"Chi si dovrebbe dimettere non è il Consiglio ma un'amministrazione che ha fatto un Piano di asservimento ai maxi creditori lasciando ai più disagiati le tasse e i disservizi"
“Basta con questo accanimento terapeutico, se l’amministrazione avesse un po' di pudore si dimetterebbe invece di puntare il dito sui consiglieri”.
Nella querelle tra Aula e Giunta dopo la bocciatura della rimodulazione del Piano di riequilibrio interviene Nino Germanà e si schiera dalla parte dei consiglieri.
“ Se c’è qualcuno che deve dimettersi è una giunta che non è stata in grado di risolvere in 5 anni la gravissima situazione economica di Palazzo Zanca, “palleggiando” per tutto questo tempo un Piano farlocco, drogato nei numeri e farneticante nei contenuti– scrive Germanà- Come si permettono un assessore che non ha neanche il tempo il pomeriggio di venire a Messina perché abita a Reggio ed un assessore, ex vicesindaco, che è stato “commissariato” dallo stesso sindaco, a puntare il dito contro i consiglieri comunali trattandoli come soldatini che dovrebbero obbedire agli ordini, dopo aver trasmesso loro la delibera a meno di 20 ore dal voto? Che rispetto ha l’amministrazione di un’Istituzione come il Consiglio comunale che tratta come burattini recalcitranti o delle Circoscrizioni che non ha neanche consultato perché ritiene la condivisione carta straccia?”
L’esponente di Forza Italia ricorda poi come la Corte dei Conti abbia più volte bacchettato l’amministrazione comunale disponendo paletti e prescrizioni che però sono rimaste nel cassetto. L’ultima missiva della magistratura contabile risale alla fine di dicembre ma anche in questo caso l’amministrazione ha ritardato fino all’ultimo momento per rispondere.
Germanà poi affonda il colpo su Accorinti che dopo il voto dell’Aula è intervenuto con dall’America con un video dai toni durissimi: “Ma come si permette un sindaco a offendere un intero consesso pontificando da New York dove è andato per glorificare il suo ego invece di essere qui, accanto a quei messinesi ai quali dice di tenere? Se c’è qualcuno che deve vergognarsi è Accorinti che ha fatto un Piano di asservimento ai maxi creditori, lasciando ai più disagiati le tasse e i disservizi”.
Per l’ex deputato regionale la reazione dell’amministrazione è legata al clima di campagna elettorale per le amministrative “il Consiglio comunale, bocciando la delibera ha rovinato i piani di chi immaginava di fare i prossimi due mesi di campagna elettorale elargendo bugie, favori e regalie. Gli è andata male. Ma la bugia più grossa è dichiarare che da domani ci sarà il diluvio. Stiano tranquilli perché quel Piano di Riequilibrio che in 5 anni non sono stati in grado di fare lo farà, con serietà e tempestività la prossima amministrazione, riparando anche quei danni che loro hanno fatto. Nel frattempo, per pudore dovrebbero dimettersi e liberare Messina da questo accanimento terapeutico”.
Una volta tanto sono d’accordo anzi d’accordissimo,solo non riesco a capire perchè hanno continuato a fare i burattini,anzi i soldatini, fin’ora.per i gettoni?