Da oltre due mesi all’interno del Gran Camposanto non si effettua il servizio di trasporto, con grande disagio soprattutto per gli anziani. Il consiglieri, con la chiusura delle scuole, propone di utilizzare, temporaneamente, gli scuola bus
Il pollicino del cimitero è morto e sepolto. Mai espressione è stata più adatta per descrivere i disservizi subiti dai tanti cittadini, soprattutto anziani, che da oltre due, recandosi al cimitero, non possono usufruire del servizio navetta prima effettuato con il mezzo dell’Atm. Il bus, di più piccole dimensioni, è l’unico a poter essere utilizzato tra i vialetti del struttura cimiteriale, ma il guasto verificatosi diversi mesi addietro e la mancanza, sia di pezzi di ricambio che di mezzi sostituitivi, costringe spesso i cittadini a rinunciare a far visita ai propri cari.
A sollevare la questione è il consigliere della III circoscrizione Libero Gioveni. La scelta di attendere fino ad oggi non è causale, ma legata alla proposta che il rappresentante di quartiere rivolge al direttore d’esercizio Guglielmo La Cava: con la chiusura delle scuole, infatti, l’idea del consigliere è quella di “dirottare” i pullman solitamente utilizzati come scuola bus all’interno della struttura cimiteriale. Una soluzione tampone, almeno per i mesi estivi, che, tuttavia, dovrà prima o poi essere affrontata in modo definitivo. Lo stesso Gioveni, infatti, è ben consapevole che il prezioso servizio all’interno del cimitero di via Catania è stato interrotto a causa dell’assenza dei pollicino (molti dei quali fermi in officina), anche perché diverse linee da e per alcuni villaggi collinari servite da questi piccoli autobus sono state purtroppo soppresse, con pesanti disagi per tutti i residenti, come in più occasioni vi abbiamo documentato. (E. De Pasquale)
Apprezzabile la proposta ma forse il consigliere ignora un dettaglio importante: gli scuolabus non possono essere utilizzati per effettuare servizi diversi dal trsporto scolari.
Forse se gli anziani, a cui porto il massimo rispetto, dovrebbero risultare iscritti all’università della terza età cosi si potrebbe trovare un escamotage per aggirare il divieto, ma ci vuole molta , molta, molta fantasia e su questo palazzo zanca abbonda, ma solo in questo…. purtroppo.