Tante responsabilità e scelte sbagliate, non sono politiche, in questi decenni e hanno segnato il destino della città. Oggi c’è ancora una città che paga queste conseguenze. I giovani continuano ad andar via, per studiare, lavorare. Non siamo riusciti a rialzarci, a riprenderci. Si stenta a reagire.
Siamo qui da soli 6 mesi ma abbiamo iniziato a dare la svolta, anche se molti ci vogliono attribuire responsabilità vecchie di anni, come se stessimo governando Messina da tempo. Dobbiamo riportare la normalità a Messina e da lì far scaturire la straordinarietà. Stiamo combattendo contro pessime abitudini radicate a Messina. Abbiamo ereditato una città che ha paura di osare.
C’è stata una visione parassitaria, con ambienti e singoli soggetti che vivono in modo parassitario. Chi sta nel Palazzo è un privilegiato, anche noi come giunta.
Ringrazio a questo proposito il lavoro straordinario fatto dalla giunta in questi mesi. Oggi pomeriggio tutti gli assessori, che ringrazio, hanno rimesso le deleghe in modo da consentirmi una serena valutazione anche per un eventuale rimpasto. Stiamo lavorando per migliorare questo Palazzo, per liberarlo da alcuni vecchi metodi. Ci sono tante risorse umane ottime che non sono state valorizzate e tante altre che sono state sopravvalutate e che hanno goduto di privilegi. Abbiamo fatto scelte radicali e altre ne faremo, nei confronti di cattive gestioni, soprattutto nelle partecipate.
Insieme al Consiglio comunale, che ringrazio, abbiamo individuato la strategia della svolta. Abbiamo ereditato 400 milioni di debiti. Erano vecchi ma negli ultimi 5 anni non è stato fatto molto per risolvere la situazione. Abbiamo presentato il Piano di riequilibrio ma non voglio che la città resti sotto tutela per altri 15 anni, dobbiamo cambiare le cose. VOGLIAMO USCIRE DA QUESTA SITUAZIONE NEI PROSSIMI 4 ANNI, PER POTER INVESTIRE E CRESCERE. In sei mesi abbiamo destrutturato gli elementi che hanno penalizzato il Palazzo Comunale, vedi Atm che fabbricava debiti sia pure con buoni servizi ma il servizio deve essere supportato da coperture finanziarie. Negli ultimi 4 anni si sono accumulati debiti pesanti all’Atm. Abbiamo chiuso questo fronte, questo pozzo di San Patrizio. Abbiamo detto basta al sistema delle cooperative che è stato strumentalizzato soprattutto a fini elettorali nei decenni passati. Vogliamo dare qualità e risparmio ai conti del Comune. Il consiglio comunale ha agito con grande responsabilità
Il sindaco ha poi mostrato la busta paga da ex deputato Ars raffrontandola con quella attuale da primo cittadino di Messina: “Oggi ho un solo timore, non essere all’altezza. Voi mi avete chiesto di rompere con un sistema. Ringrazio tutte le forze sane della città, le persone meno fortunate, le forze dell’ordine, ringrazio il Prefetto che mai ci ha fatto mancare il sostegno, le organizzazioni sindacali, chi assiste gli ammalati, e quanti mi sono stati vicino nei momenti difficili di questi mesi. Ringrazio anche la magistratura e voglio impegnarmi per risolvere il problema del secondo Palagiustizia. Saluto anche la deputazione regionale e nazionale invitando tutti a sostenere la città e la nostra azione, siamo l’istituzione principale, non fate l’errore di contrastarci a prescindere. Sono certo che il 2019 sarà un anno diverso, l’anno della svolta”
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