Ambulanze ferme per mancata manutenzione a Giardini e Novara. Picciolo: "E' uno spreco"

Ambulanze ferme per mancata manutenzione a Giardini e Novara. Picciolo: “E’ uno spreco”

Ambulanze ferme per mancata manutenzione a Giardini e Novara. Picciolo: “E’ uno spreco”

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venerdì 11 Settembre 2015 - 14:26

"Stiamo parlando di ambulanze ferme per il rabbocco dell’olio motore, del cambio delle spazzole dei tergicristalli o delle lampadine dei fanali: si tratta di un'offesa alla nostra terra". E' il commento del deputato regionale del Pdr

Sono due le ambulanze in provincia di Messina a non poter essere utilizzate. Una è a Giardini Naxos e l’altro a Novara di Sicilia. Il motivo è semplice e per questo ancora più assurdo: mancata manutenzione ordinaria dei mezzi di trasporto, olio, motore, spazzole, lampadine.

“Una vergogna che allontana sempre di più la classe politica dei cittadini – commenta in merito Beppe Picciolo – Chiediamo all’assessore Gucciardi di verificare la capacità gestionale dei vertici della Seus (Sicilia Emergenza-Urgenza Sanitaria), in atto davvero ridotti ai minimi termini gestionali!”.

Il capogruppo all’Ars del Patto dei democratici per le riforme evidenzia come “l’azienda siciliana Seus, ambulanze e addetti del 118, ha ormai toccato il fondo visto che non è ammissibile che, a fronte degli enormi sacrifici economici che la Regione siciliana fa per mantenere un servizio di primaria importanza per la salute dei cittadini, si risponda con sciatteria ed incapacità gestionale, palesata per ultimo dal fermo delle ambulanze dei presidi di Giardini Naxos e Novara di Sicilia. Risibile la causa, imputabile alla mancata manutenzione ordinaria dei mezzi! Stiamo parlando – ha concluso il deputato regionale – di ambulanze ferme per il rabbocco dell’olio motore, del cambio delle spazzole dei tergicristalli o delle lampadine dei fanali: si tratta di un’offesa alla nostra terra, che serve esclusivamente ad alimentare quelle sacche di antipolitica che vanno profumatamente a nozze riscontrando l’incapacità gestionale di quelli che vengono definiti (non a torto) carrozzoni del pubblico spreco!”.

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