Si preannuncia un'assemblea dei soci di Messinaservizi infuocata quella fissata per oggi pomeriggio. Il sindaco De Luca come ha ripetuto fin dall'inizio dell'emergenza, vuole i responsabili di quanto accaduto in queste settimane.
«Questa umiliazione non può finire a tarallucci e vino». Il sindaco De Luca torna alla carica dopo la pausa del weekend per motivi di salute e annuncia così l’assemblea dei soci di Messinaservizi fissata per oggi pomeriggio alle 15. Sarà la resa dei conti dopo l’emergenza rifiuti, sarà l’occasione per avere tutti al tavolo e decidere che cosa dovrà accadere adesso, dopo l’ultimatum che il sindaco aveva dato al Cda e al direttore generale di MessinaServizi per portare la città fuori dall’emergenza rifiuti. E in effetti quel termine è stato rispettato, la fase critica è finita, adesso MessinaServizi deve continuare a lavorare sull’ordinario, ma le scene con le montagne di immondizia sulle strade per fortuna non si registrano più da un paio di giorni.
L’assemblea dei soci sarà in diretta Facebook sulla pagina De Luca Sindaco di Messina. All’ordine del giorno la disamina delle cause che hanno provocato il cortocircuito del sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani.
«L’assemblea assumerà anche i provvedimenti consequenziali per rimuovere definitivamente le cause di questa ulteriore umiliazione affinché non si ripeta più lo scempio che la città ha subito per circa un mese» annuncia De Luca, che quando aveva dato l’ultimatum ai vertici di MessinaServizi aveva anche chiaramente detto che sarebbero cadute le teste dei responsabili.
Quindi il faccia a faccia di oggi servirà per capire di chi sono state le “colpe” dell’emergenza. Il clima è molto teso, i fatti di queste settimane lo hanno dimostrato, i rapporti all’interno di MessinaServizi sono sul filo del rasoio, sono stati giorni di accuse, attacchi, scontri.
La figura più contestata è stata quella del direttore generale Aldo Iacomelli, che oggi si troverà a rispondere di quanto fatto in queste settimane e a chiarire i tanti aspetti che hanno portato ad un’emergenza durata quasi un mese. La sua è sicuramente la posizione più in bilico, è finito più volte nel mirino del sindaco che però gli ha anche concesso i poteri totali per la risoluzione dell’emergenza. Il direttore ha rispettato quella tempistica, ma bisogna vedere se questo sarà sufficiente, visto che comunque qualcuno dovrà rispondere di quanto è successo. Oggi si tirano le somme. E le premesse annunciano un’assemblea infuocata.
Francesca Stornante