Su facebook dopo le dichiarazioni della compagine di cui era candidato sindaco Sebastiano Occhino, è nato il gruppo “Liminesi nel mondo”. Occhino ha perso contro Marcello Bartolotta per trentacinque voti, ma in consiglio il suo gruppo ha preso le distanze dal responso elettorale
A Limina il voto degli emigrati alle recenti elezioni comunali continua a fare discutere. I dissidi interni al Palazzo Municipale si sono spostati nella piazza, reale e virtuale. Su facebook, non a caso, dopo le dichiarazioni della compagine di cui era candidato sindaco Sebastiano Occhino, è nato il gruppo “Liminesi nel mondo”. Occhino ha perso contro Marcello Bartolotta per trentacinque voti, ma in consiglio il suo gruppo ha preso le distanze dal responso elettorale (vedi link correlato: Limina. Occhi puntati sulla gestione dell’Ente da parte della minoranza) affermando, in breve, che Bartolotta non può essere considerato sindaco di Limina perché i residenti non l’avrebbero scelto e che la sua elezione sarebbe il frutto del voto degli emigrati, sollecitati “dai soliti noti” a tornare in patria per recarsi alle urne.
Ma a quegli emigrati “che piuttosto che rimanere neutrali rispetto ad una battaglia che non dovrebbe essere la loro inquinano sistematicamente il risultato elettorale” la sentenza della minoranza non deve essere piaciuta molto. E non a caso, dicevamo, è nato su facebook il gruppo “Liminesi nel mondo” dove qualcuno di cui non è dato sapere il nome, a metà tra l’indignazione e l’amarezza, rivendica l’appartenenza al proprio paese di origine di tutti coloro che negli anni sono andati via da Limina. Ed è subito partito l’hashtag #pureiosonolimminotu.
A essere preso di mira è il manifesto post-elezioni della minoranza (nella foto). “Non si può fare a meno di constatare, con vivo rammarico, come sono stati classificati una fascia di Cittadini Liminesi” è il commento dei Liminesi nel mondo su facebook e ancora: “Una reale maggioranza dei residenti viene costretta all’insofferenza nei confronti dei nostri Emigranti? Se vogliamo dirla tutta la reale maggioranza la detiene l’AIRE con 1.072 iscritti (dato ufficiale al 31.12.14) che di certo e comunque non ha mai condizionato (dati alla mano) e, meno ancora, costretto nessuno. La verità invece è che a nostro parere, a prescindere da tutto, non dovrebbe esistere per Limina una reale o falsa maggioranza e minoranza; dovrebbe esistere una sola Comunità che, tanto in paese quanto all’Estero, dovrebbe remare per intero verso una unica direzione”.
“Nessuna polemica – conclude il post – ma solo una doverosa precisazione posto che la Comunità Liminese nel mondo oggi più che mai si prefigge di collaborare, come peraltro ha sempre fatto, fattivamente per il bene dell’intera Comunità”.
Giusy Briguglio