Il crollo di sabato mattina sulla via Tommaso Cannizzaro ha portato il sindaco De Luca a siglare un'ordinanza che detta le tappe da seguire per iniziare a fronteggiare il problema. All'agronomo Savero Tignino l'incarico di fornire una relazione sia sull'albero caduto che su tutto il patrimonio arboreo della città
Il crollo dell’albero sulla via Tommaso Cannizzaro ha dato il via a un tour de force che in questo fine settimana ha fatto lavorare sindaco, amministrazione, dipartimenti comunali, Polizia municipale per trovare immediatamente una soluzione al problema alberi. Un problema che non nasce certo oggi e che in questi ultimi anni ha fatto molto discutere oltre a dividere esperti e non su interventi, monitoraggi, modalità di studio, potature e pericoli.
Il sindaco De Luca lo aveva annunciato immediatamente sabato mattina, quando ancora si trovava sulla Tommaso Cannizzaro con l’albero ancora a terra: immediatamente un tavolo tecnico e poi tutte le azioni necessarie per fronteggiare l’emergenza. E così ieri è stata siglata un’ordinanza contingibile e urgente che mette nero su bianco come si procederà per evitare che altri crolli possano mettere a rischio la pubblica incolumità.
De Luca ha deciso di chiamare a Palazzo Zanca l’agronomo Saverio Tignino che conosce bene il patrimonio arboreo di Messina, visto che una decina di anni fa aveva lavorato come esperto per l’Ato3 e aveva effettuato un monitoraggio sugli alberi cittadini. Proprio in quello studio, costituito da valutazioni di tipo visivo, Tignino aveva segnalato le criticità principali di taluni alberi che presentano delle malattie per le quali è necessario intervenire con urgenza. E ha ribadito anche in questa occasione l’opportunità di svolgere, in alcuni casi, un'analisi strumentale che va supportata con l'ausilio di un seristografo.
A Tignino è stato affidato un incarico da esperto per sei mesi e adesso dovrà produrre entro 48 ore la valutazione della stabilità della pianta parzialmente crollata con l’evento del 14 luglio 2018, unitamente alle altre piante allocate nel tratto di Via T. Cannizzaro – compresa tra via Cesare Battisti e Viale Italia – che presentano evidenti sintomi di pericolosità. Tignino però non dovrà limitarsi a queste piante, ma nei sei mesi di incarico dovrà esaminare l’intero patrimonio arboreo cittadino, villaggi inclusi, e segnalando immediatamente gli alberi ritenuti a rischio crollo.
Il Dipartimento Cimiteri – Verde Pubblico, avvalendosi della consulenza specialistica di Tignino, dovrà individuare con tempestività, gli alberi dichiarati a immediato pericolo di crollo, insistenti sulla via Tommaso Cannizzaro, e procedere al relativo abbattimento avvalendosi del contratto che il Comune ha in corso con una ditta specializzata, nei limiti delle disponibilità finanziarie. Quando arriverà la relazione sull’intero patrimonio arboreo, lo stesso dipartimento, diretto da Domenico Manna, dovrà anche comunicare formalmente al Sindaco le eventuali risorse aggiuntive per il completamento degli interventi, per la consequenziale copertura finanziaria della spesa.
Se ci saranno casi di pericoli imminenti per la pubblica incolumità segnalati dall’esperto Tignino, i dipartimenti competenti dovranno immediatamente intervenire delimitando le aree interessate e rimuovendo immediatamente i pericoli.
Ma cosa è accaduto all’albero di via Tomasso Cannizzaro? Lo ha spiegato Tignino durante il tavolo tecnico: si tratta di un albero di ficus, come tanti altri presenti nella stessa via, e queste piante si sono espanse e sono diventate pericolose a causa della "codominanza" che provoca la dilatazione dei rami che tra di loro si spingono. Il peso della chioma determina infatti la rottura del ramo. Ciò impone l'abbattimento di questi rami: suggerisce, a tal proposito, l'abbassamento delle piante per alleggerirne il peso.
In realtà in questi ultimi anni, durante l’amministrazione Accorinti, è stata la ditta Dream ad avere in appalto lo studio visivo e strumentale di una parte degli alberi cittadini. Su un patrimonio arboreo che conta tra i 15 mila e i 18 mila alberi, la Dream ha monitorato 3 mila piante, determinando l'abbattimento di circa 400 alberi e segnalando alcuni interventi di potature urgenti che hanno soprattutto interessato gli alberi di pino nella circonvallazione. A spiegarlo è stato l’architetto Denaro, del Dipartimento Cimiteri e Verde Pubblico, che ha aggiunto anche che tutti i tipi di ficus non sono stati inclusi nello studio, ma si è intervenuto con un'azione di potatura negli anni in relazione alle risorse economiche disponibili.
Dunque queste 48 ore serviranno per avere una prima relazione da parte del nuovo esperto. Poi si procederà con i primi interventi.
Francesca Stornante
Si potano i rami.
A luglio!?!?!?!?!?