Le colline in fiamme, da Santa Lucia sopra Contesse e Giostra a tutta la zona nord, dicono una sola cosa: bisogna prendersi cura dei nostri territori
Foto di Matteo Arrigo nelle zone di Massa e Curcuraci
MESSINA – Che cosa rimane i giorni dopo i roghi? Nella memoria l’odore intenso di fumo nelle narici, un cielo coperto, una luce spettrale e una sensazione di scampato pericolo. Nel Messinese poteva “scapparci” il morto e l’abnegazione di operatori e volontari ha sopperito alle carenze della politica a livello regionale e nazionale.
Le terre annerite, le colline in fiamme, da Santa Lucia sopra Contesse e Giostra a tutta la zona nord, dicono una sola cosa: bisogna prendersi cura dei nostri territori. Ma davvero. Se non ora, quando?