"Da settembre i lavoratori sono senza stipendio e la struttura è a rischio chiusura. Dove andranno i pazienti: a casa?", denuncia la Cisl
MESSINA – “Siamo in attesa di risposte da troppo tempo. Dal 16 maggio, data dell’accreditamento da parte della Regione siciliana, ci sono stati numerosi rimpalli burocratici. Siamo stati pure convocati nella Commissione Sanità, l’8 novembre, e ci avevano assicurati che presto avremmo avuto le risposte. Ma siamo ancora qui a protestare per i nostri diritti e PER quelli dei nostri ragazzi”. A parlare è Francesca Anastasi, della segreteria aziendale Faro 85. Stamattina, la Cisl Funzione pubblica e la cooperativa sociale hanno promosso un sit-in davanti alla prefettura. Non ci sono infatti novità per l’Istituto Don Orione e il presidente della cooperativa sociale “Faro 85”, Angelo Giacoppo, ha chiesto l’intervento della prefetta Cosima Di Stani.
Si tratta di 40 pazienti, alcuni disabili gravissimi, e 52 operatori appesi a un filo, da settembre senza stipendi. Sottolinea Antonio Rodio, responsabile Terzo settore per la Cisl Fp: “Abbiamo fatto di tutto per ottenere l’accreditamento, che è arrivato a maggio. Subito dopo aspettavamo che l’Asp facesse la convenzione e ci siamo spostati su più tavoli: regionali e comunali. Siamo a gennaio e la struttura è in pericolo, con il rischio che i ragazzi vadano a casa. Oggi sul tema c’è un incontro in prefettura e noi vogliamo fare sentire la nostra voce. Se anche oggi sarà un nulla di fatto, faremo sentire la nostra voce im modo ancora più vigoroso. La Regione deve inviare le somme perché ci sia la convenzione con l’Asp di Messina. E noi non molleremo la presa”.