Dopo il giuramento dei consiglieri comunali, alle 11.18 ha prestato il suo giuramento il sindaco Cateno De Luca. Ecco il lungo discorso rivolto all'aula e alla città
«Benvenuto al nuovo consiglio comunale. Oggi al momento dell’insediamento segnerò il percorso di una stagione di grande responsabilità per tutti noi. Saluto le autorità presenti, le deputazioni, i sindaci. Mi permetto anche un saluto particolare ai miei genitori, mi hanno fatto questa sorpresa. E saluto mia moglie che in questo periodo mi ha accompagnato in un periodo forte della mia vita. Saluto il collegio dei revisori dei conti, la giunta comunale. Noi siamo al servizio della comunità e intendiamo collaborare con il consiglio per testare un percorso nuovo. La campagna elettorale è finita per tutti, mi auguro che questo consiglio comunale abbia la forza e la capacità di volare alto e che non lo faccia nell’interesse del sindaco De Luca e della sua giunta ma nell’interesse di una città che ha grandi aspettative, che ci osserva e che ci chiede sobrietà e azioni. Una comunità che vuole e pretende da questo Palazzo una dialettica vera ma finalizzata a un’azione concreta, una città che si aspetta più fatti e meno teatro politico. Questo vale per me, per la mia giunta alla quale ho chiesto fin dall’inizio sobrietà. Questo è stato l’aspetto che ha connotato i primi giorni della nostra attività. Non voglio replicare a dichiarazioni a cui abbiamo assistito, oggi viviamo un’altra fase, la fase del ruolo istituzionale che ognuno di noi ha avuto assegnato. Un ruolo che richiede reciproco rispetto perché ci sono reciproche responsabilità. Un percorso che non può essere iniziato con affermazioni che hanno caratterizzato stagioni velenose per questa città. Credo che nessun cittadino possa mai gioire per un’opportunità che la città perde, anzi dovremmo collaborare e fare fronte comune. I fondi Poc, posso confermarvi, sono fondi che la giunta regionale riprogrammerà secondo una procedura già prevista. Probabilmente lunedì prossimo ci sarà l’assessore al Bilancio Gaetano Armao con cui discuteremo tante cose.
Mi sono imposto di non fare polemiche ma solo precisazioni. Strutturalmente un ente non si connota per quello che c’è in cassa, ma anche per quello che c’è nei cassetti che non si è pagato. Lo stesso per quanto riguarda il tema dei finanziamenti: i 110 milioni di finanziamenti non sono tutti per la città di Messina, siamo nella fase di istruttoria. Non abbiamo ereditato una situazione semplice e la dimensione di quello che abbiamo ereditato ancora sfugge. Stiamo facendo una ricognizione, prossima settimana ci confronteremo con i dirigenti.
Voglio ringraziare i consiglieri comunali che hanno accolto l’invito a confrontarci, conoscerci. E’ necessario che la città si doti al più presto di un bilancio. Noi abbiamo un bilancio approvato dalla giunta il 22 giugno, lo abbiamo giù inoltrato al collegio dei revisori, arriveremo all’approvazione di questo bilancio così com’è perché non ci sono i tempi per redigere un nuovo bilancio. Settembre ci consentirà di adottare le variazioni.
Stamattina abbiamo preso contatti con la commissione Ministeriale che sta esaminando il Piano di riequilibrio: tra il 4 e il 5 di agosto si completerà l’istruttoria che sarò trasmessa alla Corte dei Conti. Avremo l’esito conclusivo tra la seconda e la terza settimana di settembre. Per questo abbiamo necessità adesso di fare un bilancio tecnico. Abbiamo anche posto un quesito sulla possibilità di estendere il Piano di riequilibrio da dieci a vent’anni.
Proponiamo anche una modifica dello Statuto comunale che poi sarà il consiglio a dover esaminare: introdurre la figura del consigliere delegato, figura prevista dalle ultime modifiche al Tuel ma non contemplata nello Statuto del Comune di Messina. Per noi diventa una figura importante perché ci consentirà di collaborare alla luce del sole su materie specifiche. E’ una figura che diventa pietra miliare di una collaborazione ancora più forte tra giunta e consiglio.
Ci auguriamo che il consiglio comunale non si trasformi in un Vietnam».
Prima di congedarsi il sindaco De Luca ha parlato dell’omaggio fatto trovare sugli scranni dei 32 consiglieri: due dei sui libri, l’ultimo scritto durante la campagna elettorale appena che lo ha consacrato primo cittadino e un libro di Felice Irrera trovato per caso nella stanza del sindaco, “Viaggiatori a Messina”.
«Mi auguro di non cambiare semplicemente Messina, ma di cambiare anch’io. Non ho mai nascosto i miei limiti, i miei tanti difetti, dunque parto dalla presa di coscienza e mi metto in un percorso di cambiamento. Ecco perché auguro alla comunità di cambiare insieme, avendo l’umiltà di partire da noi stessi. Non sono parole di circostanza, sento che questa missione, che mi è stata assegnata in una condizione particolare, è un monito nei miei confronti. Io ne prendo atto, rilancio e vado avanti. Con tutto il cuore vi dico: tentiamo di cambiare insieme la città e tutti noi. Auguri»