Per i sindacati servono risposte certe per un sistema sanitario regionale che arretra invece di essere risanato
Per domani, Fp Cgi,l Cisl Fp e Uil Fpl hanno proclamato nuovamente lo stato di agitazione degli operatori della sanità pubblica e privata. Le tre sigle sindacali, insieme ai lavoratori della Sanità calabrese si ritroveranno alle ore 10:00 davanti la Cittadella regionale per rivendicare un vero cambio di passo alla struttura commissariale alla Regione e nella governance di tutte le strutture, sollecitando azioni tempestive e concrete la volontà di risolvere i disagi dei lavoratori e dei cittadini calabresi da parte di chi ha responsabilità e compiti istituzionali nel governo del Sistema Sanitario Regionale.
“Troppe ancora le criticità, troppe le attese disilluse, troppi i bisogni di salute senza risposta, già un anno fa la lunga lista di richieste e l’appello a fare presto erano stati al centro di analoga manifestazione, ma sembra che il tempo sia trascorso invano e i nodi cruciali siano ancora irrisolti, a partire dai riconoscimenti economici alle lavoratrici ed ai lavoratori della sanità per l’impegno profuso in tempo di pandemia, corrispondendo finalmente la cosiddetta indennità Covid.
Per passare al punto fondamentale delle assunzioni e dei rinnovi dei contratti in scadenza, ma anche per i mancati confronti sulla pianificazione operativa, lo smaltimento delle liste d’attesa, il potenziamento della sanità territoriale, l’assistenza agli anziani e tutta la partita sulla sanità privata con al primo punto il mancato finanziamento regionale del rinnovo contrattuale Aiop- Aris, ma anche tutte le altre problematiche relative a questo comparto”, sottolineano i segretari generali regionali Calabria, Alessandra Baldari (FP CGIL), Luciana Giordano (CISL FP), Elio Bartoletti (UIL FPL).
“Non ci arrendiamo all’inerzia, alla lentezza, al rinvio di temi che sono fondamentali per cambiare un sistema sanitario regionale che arretra piuttosto che risanare, per questo torniamo in piazza, perché il diritto alla salute deve essere garantito a tutti i cittadini calabresi e il diritto alla sicurezza e ad un lavoro dignitoso deve essere garantito a tutti i lavoratori e le lavoratrici della sanità pubblica e privata. Per tutte queste ragioni si fa appello alla massima partecipazione all’iniziativa”.