Per i rappresentanti dei lavoratori il rischio rimane l'esternalizzazione dei servizi da parte di Rfi. Non condivide le linee di trattativa per il rinnovo del CCNL
Si mantengono mosse le acque dello Stretto di Messina, sempre meno attraversate dai traghetti ma sempre più movimentate dalle agitazioni dei lavoratori. I rappresentanti sindacali del settore navigazione di Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, OrSA Ferr. Ugl Af, Fast e SASMaNT, dichiarano lo stato di agitazione dei lavoratori che non condividono le linee della trattive sul fronte del rinnovo del contratto di lavoro.
A detta dei sindacati, infatti, si prospetta la volontà, da parte di Rfi, di voler ulteriormente frammentare il servizio di Navigazione. «La descrizione separata – scrivono – fra “ Navigazione Ferroviaria” e altro tipo di esercizio di traghettamento è chiaramente volta all’ennesimo tentativo di esternalizzazione delle attività con particolare riferimento al servizio di trasporto dei mezzi gommati che rischia di penalizzare la già parca produzione e innescare un dumping contrattuale fra lavoratori a suo tempo assunti nella stessa azienda. Le denuncie sindacali relative alla corsa aziendale verso la dismissione del servizio di traghettamento nell’area dello Stretto sono confermate dalle recenti dichiarazioni del Gruppo FS che giudica “DISMETTIBILE” la stazione marittima di Messina».
ma come, si stanno battendo per non privatizzare l’acqua e qui’ si tende a dare tutto nelle mani dei privati ,ma queste notizie al nord le sanno ? o rimangono circoscritte qui’ in ambito messinese ,gli amministratori messinesi si devono vergognare quando dicono di amministrare messina in quanto citta’ da chiudere si proprio da chiudere come diciamo noi: quell’attivita’ è meglio che chiude la stessa cosa è messina deve chiudere. sono piu’ importanti quegli amministratori di quel paese quasisi fantasma dove è sindaco Vittorio Sgarbi