L'assessore Grasso: La Finanziaria è patrimonio di tutti, non dei singoli

L’assessore Grasso: La Finanziaria è patrimonio di tutti, non dei singoli

Rosaria Brancato

L’assessore Grasso: La Finanziaria è patrimonio di tutti, non dei singoli

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giovedì 03 Maggio 2018 - 05:36

"Importante è il via libera alla stabilizzazione di 13 mila precari negli Enti locali, ma sottolineo che la Finanziaria è frutto di un lavoro di squadra, governo e Ars insieme. Altrimenti avremmo rischiato tanti piccoli castelli di sabbia pronti a crollare"

C’è una norma molto importante e che sblocca una situazione ferma da troppo tempo: la stabilizzazione dei precari negli Enti locali in applicazione alla legge Madia e della legge regionale 27. Sono 13 mila precari tra Comuni, Città Metropolitane e Liberi Consorzi, oltre quelli della Regione. Abbiamo fatto anche un passo in più. La legge prevedeva che prima si dovesse procedere con la mobilità del personale ex Province. Noi invece diamo la possibilità agli Enti locali in regola con i Bilanci, di poter procedere subito con le stabilizzazioni e solo in seconda battuta alla mobilità”.

L’assessore regionale agli Enti Locali Bernadette Grasso è soddisfatta del lavoro fatto dal governo Musumeci di concerto con l’Ars e che ha portato all’approvazione in Finanziaria di provvedimenti importanti. Oltre alle stabilizzazioni aggiunge anche il rinnovo del contratto per i dipendenti regionali che era fermo da 10 anni.

In entrambi i casi sono atti di sua competenza ma la Grasso sottolinea il lavoro di squadra.

Questa Finanziaria è patrimonio di tutti, non è frutto di singoli deputati. E’ un’azione collettiva che nasce da integrazioni, modifiche. In tanti casi il governo ha ripreso un emendamento e lo ha modificato anche per evitare impugnative. E’ un lavoro di squadra che ha visto tutti impegnati, trasversalmente. Altrimenti si rischiava di costruire tanti piccoli castelli di sabbia che sarebbero crollati per mancanza di coperture o per impossibilità di diventare cose concrete. Ci sono norme e articoli che abbiamo riscritto completamente, come ad esempio l’emendamento presentato da Cateno De Luca sull’ex Sanderson. L’abbiamo riscritta e condivisa con tutta l’Ars. L’Esa non poteva bonificare un’area privata come l’ex Sanderson, ma abbiamo trovato il modo di intervenire. Il passaggio successivo di molte norme riguarda poi la riprogrammazione, come in questo caso dei Fondi POC ed è un passaggio che riguarda il lavoro del governo regionale”.

Per la bonifica dell’area ex Sanderson sono stati stanziati 25 milioni assegnati al Comune di Messina a valere dei fondi del Piano di azione e coesione del programma operativo complementare (Poc) 2014-2020.

Considerazioni analoghe occorre fare per l’Agenzia del risanamento. Non dimentichiamo che lo stesso Musumeci prima in campagna elettorale e poi non appena insediato ha annunciato di voler abolire gli Iacp per istituire l’Agenzia per la casa a livello regionale. Il contesto del risanamento di Messina è quindi ampio e l’agenzia comunale per il risanamento e la riqualificazione di Messina si inserisce in questa visione regionale. Ripeto comunque deve passare dalla riprogrammazione del governo regionale. E’ un patrimonio collettivo, non dei singoli”.

Rosaria Brancato

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