Del grave episodio verificatosi nel carcere di Palmi riferisce Mirko Manna, responsabile nazionale Fp-Cgil Polizia penitenziaria
PALMI – «Un detenuto nordafricano ieri è stato portato nel carcere di Palmi, dove ha distrutto completamente una cella e colpito ripetutamente con calci e pugni gli agenti di Polizia penitenziaria intervenuti per bloccarlo»: lo fa sapere Mirko Manna, responsabile nazionale Fp-Cgil Polizia penitenziaria.
«Due agenti hanno riportato traumi al volto e alla testa. Successivamente – aggiunge Manna –, sembra che il detenuto sia stato trasferito nel reparto di osservazione psichiatrica del carcere di Reggio Calabria. Ieri a subire le follie di detenuti con problemi mentali sono stati i colleghi di Palmi, ma ‘eventi critici’, come li chiama il Dap, come questo, accadono ogni giorno nelle carceri italiane ed a subirli sono soprattutto i Poliziotti penitenziari, costretti ad intervenire in scontri corpo a corpo con soggetti pericolosi e mentalmente instabili»
Ecco allora che l’aspetto procedurale diventa vitale da definire con nettezza e da rispettare alla lettera. «Accogliamo con favore le due circolari che il capo del Dap Giovanni Russo ha appena emanato, e che – osserva il dirigente cigiellino – ribadiscono le esatte procedure da adottare per il trattamento dei detenuti con problemi psichici. Le responsabilità della loro gestione, dal 2015, sono a carico del Servizio sanitario nazionale attraverso le Aziende sanitarie locali. Le conseguenze della chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari non possono e non devono ricadere solo sulle donne e sugli uomini del Corpo di Polizia penitenziaria».