vuol dire che servono a ripagare un sacrificio; se il sacrificio non c’è, non c’è la compensazione. Per favore, basta con questa buffonata. A proposito di ragionamenti incomprensibili, che dire dell’Orsa che – se non ricordo male – era contraria all’unico mezzo che risolverebbe definitivamente: il Ponte. Che prevedeva una metropolitana di superficie che da Tremestieri portava a Reggio, con tutta una serie di fermate intermedie che avrebbero risolto definitivamente il problema dei pendolari. Ora si lamentano di quello che qualsiasi persona con un po’ di intelligenza sapeva perfettamente che sarebbe accaduto. E ancora siamo all’inizio.
Quando finirà questa storia che torna un giorno sì e l’altro pure sull’utilizzo delle risorse “assegnate per il Ponte”? Come si fa a non capire che sono state assegnate quasi 2 anni fa ad altre opere. Le 1.000 maestranze che lavorano sulla GE-MI sono pagate con quei soldi,vogliamo capirlo una buona volta? E poi, chiedere i soldi delle opere compensative (230 milioni !!!) ricorda l’ex fidanzato che chiede all’ex futuro suocero la dote dopo essersi rifiutato di sposare la figlia. Se si chiamano compensative vuol dire che servono a ripagare un sacrificio; se il sacrificio non c’è, non c’è la compensazione. Per favore, basta con questa buffonata. A proposito di ragionamenti incomprensibili, che dire dell’Orsa che – se non ricordo male – era contraria all’unico mezzo che risolverebbe definitivamente: il Ponte. Che prevedeva una metropolitana di superficie che da Tremestieri portava a Reggio, con tutta una serie di fermate intermedie che avrebbero risolto definitivamente il problema dei pendolari. Ora si lamentano di quello che qualsiasi persona con un po’ di intelligenza sapeva perfettamente che sarebbe accaduto. E ancora siamo all’inizio.
mi dispiace,Mariedit da solo numeri.Li giochi al lotto se vince si compri un motoscafo ed attraversa lo stretto.Il resto è colpa nostra,anche mia che ho votato un xxxxx.
mi dispiace,Mariedit da solo numeri.Li giochi al lotto se vince si compri un motoscafo ed attraversa lo stretto.Il resto è colpa nostra,anche mia che ho votato un xxxxx.
L’Italia, straordinaria…….si pagano multe di miliardi di euro a sostegno di un centinaio di produttori di latte al nord, e non si trovano le misere risorse per garantire il collegamento delle due province dello Stretto…migliaia di pendolari e circa un milione e mezzo di abitanti…..che paese ……dove le differenze vengono imposte da provvedimenti governativi…e magari sostenuti dalla politica regionale siciliana…..ben inteso l’isola siciliana e’ una regione sulla carta…in realtà sull’isola esistono almeno tre distinti territori regionali…..storici….che dovevano essere mantenuti…..
Il mio parere e’ sempre per la seccessione della provincia di Messina….ormai la nazione e la regione non offrono ai messinesi gli stessi diritti degli altri cittadini….città molto più piccole dispongono di risorse statali e regionali, e non subiscono i drammatici tagli propinati ai messinesi…siamo una provincia maltrattata e senza diritti…..ma paghiamo come e più degli altri le pesanti gabelle che ci sono imposte…oltre alla incapacità della politica locale…..che comunque in tutti i casi, anche con persone supercapaci, nulla avrebbe potuto contro una politica antimessinese che ricorda un po’ la politica subita dagli ebrei nel fascismo.
L’Italia, straordinaria…….si pagano multe di miliardi di euro a sostegno di un centinaio di produttori di latte al nord, e non si trovano le misere risorse per garantire il collegamento delle due province dello Stretto…migliaia di pendolari e circa un milione e mezzo di abitanti…..che paese ……dove le differenze vengono imposte da provvedimenti governativi…e magari sostenuti dalla politica regionale siciliana…..ben inteso l’isola siciliana e’ una regione sulla carta…in realtà sull’isola esistono almeno tre distinti territori regionali…..storici….che dovevano essere mantenuti…..
Il mio parere e’ sempre per la seccessione della provincia di Messina….ormai la nazione e la regione non offrono ai messinesi gli stessi diritti degli altri cittadini….città molto più piccole dispongono di risorse statali e regionali, e non subiscono i drammatici tagli propinati ai messinesi…siamo una provincia maltrattata e senza diritti…..ma paghiamo come e più degli altri le pesanti gabelle che ci sono imposte…oltre alla incapacità della politica locale…..che comunque in tutti i casi, anche con persone supercapaci, nulla avrebbe potuto contro una politica antimessinese che ricorda un po’ la politica subita dagli ebrei nel fascismo.
a flotta?? ma avi sulu una bicicletta e si fici a pista ciclabile.Issu du strittu ci interessa sulu u xxxxxxxx
a flotta?? ma avi sulu una bicicletta e si fici a pista ciclabile.Issu du strittu ci interessa sulu u xxxxxxxx
Homo quisque faber ipse fortunae suae
Homo quisque faber ipse fortunae suae
avete lottato contro il ponte in compagnia del vostro sindaco? benissimo adesso vi attaccate al cavolo…
Probabilmente il premier Renzi non porterà avanti quanto detto sul ponte, ma qualora la situazione dovesse sbloccarsi fatevi da parte voi e il santone e non rompete più le palle perchè il progresso incalza e già troppe volte abbiamo perso il treno del riscatto…
avete lottato contro il ponte in compagnia del vostro sindaco? benissimo adesso vi attaccate al cavolo…
Probabilmente il premier Renzi non porterà avanti quanto detto sul ponte, ma qualora la situazione dovesse sbloccarsi fatevi da parte voi e il santone e non rompete più le palle perchè il progresso incalza e già troppe volte abbiamo perso il treno del riscatto…
la fine sia avvicina, fine ampiamente meritata dopo 70 anni di nulla, a parte il finto sviluppo, di fatto clientelismo e nepotismo.Chi può vada via e lasci la città
la fine sia avvicina, fine ampiamente meritata dopo 70 anni di nulla, a parte il finto sviluppo, di fatto clientelismo e nepotismo.Chi può vada via e lasci la città
L’isolamento aumenta e Messina cade sempre più in basso.
Se non si risolve il problema una volta per tutte i veri problemi li vedremo dal 1^ Gennaio 2015.
L’isolamento aumenta e Messina cade sempre più in basso.
Se non si risolve il problema una volta per tutte i veri problemi li vedremo dal 1^ Gennaio 2015.