Ricordato da amici, colleghi e professionisti dello spettacolo come un giovane innamorato del suo lavoro e determinato nel seguire i suoi interessi artistici, oggi Domenico Bisazza sarebbe da esempio per tutti coloro che a causa della pandemia hanno dovuto interrompere le loro carriere e le esibizioni dal vivo
Seconda edizione di “Domenico Bisazza. Scene d’arte e di vita” il 15 febbraio prossimo alle ore 16 per ricordare il giovane attore messinese nel terzo anniversario della sua scomparsa. L’evento, organizzato e condotto dal giornalista Marco Bonardelli, si svolgerà tramite diretta streaming sui canali social del sito di diffusione artistica “Suggestioni Press”. Parteciperanno i registi Francesco Cannavà, Fabio Schifilliti e l’attore Tony Scarfì, che hanno condiviso con il giovane Bisazza importanti momenti d’arte e di vita.
Protagonista in teatro, cinema e tv
Talento tra i più fecondi, Domenico Bisazza si era cimentato in diversi contesti artistici, toccando il teatro, il cinema, la tv, con grande passione, entusiasmo e determinazione nel perseguire i suoi obiettivi, sin dagli anni della formazione avvenuta presso l’Accademia Eutheca di Roma, dopo la laurea in Giurisprudenza a Messina e la partecipazione all’edizione 2008/09 del laboratorio “Fare un film” dell’associazione culturale Arknoah, col quale ha collaborato per i corti “Karada”(Francesco Cannavà), “Mimosa” (Rocco Ioppolo) e “Call me” (Giuseppe Scionti). Successivamente l’artista ha conseguito anche la laurea in Recitazione presso l’Università del Galles.
Anche autore e ballerino
Diretto da registi di fama e prestigio, Bisazza aveva cominciato la sua carriera d’attore a Messina con Vittorio Ciccocioppo, per passare poi ad interpretazioni di grande impegno attoriale con i registi Giancarlo Fares, Riccardo Merlini, Alfonso Bergamo e Enzo Aronica. Nel 2015 era diventato lui stesso autore e regista del monologo “Ai gentili ascoltatori”. La multidimensionalità del suo talento gli ha consentito di cimentarsi anche nel ballo, partecipando come attore e ballerino alla versione teatrale di “Victor Victoria” diretta da Bianca Ara.
Diverse le collaborazioni con la regista Federica Tatulli, che lo ha diretto in “Dialoghi con Leucò”, “Terrore e miseria del Terzo Reich”, “La disputa” e “Il Mercante di Venezia” di Shakespeare. Prima della sua scomparsa Domenico aveva girato il corto “Come ieri”, supervisionato da Fabio Mollo e Sebastiano Riso e due spot di Fabio Schifilliti.
L’abbiamo visto per l’ultima volta su Rai1 in una puntata di “Don Matteo 11” nell’aprile 2018, dal titolo “Premonizioni”. Una partecipazione importante, che avrebbe dovuto segnare il debutto nella serialità, mentre è rimasta la performance di chiusura della sua promettente carriera artistica.
Ricordato da amici, colleghi e professionisti dello spettacolo come un giovane innamorato del suo lavoro e determinato nel seguire i suoi interessi artistici, oggi Domenico Bisazza sarebbe da esempio per tutti coloro che a causa della pandemia hanno dovuto interrompere le loro carriere e le esibizioni dal vivo. Perché un vero artista non si conosce solo sul palco o dietro la macchina da presa, ma anche nel modo di affrontare gli ostacoli che si frappongono al raggiungimento dei suoi obiettivi professionali. E in questo sicuramente Domenico è stato un maestro, nonostante la giovane età.