Ecopass, arriva lo stop del Tar

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Danila La Torre

Ecopass, arriva lo stop del Tar

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martedì 27 Giugno 2017 - 11:58

Accolto il ricorso presentato dalla Cooperativa agricola Baglieri, con l'intervento ad adiuvandum dell’Autorità Portuale di Messina. Il Comune valuterà i provvedimenti da assumere

Finisce l’era dell’ecopass, il ticket di attraversamento introdotto durante l’amministrazione Buzzanca a titolo di risarcimento per i disagi subiti dal passaggio dei tir nel centro città. La delibera di Consiglio comunale n. 53/C del maggio 2013, avente ad oggetto “Previsione di nuove “Zone a traffico limitato” poste in prossimità degli imbarchi cittadini in funzione disincentivante per i veicoli in attraversamento dello Stretto di Messina “, ha subito oggi  un brusco stop per via della sentenza del Tribunale amministrativo che ha accolto il ricorso presentato dalla Cooperativa agricola Baglieri, con l’intervento ad adiuvandum dell’Autorità  Portuale di Messina.

Il ricorrente ha evidenziato una serie di vizi nel procedimento, in particolare il mancato aggiornamento del Piano Urbano del Traffico,  ed il Collegio giudicante gli ha dato ragione. «Il Comune di Messina – si legge nella sentenza (vedi qui integralmente)- non avrebbe potuto adottare alcuna misura sperimentale, ma avrebbe dovuto fin dall’inizio provvedere all’aggiornamento del P.U.T. per l’inserimento della tariffazione degli accessi alle ZTL; in ogni caso, anche a voler ammettere che sussistessero le condizioni per l’avvio di una misura sperimentale e transitoria – ciò che nei fatti è avvenuto – è indubbio che si trattava di una misura a scadenza e che alla scadenza del periodo di sperimentazione – aprile 2012 – il Comune avrebbe dovuto procedere all’aggiornamento del P.U.T. secondo quanto previsto dalla specifica normativa».

L’assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola, nel commentare la notizia, spiega “che sarà necessario un momento di approfondimento con i legali del Comune per valutare come formulare una nuova delibera che sia inattaccabile dal punto di vista formale, condivisa con la cittadinanza, a partire dal Consiglio comunale che la rappresenta, e che possa portare alla città un equo compenso del disagio derivante dalla commistione tra il traffico interno e quello di passaggio che comporta problematiche sia in termini di sicurezza che di impatto ambientale”.

“Naturalmente – precisa l’Assessore – se ci dovessero essere gli estremi, si valuterà anche l’opzione di ricorrere in appello, ricordando che, pur essendo stata spesso sotto l’occhio del ciclone e tormentone politico e mediatico, la delibera ha permesso a tutti i cittadini messinesi di non essere economicamente gravati dai costi imputabili alla funzione nodale che la città svolge nella rete viaria del Paese”.

DLT

4 commenti

  1. Una città sempre più inesorabilmente schiava che inneggia masochisticamente ai propri carcerieri. Vergognoso poi quell’intervento ad adiivandum (“aiutandum” l’armatore) dell’Autorita Portuale di Messina. “Cunnuti e bastuniati” oltraggiati senza pietà e senza che nessuno insorga. Povera Messina.

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  2. Una città sempre più inesorabilmente schiava che inneggia masochisticamente ai propri carcerieri. Vergognoso poi quell’intervento ad adiivandum (“aiutandum” l’armatore) dell’Autorita Portuale di Messina. “Cunnuti e bastuniati” oltraggiati senza pietà e senza che nessuno insorga. Povera Messina.

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  3. Certo che il Comune è un carrozzone allo sfascio totale… l’incompetenza la chiamano mancanza di organico (si, quello capace di fare le cose per bene!)…

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  4. Certo che il Comune è un carrozzone allo sfascio totale… l’incompetenza la chiamano mancanza di organico (si, quello capace di fare le cose per bene!)…

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