Divieto di panificazione in Sicilia la prima e la terza domenica del mese

Divieto di panificazione in Sicilia la prima e la terza domenica del mese

Redazione

Divieto di panificazione in Sicilia la prima e la terza domenica del mese

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martedì 29 Settembre 2020 - 09:11

Dal 1 ottobre al 15 giugno per garantire il riposo e la salute delle maestranze

A partire dal prossimo mese di ottobre tornano in pieno vigore le disposizioni di legge sulle disposizioni relative all’attività di panificazione previste dal D.A. 842 1.S pubblicato in Gazzetta ufficiale 25 del 30 maggio 2018.

Assipan Sicilia – Confcommercio Imprese per l’Italia, nel rappresentare le volontà e le esigenze del comparto della panificazione di Sicilia, ricorda ai panificatori dell’intera regione e alla pubblica amministrazione che, nel periodo corrente dal 1 ottobre 2020 fino al 15 giugno 2021, è ripristinato il divieto di panificazione nella prima e terza domenica di ogni mese dell’anno in corso.

Il decreto emanato dall’Assessorato alle Attività Produttive dalla Regione Sicilia, pubblicato in Gazzetta ufficiale l’8 giugno 2018 e legittimato da sentenza Tar 624/2019 (che ha respinto il ricorso della grande distribuzione) tiene in alta considerazione le complessità della comparto panario, nonché la necessità di garantire, attraverso la non panificazione nella giornata domenicale, il riposo, la salute ed il godimento dei diritti civili dei titolari delle imprese di panificazione e delle maestranze.

Le amministrazioni comunali, attraverso gli organi di vigilanza preposti, oltre a sorvegliare la corretta applicazione del decreto, hanno titolo ad applicare le sanzioni enunciate dall’articolo 7 del medesimo provvedimento; tra le quali qui si riporta: “Chiunque violi le disposizioni di cui all’articolo 2 si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di euro 400 e, in caso di recidiva, il sindaco ordina la chiusura dell’attività per un periodo fino a sette giorni. L’accertamento della recidiva comporta, oltre al sequestro della merce e dei mezzi, anche l’aumento della sanzione pecuniaria, pari a tre volte la sanzione minima edittale”.

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