Tragedia della disperazione questa mattina alle 10.15 . Un uomo di 51 anni si è tuffato in mare aperto. È stato recuperato dal personale della Capitaneria di Porto
Tragedia della disperazione questa mattina alle 10.15 . Un uomo di 51 anni, Giuseppe Lombardo, si è tuffato in mare aperto, morendo sul colpo. La vittima era a bordo della nave traghetto Tremestieri diretta a Villa San Giovanni. Poco dopo la partenza dalla rada San Francesco personale di bordo e passeggeri hanno assistito alla scena impotenti. La navigazione è stata interrotta e il corpo è stato recuperato dalla Capitaneria di Porto intervenuta sul posto con due unità navali con a bordo personale de 118, e da un gommone dei Vigili del Fuoco. La vittima era stata già trasferita sul battello di bordo del traghetto Tremestieri e i medici hanno potuto constatarne l’avvenuto decesso. Il cinquantunenne era messinese ed abitava in via Mare grosso.
Mentre la gente muore disperata qualcuno pensa ancora di rubare la serenità a messinesi. ..un preghiera per questo uomo i suoi familiari e tutta la gente disperata di messina.
Un uomo disperato su un traghetto di xx xxxxx xxxxx che sicuramente la xxxxxxxxxxxxx non la xxxxxxx ………
Scusami Giovanni, ma a quale serenità dei messinesi ti riferisci?
Non mi dire che anche in questo caso ti riferisci al nuovo sindaco?
Non mi dire che hai scelto questa notizia per commentare a favore del nuovo sindaco?
Se la risposta è si il commento è davvero indecente.
Concordo giovanni…concordo pienamente
O magari si riferisce allo scandalo della Formazione a Messina, ha usato la parola rubare. Cmq sia è l’ennesimo atto di disperazione umana e purtroppo oggi giorno sono sempre più i casi di suicidio. Un pensiero ai familiari della vittima.
Ma cosa c’entra il nuovo sindaco!?!?!
Sicuramente sarai un altro “infelice” che non avrà il posto di lavoro promesso dai vari nei vari centri di formazione sotto inchiesta….
a buon intenditore poche parole….
Appunto… Non ci voleva poi tanto a capirlo!
da una parte i ricconi arraffoni, dall’altra i disperati
sei indecente tu, che hai votato i xxxxx xx xxxxx che si sono arricchiti alle spalle della gente disperata che si suicida
Che rabbia, pace all’anima di questo poveretto. La sua morte pesa sulle coscienze di molti potenti affaristi.
Le vittime della crisi che muoiono in silenzio sono tante altre e approfitto un attimo di questo gesto eclatante per ricordarle. Le vittime della crisi sono quei poveri che sono morti perché i farmacisti raccoglievano i soldi per la vara e non per cibo o medicine. Le vittime della crisi sono quelli che hanno creduto non ha importanza chi vince per il bene supremo della città e ora a perdere tempo e soldi e a promuovere un clima d’incertezza che sconsiglia di iniziare progetti importanti. Mangiare cibo economico non ti uccide, privarti di quel farmaco che non è classificato indispensabile neppure ma farlo di frequente si. Questo genera la delinquenza e neppure chi ha uno stipendio può considerarsi abbastanza sicuro. Quando un bimbo ha fame per qualunque genitore non è difficile delinquere.