Effettiva partecipazione e gettoni di presenza, ancora senza voto la delibera targata Fenech

Effettiva partecipazione e gettoni di presenza, ancora senza voto la delibera targata Fenech

Francesca Stornante

Effettiva partecipazione e gettoni di presenza, ancora senza voto la delibera targata Fenech

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sabato 01 Marzo 2014 - 00:54

I colleghi hanno presentato ben 9 emendamenti per modificare, in qualche caso stravolgere, la proposta della consigliera accorintiana che punta a rivedere il regolamento comunale in alcuni passaggi importanti che riguardano la partecipazione alle sedute di consiglio e commissione e la corresponsione del gettone. Tutto rinviato a martedì.

Cinque mesi di via crucis tra gli uffici di Palazzo Zanca e i rimpalli tra commissione e aula del Consiglio non sono ancora bastati per arrivare al voto della delibera presentata lo scorso 26 settembre dalla capogruppo di Cambiamo Messina dal Basso Lucy Fenech. Una delibera che punta a modificare il regolamento comunale in alcuni passaggi specifici che toccano molto da vicino i consiglieri e che vuole regolamentare soprattutto la “effettiva partecipazione” alle sedute d’aula e la corresponsione del gettone di presenza proprio sulla base di questa effettiva partecipazione, come prevedono lo Statuto e il Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Comunale, all’art. 47, comma 2.

Ieri, dopo mesi di attesa, la delibera era dunque approdata in aula al primo punto dell’ordine del giorno del consiglio comunale. Ma anche stavolta non è arrivata la parola fine. E tutto è stato rinviato alla seduta del prossimo martedì. Il motivo? Una questione di opportunità condivisa da tutti per “concedere” più tempo al segretario generale Antonio Le Donne di esprimere il suo parere sui 9 emendamenti presentati dai consiglieri di tutti gli schieramenti politici per modificare in molti punti la proposta della collega Fenech. Emendamenti arrivati all’ultimo momento utile, nonostante i parecchi mesi di dibattito in commissione, e che sembrano in qualche modo snaturare soprattutto il significato iniziale della proposta della consigliera accorintiana.

La delibera infatti vorrebbe inserire in particolare due passaggi:

La partecipazione che dà titolo all’attribuzione del gettone deve essere effettiva, e cioè quando la presenza del consigliere alle sedute del Consiglio o delle Commissioni sia assicurata per almeno la metà della durata della seduta stessa. A tal fine, il consigliere che abbandona l’aula prima del termine dei lavori deve darne comunicazione. Nel caso di seduta del Consiglio o della Commissione dichiarata deserta al momento dell’appello iniziale per mancanza del numero legale, ai Consiglieri comunque presenti non è corrisposto il gettone. Il Consiglio che si protrae oltre la mezzanotte dà diritto ad un solo gettone”, dunque vincolando l’effettiva partecipazione al tempo di permanenza in aula e scoraggiare magari i “furbetti” che fanno solo brevi apparizioni e poi abbandonano il campo.

Altro punto proposto: “Le Commissioni consiliari si svolgono in unica convocazione. Per la validità delle sedute delle Commissioni è richiesta la presenza di almeno un terzo dei componenti. La presenza del numero legale è accertata dal Presidente entro mezz’ora dalla convocazione”, in questo caso per eliminare quella che ormai è una prassi consolidata, ovvero il fatto che la prima convocazione risulta andare sistematicamente deserta, ma chi firma in prima ha diritto al gettone anche se poi non si presenta alla seconda.

I consiglieri comunali però hanno deciso di aggiungere emendamenti e modificare l’atto della Fenech. Quelli che vanno ad intaccare nella sostanza la proposta iniziale sono in particolare due, primo firmatario Nicola Cucinotta (Pd), e prevedono di cassare totalmente la parte che indica il tempo come unità di misura della effettiva partecipazione, ma senza indicare quale dovrebbe essere il criterio, e il passaggio che elimina il gettone per le sedute deserte. Un altro emendamento, della consigliera Antonella Russo (Gruppo misto), propone invece di lasciare la doppia convocazione ma togliere il gettone in caso di seduta andata a vuoto. Poi ci sono delle proposte che arrivano da Nora Scuderi (Megafono) che mirano ad aggiungere nuovi passaggi: abolizione del rimborso spese viaggio per i consiglieri che vivono fuori dal territorio comunale, lasciandoli però intatti per chi si serve dei mezzi pubblici e regolamentazione del dibattito durante le commissioni fissando il limite massimo di cinque minuti per ogni intervento e tre minuti per dichiarazione di voto. Provocatorio l’emendamento di Pippo Trischitta (Forza Italia) che propone di inserire l’obbligo per il Sindaco e i componenti della Giunta di rispettare il programma elettorale che prevedeva la riduzione del loro compenso, anche se risulta complicato credere che un passaggio di questo tipo possa finire all’interno del regolamento comunale considerato che è cucito solo sul sindaco Accorinti e i suoi assessori.

Resta dunque tutto da vedere, ma la consigliera Fenech anche ieri in aula ha ricordato gli esempi di molte città italiane e siciliane che già hanno apportato queste modifiche per una migliore razionalizzazione delle spesse della pubblica amministrazione e per dare un buon esempio ai cittadini. Per la discussione si dovrà attendere martedì e solo a quel punto si scoprirà come andrà a finire.

Francesca Stornante

7 commenti

  1. Considerazioni:
    concedere il gettone in caso di partecipazione alla riunione in seguito a presenza per almeno metà della durata della stessa , e se la riuniione dure 15 minuti?
    ” il consiglio che si protrae oltre la mezzanotte, dà diritto ad un solo gettone” :se la seduta la convoco alle 21,30, per dire,ok ma se la riunione avvenisse alle 15 e si protaesse oltre le 24,00, in linea di principio non sarei cosi’ critico nei confronti del secondo gettone.
    ” Le commissioni consiliari si svolgono in unica convocazione” : che si prenda il gettone se mi presento alla prima, senza poi che la commissione si riunisca e poi non mi presento alla seconda convocazione , per me non va bene.Il gettone di presenza solo in caso di effettiva partecipazione, prevedere magari delle penalità per chi si assenta senza un giustificato motivo.
    Effettivamente non capisco , in linea di principio, perchè debba ricadere sulla collettività il costo sostenuto da chi abita fuori comune per partecipare all’attività consiliare o di commissione.
    Comunque dover impiegare del tempo per regolamentare anche questi passaggi e metterci cosi’ tanto tempo , non lascia ben sperare….
    Il consigliere Trischitta ? Un grande :-))

    Felice week end

    Forza CGA

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  2. La delibera della Fenech sta stretta, anzi strettissima ai Consiglieri Comunali, anzitutto a chi non è mai presente o meglio, è formalmente presente ma non si vede e non si sente, farebbe bene la presidentessa Emilia BARRILE a preoccuparsi di meno di cali di vendita, che abbiano investito i ccmmercianti di tutta Italia, e non solo quelli dell’isola pedonale, e a interpretare meglio, molto meglio il suo ruolo, in questo caso non permettere, come per il precedente Consiglio, di intascare la indennità senza meritarsela. Ho spesso pubblicato le cifre della spesa corrente destinata a questo importantissima istituzione, non sono noccioline, incidono pesantemente sulle tasche dei messinesi. Il Consiglio Comunale si avvia sulla strada di quello precedente, gente assente ma presente, di cui non conosciamo il timbro della voce, a vedere le sedute c’è una confusione incredibile, gente che entra, esce, bivacca, discute disturbando gli interventi, insomma la presidentessa non ha autevolezza, o meglio gli è ricosciuta solo dai Consiglieri a cui fa comodo questo andazzo. Non faranno notte come per la ridicola delibera di indirizzo contro l’isola pedonale, statene certi. Se passa la delibera della Fenech, è anche una piccola vittoria di TempoStretto, quindi invito i commentatori ad andarci duro contro lo svolgimento delle sedute di questo Consiglio Comunale. Voglio ricordare agli elettori del CENTRODESTRA e CENTROSINISTRA il numero dei Consiglieri votati, sommano 37 consiglieri su 41, nel 2012 sono costati: CODICE GESTIONALE 1325 € 1.985.360, TREMILIARDI850MILIONI di LIRE, sono le indennità, CODICE GESTIONALE 1326 € 313.180, SEICENTOSETTEMILIONI di LIRE, sono i rimborsi. Il totale è di € 2.298.540, QUATTROMILIARDI450MILIONI di LIRE di noccioline.

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  3. HO NOSTALGIA DEI DUE PIPPO. Provare nostalgia per i due Pippo, CAPURRO e PREVITI, è l’ultima sensazione a cui non avrei mai pensato di percepire, eppure sono stati bersaglio delle mie critiche. Pippo CAPURRO non si sarebbe servito di cali delle vendite in linea con i dati negativi di tutta Italia, ma come ha fatto, senza ipocrisia, con il piano regolatore da lui votato, dichiarandosi orgoglioso di averlo approvato per l’economia stagnante in quel periodo, ma dopo aver visto le colline, si dichiarò meno orgoglioso della sua reale applicazione, a proposito fu uno dei pochi presenti, perchè più di metà Consiglio uscì dall’aula per conflitto di interessi, erano gli stessi promotori degli emendamenti che abbiano stravolto il PRG entrato in Consiglio, dicevo avrebbe votato favorevolmente la delibera contro l’isola pedonale dichiarando l’unica vera motivazione, senza giri di parole, i commercianti erano e forse sono il nocciolo duro di Silvio BERLUSCONI, quindi politicamente per Pippo hanno ragione a prescindere. HO NOSTALGIA DELL’ONESTA’ INTELLETTUALE DI PIPPO CAPURRO.

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  4. E chi erunu fissa???

    una buona percentuale di qusti personaggi sta seduto li (poco) solo per il secondo stipendio assicurato.

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  5. L'Osservatore 1 Marzo 2014 12:23

    “NON DEVE ricadere sulla collettività il costo sostenuto da chi abita fuori comune per partecipare all’attività consiliare o di commissione.”
    MA SCHERZIAMO?
    Cari consiglieri, facciamo un sondaggio e vediamo che ne pensa la cittadinanza al riguardo?

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  6. Elementare Watson!! avrebbe detto qualcuno piu noto… I consiglieri sono rappresentanti eletti dal popolo che “lavorano” per loro. E’ corretto?.Penso di si.Pertanto diamogli un badge per attestare la presenza e stabiliamo un orario di lavoro congruo di lavoro cosi non ci saranno piu dubbi sulla remunerazione della “prestazione”. E chi sbaglia? A casa.

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  7. letterio.colloca 1 Marzo 2014 13:30

    Leggo CON RIBREZZO che si “questiona” ancora sulla congruità e sul “diritto” a percepire il gettone di presenza.
    Chi si propone a rappresentare altri concittadini dovrebbe farlo per vocazione e capacità non “ordinarie” (conoscenza e cultura,alto concetto di civiltà,probità,etcc),su quest’ultima peculiarità,stendiamo un pietoso FUNEBRE velo.Arrivare a CONTENDERE (come vorrebbero continuare a fare i “furbetti” di sempre) un compenso SIMBOLICO che avrebbe dovuto rappresentare un onorevole cadeau per dedizione è quanto di più SQUALIFICANTE abbia inteso questa xxxxxxxxxxxx, autoreferenziata come “classe politico-amministrativa”,della nostra dilaniata città. Allora è vero che gran parte di costoro hanno solo interesse ad intascare uno “stipendio ulteriore” a scrocco dei Messinesi,senza pudore e con arroganza.Che vadano a zappare le nostre desolate colline eppoi richiedere i giusti compensi; questionare su un “riconoscimento honoris causa” denota la xxxxxxxxx che invece rappresentano costoro.Benissimo che vadano a pulire con badili e sacchi spiagge ed aree verdi -grazie! ;meglio fa la cons. Fenech a FUSTIGARE i “colleghi furetti”.
    Questa compagine ha veramente nauseato.
    Chiamata a cancellare la vergognosa gestione dei precedenti amici di Alì Babà,i ns “questionatoti” si stanno palesando più AVIDI e xxxxxxxxxx dei predecessori ora nelle “amorevoli” mani di Carabinieri e Magistratura.
    PROSIT!!!!!

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