Il consigliere provinciale Roberto Cerreti chiede la convocazione della conferenza dei capigruppo per affrontare quanto denunciato all'autorità giudiziaria da Giuseppe Lombardo a proposito della mancata pubblicazione di 100 determine all'albo pretorio. "Il sistema Ricevuto non può più essere tollerato" dichiara
Il “sistema Ricevuto” deve finire all’attenzione della conferenza dei capigruppo. La proposta è del capogruppo del Movimento Liberi Insieme Roberto Cerreti, in seguito a quanto denunciato dal consigliere provinciale Giuseppe Lombardo alle Autorità Giudiziarie messinesi, sulla mancata pubblicazione all’albo pretorio di circa 100 determine, nonostante quanto previsto dalla legge. Lombardo, consigliere di Sicilia Vera, dopo aver invano richiesto e cercato tracce di una serie di determine senza avere risposte adeguate né riuscire ad individuarne l’esistenza sull’albo pretorio, in base a quanto previsto dalla normativa, si è visto costretto a presentare denuncia direttamente all’Autorità giudiziaria.
“L’accaduto è estremamente grave ed inaccettabile- scrive Cerreti- anche se sottolinea un trend amministrativo della squadra Ricevuto mai troppo incline alla trasparenza ed al rispetto delle regole. Il “Muro omertoso” innalzato da Ricevuto, ricordiamo che nel 2010 ha intimato per iscritto ai dirigenti della Provincia di non partecipare alle commissioni consiliari ed ai lavori d’Aula, ha costretto spesso in questi 4 anni i consiglieri a gesti estremi, e quindi a rivolgersi alle Autorità Giudiziarie, per far valere i propri diritti e le prerogative del ruolo”.
C’è stato chi, racconta il consigliere, ha dovuto fare intervenire i Carabinieri per farsi consegnare copie di documenti, o chi, come lo stesso Cerreti, attende dal 2008 che le sue 56 interrogazioni a risposta immediata possano essere quanto meno esaminate.
“Quanto denunziato dal collega Lombardo non può essere sottaciuto dal Consiglio Provinciale- prosegue Cerreti- o da quei pochi che ancora sostengono il “Sistema Ricevuto”, pertanto ho inoltrato alla Presidenza del Consiglio richiesta di convocazione della conferenza dei capigruppo sull’oggetto della denunzia Lombardo, al fine di procedere alle verifiche del caso, oltreché alla definizione di un’azione d’Aula condivisa e dignitosa”.
La colpa è anche vostra, signori consiglieri, perchè non l’avete sfiduciato per tempo. Ad ogni modo è intollerabile ed inconcepibile un simile comportamento che non è sicuramente sinonimo di trasparenza. Quello che sconvolge in tutto questo è che il rifiuto nel fornire un atto proviene dal capo gabinetto, che forse avrà ricevuto “ordini precisi”.
Tra l’altro il capo gabinetto è anche il comandante della Polizia Provinciale ed il rifiuto in questo caso assume una gravità maggiore.
Appare sconcertante la risposta fornita dalla dirigente dell’albo pretorio (fonte gazzetta del sud): “Non posso pubblicare quello che non ho mai ricevuto”. E’ auspicabile un intervento delle Magistrature Ordinaria e Contabile su questo tipo di gestione, probabile causa di danno erariale all’ente e che ricade sulle spalle dei contribuenti.
…Non è che per caso funziona che, io ti attacco di qua, tu mi gratifichi di là, poi io ti accarezzo più in su, tu mi ringrazi più in giù etc. etc. etc.
Tramite la stampa ti aggredisco, poi ci pigliamo il caffè assieme e intanto il tempo scorre e chi di dovere, magari a Palermo, apprezza chi porta avanti il compitino.
Nel frattempo la gente che ama le sceneggiate, pensa: Bravo, magari se si candida lo voto!
Quantomeno alla fine avrà comunque un premio!!!
Parlando di colpe, queste sono principalmente di quei cittadini che hanno eletto Ricevuto a presidente della provincia. Messina deve sperare che tali personaggi spariscano definitivamente dalla scena politica, visto che sono stati bravi solo a combinare disastri. Se al comune, come causa del dissesto (forse scongiurato), le varie coalizioni politiche possono incolparsi a vicenda, alla provincia l’unica coalizione rivelatasi un fallimento è imputabile solo ed esclusivamente al centro destra, visto che la sinistra non ha mai governato.
L’operato del consigliere Lombardo è apprezzabile perchè non si limita ad attaccare politicamente l’avversario, ma presenta circostanziate denunce alla corte dei conti. Se vi sono consiglieri che vogliono “inscenare sceneggiate”, vanno sbugiardati. E’ vero che in questa fase molti sono già in campagna elettorale, ma i consiglieri sia al comune che alla provincia hanno il potere ispettivo sugli atti e se chiedono di visionare una determina, il dipendente, sia pure capo gabinetto e comandante della polizia provinciale, non si può esimere dall’esibizione, e se lo fa, commette un reato che comporta anche danno erariale, a seconda dell’oggetto. D’altronde, se la determina o le determine, non avessero avuto lati “oscuri”, oggi non avremmo letto su tempostretto e sulla gazzetta certi “retroscena”. Evidentemente ci sarà qualcosa di poco chiaro ed è giusto a questo punto che intervengano le autorità competenti per fare chiarezza, sopratutto nell’interesse dei contribuenti.
Nell’altro articolo si parla di una indagine conoscitiva che disporrà lo stesso ricevuto……..ma le vere indagini le fanno polizia, carabinieri e guardia di finanza. Un’indagine conoscitiva, fatta all’interno di un ente, che tipo di verità potrebbe accertare???