La Messina che muore mentre l'altra Messina è in campagna elettorale

La Messina che muore mentre l’altra Messina è in campagna elettorale

Rosaria Brancato

La Messina che muore mentre l’altra Messina è in campagna elettorale

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mercoledì 24 Ottobre 2012 - 05:09

Mentre Palazzo Zanca è assediato dalle disperazioni e dalla rabbia negli altri Palazzi la politica è impegnata nella campagna elettorale. Mai come in questi giorni la distanza tra i due mondi: la Messina che muore e la politica virtuale è stata così evidente e siderale. Due mondi inconciliabili. La politica parla di lavoro mentre a pochi metri ha sotto il naso chi senza lavoro muore. Basterebbe aprire gli occhi e agire subito, non domani. Vicino non lontano.

Brutto mestiere a volte quello del cronista. Capita che le cose ti restano addosso, le porti a casa e non riesci a pensare ad altro, finchè non le scrivi. Ma è lo stesso, perché spesso anche scrivendole quelle immagini non vanno via e vorresti far di più perché sai che le parole non bastano mai.

Ci sono due immagini che mi porto dentro e non riescono ad andar via e rappresentano, più di ogni altra, la distanza siderale che oggi c’è tra la politica ed il mondo reale.

Prima immagine: Palazzo Zanca, la strada transennata, sul marciapiede antistante il Comune ci sono le ambulanze, i vigili del fuoco e i materassi gonfiati, perché lassù, dalle finestre della saletta Commissioni, ci sono cinque lavoratori dell’Atm, senza stipendio da 3 mesi, che minacciano di buttarsi. Passeranno lì la notte, e il giorno dopo. I cancelli del Palazzo rimasti blindati alle proteste degli ultimi giorni, hanno visto donne e uomini arrampicarsi e restare attaccati alle inferriate con la forza della disperazione e l’aiuto dei vigili del fuoco, figure silenziose, così come i vigili urbani, ma sicuramente addolorate nel dover tentare di aiutare chi è nello stesso buco nero di loro. Cancelli blindati nella Casa comunale, un Palazzo con le casse vuote, con i mezzi di Messinambiente nuovamente senza gasolio, e sempre meno autobus e tram in strada. La prima immagine è questa, il fortino assediato di una città in guerra, allo stremo. E come in ogni guerra in prima linea ci sono i fanti, i soldati semplici, quelli che sono i primi a morire colpiti dai proiettili e dalle bombe.

Con i piedi penzoloni dalla finestra di Palazzo Zanca un lavoratore mi dice: “Io e mia moglie lavoriamo per l’Atm, non entra un euro da tre mesi. Abbiamo tre figli e per tutta la notte, passata qui al Comune, ho pensato a quello di 3 anni, non gli posso neanche comprare un gioco. Per acquistare le medicine ho chiesto alla banca una scopertura. E’ il mio dolore più grande”.

Mentre parliamo abbiamo di fronte lo spettacolo più bello del mondo: lo Stretto illuminato dal sole, il mare calmo, due enormi navi da crociera attraccate, la Madonnina sullo sfondo e viene da piangere anche a me, perchè in una città così ricca di tutto stiamo morendo così poveri di tutto.

La seconda immagine avviene nelle stesse ore dell’assalto a Palazzo Zanca. La seconda immagine è a Palazzo dei Leoni, la conferenza stampa di Angelino Alfano. Si parla di mutuo sociale, di Ponte, di voto disgiunto. E’ solo per un caso che era in programma l’incontro del Pdl, perché poteva benissimo essere quella di Crocetta, Marano, Miccichè, Sturzo, De Luca. E’ l’immagine di una politica virtuale impegnata nella campagna elettorale a pochi metri dalla Messina reale. La politica che parla di proposte, lavoro, famiglie,ma lo fa in termini astratti, quando poi, un palazzo più in là le parole lavoro-famiglia diventano materia viva e sanguinante. Si fanno proposte quando invece è subito, è vicino, che si dovrebbe intervenire. Si parla di lavoro e futuro ma non ci si accorge che la guerra del lavoro è davanti all’uscio e non in un altro pianeta. Basterebbe affacciarsi alla finestra per vedere ed agire. Senza andar lontano, senza volare alto, basterebbe rimboccarsi le maniche subito e a un metro.Viene da urlare, ma di che state parlando? Eccola Messina, ecco come siamo tutti in ginocchio.Svegliatevi.

Dunque, a Palazzo dei Leoni la politica, a Palazzo Zanca la Messina che muore. E’ come se esistessero due popoli che coabitano, per caso, nello stesso luogo. Da un lato il mondo autoreferenziale della politica, impegnata in una campagna elettorale cieca, senza occhi per l’altro mondo, quello fuori, quello a dieci metri di distanza dal comizio, che è l’unico mondo reale.

Quello che stupisce è la totale incomunicabilità tra i due mondi, come se ormai non ci fosse più modo, né la voglia di unirli.

Perché, questa è l’immagine più triste, a Palazzo Zanca in quella disperazione non si è visto neanche uno di quei politici da campagna elettorale, neanche per assumersi la più piccola fetta di responsabilità.

Eppure erano presenti, perché bastava fare una ventina di metri per vederli, in belle pose, uno sopra l’altro, nello spazio riservato alle affissioni. Me l’ha fatto notare un lavoratore dell’Atm, che stava con me sotto il Comune, con il naso all’insù verso quei suoi colleghi che gridavano rabbia e speranze. Mi ha detto: “Signora, guardi, qui non si vede nessun politico, son tutti scomparsi eppure fino a ieri erano qui e hanno lasciato questo. Ma sa dove sono? Guardi lì, alle sue spalle, eccoli lì, tutti sui manifesti”.

E la beffa più grande è che persino i manifesti elettorali, se li guardate bene, voltano le spalle a Palazzo Zanca ed alla sofferenza che trabocca. Perché lo spazio affissioni guarda il mare. Persino da lì, in fotografia, non riescono a guardarli in faccia. Semplicemente gli voltano le spalle.

Rosaria Brancato

35 commenti

  1. non c’è bisogno di parlare di ATM ( mi chiedo come e perchè, molti di questi signori sono stati assunti negli ultimi anni) per parlare Messina che nuore. Messina stà morendo da tempo, 3000 persone ogni anno vanno via, attività che chiudono, rimandendo solo supermercati e focaccerie,fantasmi disoccupati senza santi in paradiso, non tutelati da nessuno.I due mondi sono collegati da una cosa che si chiama voto, perchè qualcuno questi incapaci li ha votati, li vota e li voterà ancora, poi però piange. Messina è il frutto di anni dell’ assistenzialismo e voto di scambio più vergognoso, che ha avvantaggiato una parte a spese dell’altra, ma adesso a pacchia è finita.

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  2. francotomasello 24 Ottobre 2012 06:55

    brancato.
    “io e mia moglie lavoriamo all’ATM”
    tutto qui il “IL DISASTRO”

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  3. La verità che da anni continuiamo ad andare allo stadio per vedere una squadra che perde distematicamente tutte le partite per 5 a 0, che si vende i tifosi senza nemmeno il pudore di nasconderlo, che li deride, che tradisce spudoratamente la maglia che indossa, eppure ogni domenica paghiamo il biglietto permettendogli questa vita da “magnaccia”.
    Non servono più ulteriori analisi per dimostrare la corruzione della classe politica, servono idee per trovare le opportune soluzioni.
    Qualcuno ha detto che l’antipolitica alimenta pericolose deviazioni, bè forse sarà stato Franco Fiorito mentre trasferiva sul suo conto corrente un paio di milioni di euro di soldi pubblici!
    Iniziamo a non andare più allo stadio, lasciamo che questi sgangherati e ridicoli nani giochino sa soli la loro tragica partita e se possibile incominciamo proprio da domenica 28 ottobre!

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  4. EGR.SIG.ra Brancato,la colpa non è dei politici i quali si propongono per fare i fatti loro,bensi’ di chi li vota e poi credendo di avere ragione minaccia atti estremi.eppure ieri avevano la più grande delle opportunita,buttare giu dal palco chi li ha portati in questo stato.Invece,tranquilli andranno a votarlo…

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  5. Premetto che sono sicuro che nell’Atm ci siano numerose persone oneste e vogliose solo di lavorare. Dobbiamo però ricordarci che altri hanno remato contro per anni, alcuni sono stati anche denunciati e condannati ma nonostante questo reintegrati alla grande.Inoltre molte di quelle assunzioni sono state assolutamente clientelari, per cui ora non si può certo pensare che nessuno ne sapesse niente o cadesse dalle nuvole.Infine queste persone dell’Atm come la maggior parte dei messinesi continueranno a votare sempre nello stesso modo, speransosi che le cose ,come d’incanto si rimettano a posto da sole.Se non sono i Messinesi a cambiare mentalità e atteggiamento non lo farà certo una classe politica che ne è la loro espressione politico/elettorale.

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  6. Scusami Rosaria…..hai dimenticato il Teatro di Messina….un abbraccio e complimenti per l’articolo, riesci a trasmettere attraverso le parole la vera disperazione dei lavoratori e il menefreghismo dei politici..

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  7. A quanto vedo è iniziato il balletto delle responsabilità, balletto inutile e superfluo, specialmente se la caccia alle streghe la si porta su soggetti che non pagheranno mai il fio delle loro colpe ma almeno la massa è contenta. Il punto caro Brancato è che il siciliano (messinese) deve cambiare completamente atteggiamento, e che con il nostro modo di pensare abbiamo perso tutti i treni possibili e immaginabili, il nostro stereotipo è quello di gente che sta al sole e non fa un c..zo dalla mattina alla sera, è questo è vero, è sotto gli occhi di tutti la situazione a messina, ma ditemi quale altra città avrebbe accettato tutto questo sfacelo, noi non siamo migliori dei politici quando noi stessi siamo come i politici se non peggiori. Se noi siamo i primi a non rispettare le leggi, la pulizia della nostra casa (città), a cercare scorciatoie, a non pretendere che il nostro vicino si comporti legalmente quando sbaglia, a continuare a girarci dall’altra parte, ad aspettare che sia sempre un altro a prendere l’iniziativa, a non rispettare le leggi, non ne uscireo mai. Non esiste distanza fra cittadino è politica ma sono due facce della stessa medaglia ……………………….. ed è questo che siamo noi ed è questo quello che ci meritiamo ……….

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  8. MessineseIncallito 24 Ottobre 2012 08:59

    Non restringiamo il problema all’ATM (pur sapendo tutti che tipo di gestione truffaldina e delinquenziale abbia avuto da 30 anni a questa parte).
    A breve avremo la possibilità di dare una svolta alla storia di questa città, e di questa regione.
    Quando l’amico, il parente, il conoscente che manco ci saluta da anni ci telefonerà per sapere se il nostro voto E’ ANCORA LIBERO, non facciamoci intimorire, usiamo la nostra coscienza…

    SI PUO’ FARE

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  9. Cari e Onesti Lavoratori, ma ancora non avete capito ?
    Il politico somiglia al mitico Alberto Sordi nel film I Vitelloni, ricordate ?
    Lavoratori…prrrrrrrrrrr !

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  10. Cara Rosaria, tra i tanti che hai nominato nel tuo “toccante” articolo(Alfano, Crocetta, Marano, Miccichè, Sturzo,De Luca) ne hai dimenticato UNO (spero NON volutamente)che ha certamente delle responsabilità e anche grosse nell’amministrazione di questa città.
    Un signore che ha lasciato in eredità ai messinesi più “falle” che toppe, che NON HA ultimato il suo programma al 99,99% come da lui affermato, che pur spergiurando “amore” incondizionato per Messina – da comandante – ha abbandonato la nave mentre stava affondando e che in qualunque altro paese del mondo sarebbe risultato INCANDIDABILE (anche per il suo pregresso con la giustizia) ma che si ripresenta per la ennesima volta per la sua rielezione!
    Ricordo (e ti ricordo) il suo fare spesse volte arrogante e sfuggevole con i giornalisti e con una parte dei sindacati che lo richiamavano alle sue responsabilità di primo cittadino senza MAI ottenere risposte.
    Sinceramente mi auguro che i messinesi -TUTTI- si ricordino di lui dandogli finalmente l’opportunità di tornare a svolgere il suo lavoro di dietologo.

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  11. dispiace per il dramma sociale, ma non riesco a non pensare che tale situazione non può andare avanti. si tratta di una società che non può stare in piedi e che ccomunque fornisce un servizio assolutamente insufficiente.

    temo che vada chiusa.

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  12. GRAZIE ROSARIA BRANCATO. FINALMENTE UN ARTICOLO STRAORDINARIO INTENSO VIBRANTE LUCIDO CORAGGIOSO PARTECIPATO EMOZIONANTE E ANCHE IN QUALCHE MODO PROPOSITIVO I LA DOVE SI FA RIFERIMENTO ALLE TANTE BELLEZZE NON SFRUTTATE DELLA LA NOSTRA CITTA’ CHE INTANTO PERO’ “MUORE ” .
    Personalmente sono tanto più indignato perché sono lustri che sono comsapevole dei rischi
    drammatici della distanza tra “LA POLITICA ED IL MONDO REALE” . Chiedo pero un ulteriore sforzo di analisi di onesta’ e coraggio intellettuale (alla Grillo che in Piazza Duomo invoco’il referendum Ponte) Si perché questo e’il punto INELUDIBILE di noi Messinesi.NON POSSIAMO FARE A MENO DI CONFRONTARCI CON QUESTA GRANDE OPERA LA CUI REALIZZAZIONE O MENO HA S EGNATO INTERE GENERAZIONI.
    TRE CONCETTI FONDAMENTALI DOBBIAMO INTROIETTARE E “METABOLIZZARE”
    1)E’ FINITO ORMAI DA UN PEZZO IL RAPPORTO DI SCAMBIO MESSINA SERBATOIO DI VOTI DA SCAMBIARE CON SOLDI DELLO STATO CENTRALE DA DISTRIBUIRE POI IN MANIERA ASSISTENZIALISTICA TIRARE A CAMPARE.
    2)IL BENESSERE DI UNA COMUNITÀ DERIVA DALLA QUANTITÀ DI BENI E SERVIZI IN GRADO DI PRODURRE E QUINDI POI DISTRIBUIRE. ORA PURTROPPO A MESSINA NON PRODUCE NESSUNO.SPARITE NEL FRATTEMPO QUELLE ANCOR POCHE REALTÀ INDUSTRIALI E COMMERCIALI PRESENTI NEL PASSATO( Sanderson Rodriguez Birra Messina …..IRRERA PICCOLO ROTINO ….)
    3)CHI E’ IN GRADO A MESSINA DI APPRONTARE QUINDI UN PIANO INDUSTRIALE COMPETITIVO E SOPRATTUTTO REALISTICO ?. NESSUNO. PURTROPPO NE IO NE TU NE IL PROFESSORONE NE ANNA GIORDANO NE SCOGLIO FORSE NEANCHE ACCORINTI …MA SOPRATTUTTO PERCHÉ NON CI SONO LE RISORSE e quelle che ci sono non le verranno certo date a Noi. A Messina? E perché mai? e perché non a Agrigento Enna Trapani Catanzaro Cosenza Siracusa etc…etc.. Ma quanti soldi dovrebbe avere lo stato centrale? E poiil patto di stabilita dove lo mettiamo? L’EUROPA? UN CAPPIO ! No FISCALITA DI VANTAGGIO etc..Ed allora finiamola di sognare ..messa in sicurezza del territorio , la zona falcata ,il turismo da crociera ?..certo una risorsa non sfruttata adeguatamente ma certo un palliativo per un malato morente.
    Ecco allora la mia idea “maniacale ” del PONTE. L’UNICA INSISTO L’UNICA OCCASIONE DI SVILUPPO CON RISORSE GIÀ IN PARTE STANZIATE E CON UN INTERESSE ED UNA VISIBILITA’ INTERNAZIONALE assicurata a costo zero che ,come ogni buon imprenditore sa ,e ‘ precondizione per battere la agguerrita concorrenza delle tante località del Mediterraneo e del Mondo che nel frattempo si sono magnificamente attrezzate e organizzate. Solo con l’unicità e la grandiosità del progetto Ponte avremmo potuto” vendere” turisticamente il prodotto di una Messina necessariamente REINVENTATA affidata magari a progettisti” ECOSENSIBILI” in grado di valorizzarne le bellezze in ATTO VIOLENTATE E DISTRUTTE. La responsabilità di aver perso il treno dello sviluppo PESERÀ inesorabilmente su di noi TUTTI ,politici ,classe dirigente e cittadini. ..Non mi si venga a dire pero’ per favore che IL PONTE non si poteva realizzare . In questo caso scusate ABBIAMO SCHERZATO.

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  13. Ecco, ecco quello che dico sempre io. Ecco perchè a quei cari “amici” piccoli e ormai impegnati in chiacchiere (e solo quelle sanno fare) rispondo sempre che le persone che appoggiano sono solo i burattini che saranno i potici che nostro malgrado abbiamo e che avremo domani. Non gli frega niente di nessuno. Un appunto lo voglio fare, a noi tutti messinesi. Perchè è inutile dire io sono fuori. Quello che c’era e che abbiamo avuto è stato anche per colpa nostra. Molto “chiudere un occhio” è stato bene a tanti. Forse una presa di coscienza VERA e non presunta ci aiuterebbe ma nei fatti e non nelle parole. fino a ieri mi è toccato assistere alle famose discussioni del “certo, appena sale tu lavori, stai tranquillo…”. E la gente vuole ancora credere e non spera più perchè la mano aperta e tesa è più comoda che il pugno alzato. E come ho più volte detto: Qualunque politico che non è disposto a lavorare per il popolo allo stesso prezzo per cui il popolo lavora per lui, non vale NIENTE.

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  14. Xpgiuttari.

    il ponte non si farà. non so se è la cosa migliore, ma è una certezza. rassegnati.

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  15. bellissimo articolo, vorrei solo fare notare che qualunque politico in campagna elettorale e in un momento come questo si presentasse ai cancelli del Comune, verrebbe giustamente accusato di fare demagogia. Vi è chi ha pesanti responsabilità nella distruzione del patrimonio comunale e delle partecipate e chi invece ha sempre sostenuto le ragioni dei lavoratori e del servizio pubblico, vi è chi ha sperperato i soldi pubblici in consulenze e clientele e chi ha denunciato lo sperpero e avanzato proposte per il futuro della città, chi si è trincerato dietro la grande truffa del ponte e ha favorito i lauti guadagni della società Stretto di Messina e chi invece è stato per una politica del territorio che impedisse il ripetersi di tragedie come quella di Giampilieri. A ognuno il suo, ai lavoratori e ai cittadini l’onore e l’onere di saper discernere, a prescindere da improbabili e inopportune passerelle elettorali

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  16. pur condividendo l’analisi non trascurerei il fatto che la città è in mano a pochi e neanche troppo lungimiranti affaristi …. non si da alternative , non entra concorrenza, ne nuove possibilità …il famoso NO a tutto , quindi saltato il “loro” banco si soffre più che altrove !! Pensa che se dallo zero assoluto se tiri fuori….. un porto turistico vero.. quello nuovo commerciale con piastra logistica… il nuovo parco commerciale a Larderia e la via del mare… le occasioni negate a Palumbo … e il riordino della vecchia ZIR …e cento altre cose di BUONA VOLONTA’ ferme perchè se non sono i soliti noti è meglio non fare nulla o perchè non si da certezza negli investimenti …penso che qualche posto di lavoro per i giovani alternativo alle coop sociali o alla tourist per non parlare di municipalizzate… ci sarebbe e sentiremmo meno la crisi !!

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  17. Non ci sarà un’altra occasione per mandare a casa a buscarsi u pani i Consiglieri Regionali uscenti, votate DONNE e GIOVANI di qualsiasi schieramento politico. Non vi fate ingannare o illudere con il bla bla delle buoni intenzioni o della falsa esperienza. Ricordatevi che di buone intenzioni è lastricato l’inferno, infatti a Messina la maggioranza di BUZZANCA ha votato per fare cassa le aliquote massime IMU, senza esenzione di alcun tipo, mentre PEPPINO promette a Palermo l’esenzione IMU per i redditi sotto i 30 mila euro, poteva benissimo deliberarla prima di scappare a gambe levate o invitare i suoi a emendare la delibera di Luigi CROCE.
    ANDATE A VOTARE, VOTATE PER CHI VOLETE, MA VOTATE DONNE E GIOVANI, sarà una vera RIVOLUZIONE DEMOCRATICA.

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  18. con quali soldi?

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  19. QUESTA E L’ULTIMA OCCASIONE PER MANDARLI TUTTI A CASA, SE VENGONO RIELETTI SARA’ LA PIETRA TOMBALE SUI NOSTRI DESTINI E NON SONO PER NULLA PESSIMISTA.
    l’ULTIMO TRENO PASSA GIORNO 28, O RIUSCIAMO A PRENDERLO RISCATTANDO LE NOSTRE COSCIENZE, NON VENDENDO IL NOSTRO VOTO PER UNA PROMESSA CHE NON POTRA’ ESSERE MANTENUTA O UN PIATTO DI LENTICCHIE,OPPURE, COMPLICE ANCHE LA CRISI GLOBALE, PER LA SICILIA SARA’ LA TOMBA E PURTROPPO ANCHE PER NOI TUTTI!

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  20. carmela ciappina 24 Ottobre 2012 12:39

    Mi piace molto leggere i suoi articoli, gentile giornalista rosalia brancato. Vorrei però anche chiederle: Come mai i giornalisti alle conferenze stampe dei nostri politici, amministratori, tutta quella gente che ha portato alla rovina questa povera città,non hanno mai urlato loro in faccia ” ma lei di cosa parla, ma in quale città vive, i suoi figli quali scuole frequentano, quali mezzi di trasporto usano,ha mai viaggiato, ha visto che servizi hanno le altre città?” Gentile giornalista apprezzo molto il suo modo di scrivere, la sua passione, ma ormai sono stanca delle parole…..bisogna fare una rivoluzione..pacifica….ma deve essere una rivoluzione….

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  21. BENE! BRAVO! BIS!
    E’ quanto vado ripetendo OGNI GIORNO ad amici, parenti, conoscenti che vivono in Sicilia.
    Dovete( purtroppo non ho più la cittadinanza siciliana) prendere quest’ultimo treno, l’Italia vi/ci guarda, il riscatto di questo Paese parte da qui!!!

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  22. Sono infatti rassegnato. Aspetto solo che qualcun mi fornisca una alternativa di sviluppo seria e credibile . Io purtroppo non la vedo. Pigliarsela con chi ha dissipato risorse ed ha illuso i cittadini adesso a che serve? SERVE UN IDEA DI SVILUPPO ED UN PIANO CONCRETO CHE INDICHI PERO’ LE RISORSE alle quali attingere considerando pero’ lo scenario macroeconomico nel quale siamo immersi e che il provincialismo nostro trascura e che sterilizza ogni velleita’ dotata delle migliori intenzioni. Se qualcuno me le indica sarei l’uomo più felice..ma temo che nessuno mi risponderà . Si preferisce inveire giustamente forse ma anche inutilmente.

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  23. bisogna fare la cosa che può dare più fastidio alla sedicente classe politica degli ultimi anni. votare, anche controvoglia come me, il movimento 5 stelle.

    non credo che nel grillismo ci sia la soluzione, ma almeno si darà una lezione ai responsabili dello sfacelo.

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  24. Mi permetta dissentire.
    Il riscatto di questa città non può e non deve passare SOLO attraverso la costruzione di un ponte!
    Pigliarsela con “chi” NON HA SAPUTO AMMINISTRARE non aiuterà Messina a risollevarsi ma certamente rivotarlo ancora una volta sarebbe grave, gravissimo!!!

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  25. carmela ciappina 24 Ottobre 2012 14:25

    Carissimo il suo modo di pensare e tipico del “messinese”. Infatti pensiamo alle opere faraoniche che forse un domani ci porteranno frutti e dimentichiamo le piccole opportunità che la città offre. Per esempio ci meravigliamo se 8000 persone, che settimanalmente arrivano in città, preferiscono andare a Taormina o sull’Etna e noi non facciamo nulla o pochissimo per intercettarle e farle rimanere in città. Domenica scorsa il FAI ha organizzato la maratona turistica in città. Questa cosa un’amministrazione seria dovrebbe proporla a tutti i crocieristi, creando opportunità lavorative a basso costo e a poco prezzo, invece li vedi girare a vuoto per la città come anime in pena, poi ti capita che anche il Campanile del Duomo non funziona e il cerchio è chiuso.

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  26. un’articolo ben fatto di una realtà malfatta, ribadisco una cosa importante LA POLITICA è necessaria ma i politici degli ultimi 50 anni sono da incarcerare e mettere ai lavori forzati, pane e acqua, loro non sanno cos’è il sacrificio di una famiglia, il lavoro duro, le problematiche della vita sociale e commerciale (piccola), PERO’ le colpe sono di tutti e soprattutto anche di chi non vota o fa il doppio lavoro, o fa il dopolavorista, di chi sporca la città, di chi non rispetta nemmeno le persone MA soprattutto la colpa è sempre del più debole (così si narra), pertanto ci tocca subire, soffrire, sopportare ed’essere umiliati, IO DICO ma chi era meglio il DUCE o i RIMPASTI POLITICI di degli ultimi anni, io sono stanco e stufo di storie e commenti sull’attuale politica (in generale) il potere non può decidere perchè esiste l’opposizione che invece di collaborare sa solo opporsi e poi per cosa SEMPRE PER FREGARE NOI CITTADINI, ci metto anche i sindacati e sindacalisti che dopo gli anni 80 hanno solo criticato, opposto e debellato l’imprenditoria e l’industria, con il risultato della chiusura in media di 35 aziende al giorno (che non essendo industrie importanti devono chiudere) e sommando quante persone ci lavoravano fanno il triplo degli statali mq nessuno ne parla (da dove vengo io in una sola strada di 600 mt hanno chiuso 14 attività con oltre 60 dipendenti in toto SAPETE QUANTE STRADE CI SONO IN ITALIA?, ma nessuno ne parla (a parte qualche giornalista focoso tipo Oscar Giannino o Sebastiano Barisoni) ma ne possono solo parlare, parlare e parlare, come te scrivere, scrivere e scrivere, di cose vere e giuste continua pure la tua iniziativa (ti leggo spesso), ma una cosa la devi sapere… solo noi comuni mortali ti leggiamo e comprendiamo il tuo stato d’animo, BUON LAVORO e tanto orgoglio per MESSINA e ricordiamoci che imprenditori e operai che si sono SUICIDATI fanno solo parte delle statistiche (PER QUESTI POLITICI DI MER……………) SCUSA LO SFOGO e l’amarezza del commento sei brava e questo basta.

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  27. Messina sempre più vicina ad un precipizio senza fondo. Ma per il Governo Nazionale l’Italia è quasi uscita dalla crisi. Ah, avessi il potere di vita e di morte mi dedicherei giornalmente a togliere le vite di tutti coloro che hanno contribuito ad allontanare la felicità e la voglia di vivere ad ognuno di noi.
    Da parte di un cinquantenne disoccupato senza più alcuna speranza di ripresa lavorativa, AUGURO a tutte quelle persone oneste che si trovano nelle mie medesime condizioni o che hanno il posto di lavoro che vacilla, di riuscire a salvarsi prima di essere inghiottiti in un buco nero.

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  28. Brava Carmela Ciappina. Basta con questi articoli lacrime, sentimento e sangue buoni a commuovere che non smuovono niente ma solo prendono atto della realtà che già c’è.
    Mai una inchiesta seria da parte dei giornalisti in questa città sulla sporcizia umana e morale dei nostri politici, di talune famiglie che fanno affari da anni alle spalle dei cittadini.
    Se non fosse stato per Panorama a luglio nulla avremmo saputo su chi fa affari con la formazione a duecento milioni di euro l’anno; se non fosse stato per il Corriere della Sera non avremmo saputo chi fa affari a Faro senza il ponte; se non fosse stato per Repubblica, manco sapevamo quanto guadagnano i nostri parlamentari siciliani.
    Non si fanno inchieste, si rifiuta il vero giornalismo per paura di essere cacciati e le cose non si dicono perchè in questa città la gente vive di paura con la coda tra le gambe.
    Spero anch’io che cambi qualcosa o che cambi tutto: ma i pavidi, i depressi, gli ossessionati ambientalisti specchietto per le allodole di ben altri interessi,o i mezzi uomini, gli ominicchi ed i quaquaraqqua sono più, molti più dei veri uomini.

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  29. Il mio modo di pensare e’tipico del “messinese”? Vero ,sono messinese e da buon messinese sento il dovere di dirLe in messinese “u diciassetti diventau settantuno “. Mi faccia sapere anche la cittadinanza del mondo alla quale Lei impronta ii suoi commenti e soprattutto i suoi comportamenti che mi auguro impregnati di PRODUTTIVO fervore imprenditoriale ,indipendente dalla mano pubblica :” Milanese? Viennese? Newyorkese? Chicaghese?( da Chicago)… Io da “messinese” le garantisco che Lei con le crociere,la maratona ed il Campanile pur riconoscendone le potenzialità inespresse non riesce a sfamare neanche i cagnolini di una Città che come dice Rosaria Brancato “sta morendo”.
    Insisto, per salvarla ci vuole una grande OPERA una grande cura per un malato grave. Ben felice pero’ di essere smentito …ma con un progetto alternativo SERIO CREDIBILE E REALIZZABILE con risorse certe. SONO IN ATTESA.

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  30. NON VOTATE QUESTA CLASSE POLITICA ABBUFFINA E SENZA SCRUPOLI.CERCATE GENTE GIOVANE E SENZA RIFERIMENTI A PARTITI CHE VOGLIONO SOLO : AMMUCCARE

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  31. giuseppe cannavò 24 Ottobre 2012 22:11

    La situazione è questa. Da una parte va in scena la difficoltà del vivere quotidiano. Dall’altra il tentativo di mantenere la situazione di fatto. Può mai un sordo sentire un cieco che tenta di leggere? Il timore mio personale è che al di là dell’esito del voto (rappresenterà comunque un punto di partenza nuovo ma avrà bisogno i suoi tempi di assestamento) la situazione sia giunta ad un punto di reale non ritorno. Se le varie vertenze si dovessero saldare in una unica voce, se le strategie cambiassero e non vi fosse più quel poco di mediazione che ancora qualche sindacalista si sforza di cercare, allora sarebbe realmente a rischio la situazione dell’ordine pubblico. La cosa stupefacente è che come sul titanic che affonda vi sia ancora chi crede che in realtà non cambierà nulla e tutto prima o poi si aggiusterà. Non sarà cosi e sarebbe ora che la politica (quella onesta e coraggiosa che però sembra non abitare più qui) si sforzasse di dire la verità: ci vorranno almeno dieci o quindici anni per rimettere la città in carregiata. Siamo onesti, non ci sono più regione e Stato che ripianano come in passato semplicemente perchè anche loro non hanno più le risorse degli anni passati. Messina dovrà farcela da sola. Altro che stabilizzare i precari. Qui non ci sono i soldi per pagare le forniture minime, i bambini non hanno come andare a scuola. Nessuno ha la bacchetta magica. Cerchiamo allora di non farci del male da soli. Cominciamo a non avere paura di dire la verità senza timori reverenziali o logiche di convenienza. Facciamo i cittadini sino in fondo assumendoci le nostre responsabilità di voti dati per convenienza, per speranza o meglio fame di lavoro, di una atavica indifferenza che fa di noi i soliti buddaci. Il momento ora è delicato. Non facciamoci prendere in giro.

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  32. carmela ciappina 25 Ottobre 2012 11:39

    Caro signore (spero non si offenda se la chiamo così, il prefetto di Napoli insegna…) io sono messinese come Lei e come Lei ho a cuore le sorti della città. Penso che bisogna partire dalle piccole cose e come Lei saprà sono tantissime realizzabili e ha poco prezzo rispetto al progetto ponte e al tempo stesso potrebbero assicurare un certo periodo di lavoro e una ripresa delle attività economiche della città. Vuole un esempio: la via del mare, il recupero della zona di San Ranieri, la messa in sicurezza di TUTTE le scuole della città, l’installazione sui tetti di tutti gli edifici pubblici di pannelli solari per abbattere la bolletta elettrica. Se vuole posso continuare ancora ma ritengo inutile proseguire a polemizzare fra noi, invece tutti ci dovremmo chiedere perchè queste cose elementari non vengono fatte e si continua a parlare di solo di ponte. Qui è la colpa, a mio parere, degli amministratori che hanno gestito la cosa pubblica negli ultimi anni. Forse hanno interessi diversi da noi che vogliamo solo bene a questa città.

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  33. …DINANZI A ME NON FUOR COSE CREATE
    SE NON ETTERNE, E IO ETTERNO DURO.
    LASCIATE OGNE SPERANZA, VOI CH’INTRATE…
    SE MAI DANTE AVESSE VOLUTO PRENDERE UNA CITTA’ PER RAPPRESENTARE L’INFERNO, NON AVREBBE TROVATO MEGLIO DI QUESTA MESSINA.
    LA DISPERAZIONE IN UN GESTO DI UMANA CONSIDERAZIONE DA UN LATO E LA FACCIA TOSTA DEI POLITICI DALL’ALTRA…!
    QUI, SECONDO ME, DI VIRTUALE C’E’ RIMASTA LA CITTA’.
    OSSIA, UNA CITTA’ SENZ’ANIMA; SVUOTATA DI OGNI CONTENUTO ETICO E MORALE DA QUESTI BARBAGIANNI IMPOMATATI E SENZA SPINA DORSALE.
    NON VOGLIO DIRE CHE NOI CITTADINI NON ABBIAMO COLPE MA, SICURAMENTE, IL PREZZO CHE PAGHIAMO SI FA SEMPRE PIU’ ALTO.
    E’ VERO! MONDI CHE NON SI INCONTRERANNO MAI MA, SOPRATTUTTO, NON COMUNICHERANNO MAI!
    NELL’OCEANO DELLE PAROLE ALTISONANTI CHE QUESTI SIGNORI CERCANO DI PROPINARCI, A VOLERE SEGUIRE UN DISCORSO, NON SE NE TROVA UNA CHE FACCIA RIMA CON:
    “DIRITTO CIVILE”, “RISPETTO”, “FAMIGLIA”, “DIRITTO AL LAVORO”, “FUTURO”…!
    MESSINA VIVE UN CONTESTO TEMPORALE BEN LUNGI DALL’ESSERE IL… FUTURO.
    ANZI, NON E’ NEMMENO NEL PASSATO…!
    QUESTA CITTA’ HA VISTO LA CONFERENZA DEI MINISTRI DEGLI ESTERI DELLA COMUNITA’ EUROPEA, VOLUTA E CONVOCATA DA UN MINISTRO DEGLI ESTERI MESSINESE (GAETANO MARTINO) CHE PORTO’ ALLA FIRMA DEI TRATTATI PER L’ISTITUZIONE DELLA COMUNITA’ ECONOMICA EUROPEA.
    OGGI, INVECE, VEDE PASSARE GRILLO, ALFANO, E DIO SOLO SA CHI ALTRO…!!!
    IO PENSO CHE SI STIA RASCHIANDO IL FONDO DEL BARILE, ALDILA’ DI OGNI RAZIOCINIO.
    CERCARE IL VOTO A MESSINA, COMMISSARIATA PERCHE’ UN SINDACO L’HA ABBANDONATA SCAPPANDOSENE E LASCIANDOLA AL VERDE, MI SEMBRA DI UNA SFACCIATAGGINE DA GUINNES DEI PRIMATI, OVE PER PRIMATI, IO INTENDO QUELLE FACCE DA SCIMMIA CHE SI RITROVANO.
    COME DIRE: AL DANNO LA BEFFA…!
    INTANTO, MENTRE LORO PASSANO DA UN HOTEL ALL’ALTRO, CON UNO STUOLO DI LECCA..LO E PORTABORSE DIETRO, LA GENTE NON SA COME SBARCARE IL LUNARIO E UNA CITTA’ INTERA STA MORENDO D’INEDIA.
    CREDO CHE NON ANDRO’ A VOTARE!

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  34. mondo.salvatore 25 Ottobre 2012 15:55

    e il popolo bue, fra non molto per un posto di lavoro che durerà si e no tre mesi o per una pagnotta, continuerà a votare gli stessi con faccia rifatta per un ipoteco interessamento a risolvere il proprio problema, che rimarrà comunque irrisolto.
    ai politi dico di non tirare ancora oltre la corda, sta per rompersi rovinosamente.

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  35. chi ha dignità non andate a votare questi farabutti e la…… buttiamoli nella spazzatura strappate le schede elettorali facciamo vedere che in giro non ci prende più nessuno messinesi svegliatevi

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