Si avvia verso un punto di svolta fondamentale, la questione del termovalorizzatore della Valle del Mela. Ieri l'incontro a Palazzo d'Orleans con sindaci e comitati del territorio. Musumeci: "Modello perseguito fino ad ora sbagliato, necessario il coraggio di cambiare".
Un incontro proficuo, quello di ieri. Sindaci del comprensorio e associazioni ambientaliste hanno avuto modo di interloquire con la presidenza regionale, potendo così ottenere una netta presa di posizione sulla questione del termovalorizzatore della Valle del Mela e, più in generale, sull'industrializzazione del territorio.
“Ho ribadito la posizione contraria del governo regionale in merito al termovalorizzatore della Centrale elettrica di San Filippo del Mela, annunciando l’ipotesi di riconversione ambientale che vogliamo sollecitare in tutta l’area. Il territorio di Milazzo, ormai da decenni, patisce un carico di inquinamento che non è più sopportabile”. E' quanto dichiarato dal presidente siciliano Nello Musumeci, al termine dell'incontro.
Si punta adesso, ha precisato Musumeci, ad una netta inversione di rotta che permetta di generare una nuova stagione improntata al turismo e all'agricoltura.
"Da troppo tempo -ha aggiunto- la presenza di poli industriali in Sicilia ha causato un pesante degrado ambientale e del paesaggio. Obiettivo di questo governo è l’avvio di un piano di riconversione industriale, di bonifica dei siti e di recupero di tutte quelle aree dell’isola in cui esistono impianti di raffinazione suscettibili di inquinamento, da Milazzo a Gela, a Priolo. L’auspicio è che in questa nuova stagione tutti i sindaci possano essere a fianco del governo regionale”.
Una posizione in larga parte condivisa dalle rappresentanze del territorio presenti all'incontro, che hanno voluto sottolineare come l'area del mela abbia registrato nel tempo un netto aumento di episodi di malattie oncologiche.
“Qui ci giochiamo tutta la nostra credibilità -ha concluso Musumeci- Il modello di sviluppo perseguito fino a ora, per complicità delle forze politiche, dei sindacati e delle amministrazioni comunali, è stato quello sbagliato. Adesso dobbiamo avere il coraggio di cambiare”.
La lotta degli ambientalisti sembrerebbe essere giunta ad un importante punto di svolta, quindi. Nelle prossime settimane avremo modo di osservare ulteriori sviluppi così da riuscire ad evidenziare, per il futuro, un più preciso quadro della situazione.
Salvatore Di Trapani