Il titolare della struttura ha l'obbligo di firma. E degli anabolizzanti dice: "Non sono miei"
MESSINA – Torna in libertà il titolare della palestra di Santa Margherita arrestato dai Carabinieri dopo la perquisizione nella struttura. Il Giudice per le indagini preliminari Claudia Misale ha convalidato il provvedimento dei militari ma ha detto no alla richiesta del Pubblico Ministero di tenerlo in carcere. Il body builder ha adesso l’obbligo di firma.
L’uomo, assistito dall’avvocato Nino Cacia, si è difeso sostenendo che non sapeva delle “siringhe” di sostanze dopanti contenute nelle vetrinette, che sono a disposizione dei clienti. Una tesi a cui gli inquirenti non credono.
E’ stato lui stesso, invece, a consegnare agli uomini dell’Arma, quando hanno fatto irruzione in palestra, i poco più di 4 grammi di cocaina. Anche in questo caso, secondo gli investigatori, si tratta di sostanza non per uso personale ma per lo smercio – ne vengono fuori circa 20 dosi – visto che la teneva in palestra.