La lettera a Tempostretto da parte della dottoressa Alfonsa Pizzo
MESSINA – La dottoressa Alfonsa Pizzo, che già aveva lanciato un appello per l’Istituto Don Bosco, scrive a ora a Tempostretto in relazione all’imminente chiusura del Sant’Anna di Messina. Di seguito la sua lettera.
E la città resta in silenzio. Anche lo storico Istituto Sant’Anna sta chiudendo e le suore saranno trasferite in
altre sedi. Verranno tanti articoli e ringraziamenti e poi scenderà il silenzio anche su questo “furto“ alla nostra anima e piano piano, col passare del tempo, nessuno ne parlerà più. Solo pochi nostalgici, passando da quella strada, si ricorderanno delle suore. Anche per il Don Bosco è accaduta la stessa cosa: assemblee cittadine, lettere alle autorità religiose, incontri, promesse. E Don Bosco è là: non sono riusciti a togliere la statua che guarda lo sfacelo di quella bellissima villa abbandonata.
Io penso che Don Bosco ci abbia già giudicati e che non ci abbia concesso alcuna assoluzione. Siamo tutti bravi a organizzare convegni dove cianciamo di educazione ai giovani e ci impegniamo a costruire percorsi nuovi che possano raggiungerli e trascinarli via dalla immensa solitudine nella quale noi adulti, colpevolmente, li abbiamo fatti crescere. E poi diventiamo complici indifferenti e silenziosi di quanti distruggono realtà storiche che tanto hanno dato ai giovani del tempo. E tanto ancora avrebbero potuto dare ai nostri e a quelli che verranno.
Abbiamo almeno la capacità di vergognarci, di confessare la nostra indifferenza e la nostra incapacità di reagire quando il potere, religioso o laico (o insieme, che diventano invincibili) ci strappa realtà come il Don Bosco e oggi anche il Sant’Anna.
Alfonsa Pizzo
Quale sarebbe il potere (religioso e/o laico) responsabile della chiusura di un istituto privato ?
La domanda è troppo ingenua x non apparire provocatoria..
Preferisco tacere
Le scuole private che tengono il passo e sopravvivono sono o quelle che offrono un’eccellenza (o estrema caratterizzazione) formativa, o quelle che garantiscono un diploma a tutti con recuperi anni scandalosi o quelle che offrono servizi pre e post scuola che spesso prescindono dall’eccellenza didattica. A Messina ne sopravvivono della seconda e terza tipologia. Della prima non so. Gli istituti religiosi quando avevano insegnanti a costo zero riuscivano a reggere e caratterizzare l’offerta formativa, con la crisi delle vocazioni non hanno potuto reggere il passo. Laddove si sono affidati a giovani insegnanti ancora non di ruolo (spesso sottopagati) interessati solo al punteggio non hanno fatto che prolungare l’agonia.
Chiaramente la mia è solo un’opinione
Sono stata allieva di una scuola privata di carattere religioso (seppur con insegnanti laici) oltre 30 anni fa. Non parliamo di scuole parificate bensì private. Elementari in cui ogni anno sostenevamo esami, scritti e orali, con una commissione esterna (da scuola pubblica) per accedere alla classe successiva. Credo di aver frequentato una scuola eccellente, che so essere ancora attiva e ben valutata per quanto inerente alla primaria. A seguire, probabilmente, si tratta di un diplomificio. Eppure, temo siano così anche le migliori scuole pubbliche. Mi chiedo, tuttavia, cosa questo abbia a che fare con la politica e con le istituzioni. Davvero la chiusura di un istituto PRIVATO si può imputare a qualcuno che non si trovi all’interno di esso?
Messina non esiste più, esiste l’arroganza dei messinesi e i politici in cerca di voti per vivere meglio, del resto se diamo uno sguardo al consiglio comunale ce ne accorgiamo. La politica interessa solo per posizione personale, per il resto tutto è noia
La sua opinione è giustissima!
Quando abbiamo tentato di evitare la chiusura del Don Bosco avevamo trovato imprenditori che avrebbero creato all’interno dello stesso Scuole di Eccellenza (in inglese per giovani adulti autistici ,etc..)
Ma nessuna proposta è stata accettata..Il Don Bosco andava chiuso!
Cosa ci sarà in quello stabile?..A proposito di offerta alla città ricordo il Don Bosco di Barcellona che vive da più di 100 anni..ben inserito nella realtà sociale..