Taormina è vicina al default e in consiglio comunale si fa polemica sterile

Taormina è vicina al default e in consiglio comunale si fa polemica sterile

Giusy Briguglio

Taormina è vicina al default e in consiglio comunale si fa polemica sterile

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mercoledì 16 Aprile 2014 - 15:02

Ancora rischio default per il comune di Taormina che entro fine aprile dovrà tentare di tappare un buco da 5 milioni, altrimenti il dissesto sarà inevitavile

Siamo sull’orlo del dissesto economico e finanziario, anzi lo abbiamo oltrepassato. La città sta affondando. Entro il 30 aprile dobbiamo trovare 5 milioni di euro, altrimenti il comune è in dissesto”. A parlare è il sindaco di Taormina Eligio Giardina che ieri, durante il consiglio comunale di fuoco dove bisognava nominare il nuovo liquidatore dell’Asm, così si è espresso sulla situazione economica della perla dello Jonio.

Cadono le barriere, le difese e le promesse: Taormina è a un passo dal default e la mannaia della Corte dei Conti, che già più volte ha raccomandato caldamente l’ente di risolvere la questione, non attenderà ancora molto a tagliare definitivamente la testa agli inquilini di Palazzo dei Giurati. I tempi stringono e non si può più evitare di guardare la realtà. Un barlume di speranza per la cittadina si era riacceso dopo le elezioni del maggio 2013, quando Giardina aveva promesso che il dissesto sarebbe stato evitato. Proclami facili da vendere a chi guarda con ottimismo al futuro di una città che si sforza di non soccombere e si nasconde dietro dati turistici che tranquillizzano, ma solo all’apparenza.

Il primo cittadino chiede la collaborazione di tutti i 20 componenti del consiglio comunale, affinché si trovi una soluzione che possa evitare – o rimandare ancora – il dissesto. Ma a preoccuparsi non sono loro, i consiglieri, troppo impegnati a litigare, a scegliere un nome, a procrastinare inesorabilmente il destino di una città che di glorioso conserva solo il passato. A preoccuparsi sono gli abitanti di Taormina, i commercianti, coloro a cui le beghe politiche interessano poco, ma vogliono assistere a una rinascita.

Se il dissesto verrà evitato ancora una volta poco importa. Ciò che conta, invece, è offrire un’alternativa alla crisi, fornire le basi per il rilancio economico e turistico. Il rischio è che l’ottimismo ceda il posto alla rassegnazione, soprattutto quando i rappresentanti del popolo non rappresentano il popolo. I consigli comunali sono lo specchio della parte nera di Taormina, l’aula consiliare è il nuovo teatro, ma non va in scena nessun spettacolo per cui valga la pena battere le mani. E’ tutto già visto.

Giusy Briguglio

2 commenti

  1. Propongo di fare pagare 10.000 euro a testa ad ogni commerciante, a titolo di parzialissimo romborso delle tasse evase.
    Altro che 5 milioni di euro.

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  2. Propongo di fare pagare 10.000 euro a testa ad ogni commerciante, a titolo di parzialissimo romborso delle tasse evase.
    Altro che 5 milioni di euro.

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