Cantiere lavoro tra via S. Cecilia e via Ghibellina: lavori fermi ed opere previste in progetto non ancora completate

Cantiere lavoro tra via S. Cecilia e via Ghibellina: lavori fermi ed opere previste in progetto non ancora completate

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Cantiere lavoro tra via S. Cecilia e via Ghibellina: lavori fermi ed opere previste in progetto non ancora completate

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martedì 27 Marzo 2012 - 09:39

I consiglieri comunali Guerrera, Messina (Udc) e Pergolizzi (Fli) avevano chiesto spiegazioni al sindaco già quattro mesi fa , ma da allora nessuna risposta. Ci riprovano con una nuova interrogazione

«Domandare è lecito, rispondere è cortesia » recita un vecchio saggio. Quando si tratta poi di domande “istituzionali”, come nel caso di interrogazioni scritte e formali , rispondere è addirittura un obbligo. Evidentemente, non la pensa così il sindaco Buzzanca “silente” dinanzi alla richiesta di spiegazione sui ritardi Cantiere lavoro tra via S. Cecilia e via Ghibellina, inoltrata quattro mesi fa dai consiglieri comunali Domenico Guerrera e Vincenzo Messina dell’Udc e Nello Pergolizzi del Fli.
I tre esponenti del Civico consesso ci riprovano e reiterano l’interrogazione, indirizzandola ancora al primo cittadino. Da alcuni mesi – scrivono Guerrera, Messina e Pergolizzi -i lavori sono fermi e risulta evidente che le opere previste in progetto non sono state completate, nonostante il cartello del cantiere indichi come data di fine lavori il 31/12/2011.
I tre consiglieri fotografano nel dettaglio la situazione e spiegano: «sul marciapiede di Via Ghibellina, frammenti di mattonelle e un new jersey sono accostati sul bordo della carreggiata stradale, mentre l’ultima parte del marciapiede, provvista di massetto, non è stata pavimentata. Sulla Via S. Cecilia, dove si affaccia il prospetto principale del Santuario di S. Antonio, è rimasta la recinzione del cantiere, ben ancorata a un albero con una tavola da carpenteria, mentre non è stato eseguito il rinvenimento del basolato lavico previsto nel progetto, impresa ardua per i notevoli dislivelli tra la quota del basolato e la carreggiata stradale. La chicca dell’opera “Michelangiolesca”- continuano sarcasticamente – è rappresentata dalla cunetta di scolo delle acque piovane, che oltre a non essere sufficiente e le ultime piogge lo hanno confermato, è intasata di rifiuti di varia natura, che non consentono all’acqua di defluire e rappresenta un serio pericolo per gli anziani, e una barriera architettonica per i portatori di handicap motori, costretti a fare uso di carrozzella, essendo sprovvista di copertura con griglia caditoia e in contrasto con la normativa di cui alla L.13/89 concernente norme per l’abbattimento delle barriere architettoniche».
Alla luce di quanto illustrato Guerrera, Messina e Pergolizzi di sapere la causa che ha determinato la sospensione dei lavori, ; quando verrà collocata la griglia caditoia sopra la cunetta di scolo, che allo stato attuale rappresenta un pericolo; uando è prevista la consegna dei lavori ultimati» Invitano poi il sindaco Buzzanca « a valutare la possibilità di ripristinare lo stato dei luoghi precedenti ai lavori, più consoni al decoro urbano». (DLT)

3 commenti

  1. signò sinnaco questa che opera sarebbe? il ponte, la rambla, la promenade il water Front, il Proust, la STU …..

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  2. fineru i soddi e non si mangia più.allura chi vuliti? Abitanti in zona fate la colletta il 10% lo destinate a chi di dovere e u travagghiu u finemu.

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  3. BUONE NOTIZIE DALLA URBIS MESSANA. La formazione di una OPINIONE PUBBLICA MESSINESE,a cui da un grande contributo TempoStretto,che sta condizionando palazzo Zanca,temuta elettoralmente,fino al punto di abbondonare,parzialmente,il voto di scambio,per puntare al voto sano di opinione,DA OTTIMI RISULTATI.La I è che saranno modificate le linee guida del piano industriale della STU TIRONE.La II è che Scoglio,so per certo,che Buzzanca e Corvaja,lo hanno pressato con fermezza,apre al dialogo sul piano particolareggiato MORTELLE -TONO.La III,per merito del bravo Isgrò e del presidente del quartiere Ferrara,è che tutte le piattaforme e strutture di CAPO PELORO,che appartiene a noi messinesi,saranno rimosse.La IV è che le aree ZIR e ZIS passano al Comune,infatti è stata approvata la delibera in Consiglio Comunale,è territorio prezioso,dovremo stare attentissimi ai palazzinari senza scrupoli.La V è la richiesta di interventi di riqualificazione del tratto di costa CONTESSE-PISTUNINA,chiesta dai messinesi residenti e dal circolo del PD ” Pippo Spadaro”.La VI è il trasferimento degli alberi piantati davanti al plesso centrale dell’UNIVERSITA’,per restituire la visibilità del prospetto degli edifici,richiesta che feci per tutto il centro storico,riportarlo come nelle foto storiche,ricordo all’evanescente Elvira AMATA,che non c’è un albero in nessuno dei centri storici d’Italia e d’Europa.La brutta notizia è quella dell’articolo,ma fin quando c’è l’AMATA,non facciamoci illusioni sull’arredo urbano.SONO VITTORIE IMPORTANTI DANNO ENTUSIASMO.

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