Prelievo multiorgano eseguito questa notte al Policlinico di Messina. Donati cuore, reni e fegato del 42enne longese Corrado Lazzara, che aveva scelto in vita iscrivendosi all’Associazione italiana donatori di organi. È la famiglia a chiedere che il nome di Corrado possa emergere con chiarezza
Un’ischemia cerebrale lo ha portato via a soli 42 anni, lasciando la moglie Sonia e i suoi bimbi di 5 e 3 anni. Una tragedia per una famiglia intera, dalla quale, però, nasce una nuova storia di vita.
Corrado Lazzara, di Longi, era stato ricoverato nel reparto di rianimazione del Policlinico di Messina, diretto dal prof. David, il 23 aprile scorso, con un quadro clinico già molto complesso a causa di una ischemia; il danno molto esteso al cervello ne ha poi determinato la morte.
Il prelievo dei suoi organi è stato eseguito stanotte al Policlinico ed alcuni pazienti potranno continuare a vivere grazie a questo gesto. Il fegato è volato stamani alla volta del Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna, il cuore e un rene sono andati all’Ismett di Palermo, mentre l’altro rene al Civico, sempre a Palermo.
È la famiglia a chiedere che il nome possa emergere con chiarezza, ancor di più perché Corrado era un donatore consapevole; già in vita, infatti, aveva voluto “scegliere”, iscrivendosi all’Aido, l’associazione italiana donatori di organi. Una volontà condivisa con i genitori e la moglie Sonia; ed è lei, adesso, di fronte a questo ennesimo gesto di amore a parlare di quanto sia importante – e al tempo stesso consolante – immaginare che altre persone possano vivere grazie alla sua generosità.
Sempre gioioso, appassionato di sport e di paracadutismo, Corrado era un marito, ma soprattutto un papà esemplare, un “papà supereroe” per i sui bimbi di 5 e 3 anni. «Mi piace pensare – ha sottolineato la moglie – che il suo cuore continui a battere per i nostri figli e se ciò è possibile è perché lui ha voluto che fosse così».
Fino a tarda serata, quando è arrivata l’équipe proveniente da Palermo per il prelievo, fuori dal reparto di rianimazione è stato un continuo viavai di parenti e amici, quasi un paese intero che ha accompagnato Corrado con un lungo applauso anche prima di entrare in sala operatoria.
A seguire tutte le attività che hanno portato al prelievo è stato come sempre il centro coordinamento per la donazione di organi e tessuti del Policlinico Gaetano Martino, guidato dal dott. Francesco Puliatti e dalla dott.ssa Olivia Penna.
«L’iscrizione all’Aido – ha detto ancora la moglie – è arrivata in un giorno qualunque, non eravamo ancora sposati; mi ha detto solo: dobbiamo fare una cosa importante».
Grandissimo esempio di vita
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un grande!!
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