L’ultimo prelievo era stato eseguito l’8 maggio scorso, quando a distanza di 24 ore furono donati gli organi di due pazienti, un uomo e una donna di 63 e 74 anni
Un nuovo prelievo di organi questa notte presso l’AOU “G. Martino” di Messina. La paziente, A.L 55 anni, ha donato fegato e reni, già in queste ore impiantati in pazienti in lista d’attesa. In particolare il fegato è andato all’Umberto I di Roma, un caso particolare di urgenza nazionale, mentre i reni sono rimasti in Sicilia: uno al Civico di Palermo e l’altro al Policlinico di Catania.
In un momento in cui anche a livello nazionale si discute sull’importanza di rendere sempre più immediata – attraverso i comuni di residenza (oltre che presso associazioni di volontariato e strutture sanitarie) – la possibilità di dichiarare in vita la propria volontà, questo nuovo gesto di solidarietà arriva semplice e diretto da parte dei parenti che così fanno sperare altre famiglie.
A causare il malessere è stata una rottura di aneurisma cerebrale, avvenuto in un momento di quotidianità. La paziente è arrivata in rianimazione il 15 luglio scorso, proveniente dall’Ospedale di Milazzo; nonostante il tempestivo e riuscito intervento di embolizzazione dell’aneurisma per fermare l’emorragia – eseguito dall’équipe di neuroradiologia del prof. Longo – il quadro clinico è evoluto verso un profilo di morte cerebrale.
A seguire le attività di prelievo sono stati – insieme alle équipe dei diversi ospedali – il dott. Francesco Puliatti e la dott. ssa Olivia Penna, responsabili del coordinamento locale per la donazione di organi e tessuti, appartenenti all’UOC di Anestesia e Rianimazione diretta dal prof. Antonio David.
L’ultimo prelievo era stato eseguito l’8 maggio scorso, quando a distanza di 24 ore furono donati gli organi di due pazienti, un uomo e una donna di 63 e 74 anni, deceduti sempre a causa della stessa patologia.
bel segno di generosità