Il Messina pareggia a Taranto e non riesce ad evitare i play-out. I commenti dei tifosi al termine della gara
MESSINA – Tanta delusione tra i tifosi giallorossi giunti a Taranto, nell’immagine in evidenza, dalla città dello stretto ma anche tra tutti coloro che hanno seguito la partita da casa. Ci si attendeva una prova gagliarda che potesse servire ad agguantare con una vittoria la salvezza diretta ed invece è arrivato un pari deludente al termine di una gara in cui i padroni di casa hanno colto tre legni e costruito tanto altro per passare in vantaggio.
Al Messina resta il rammarico per il rigore fallito da Kragl nel primo tempo e le occasioni finali capitate prima sui piedi di Ferrini e poi, quella a pochi secondi dalla fine, di Ibou Balde e Grillo. Adesso, per conservare la categoria, occorrerà affrontare e superare la Gelbison nello spareggio salvezza, con gara di andata (in trasferta) il 6 maggio e ritorno (al “Franco Scoglio) il 13 maggio, queste le date previste dalla Lega Pro. Per il Messina sarà sufficiente pareggiare entrambi i confronti in virtù del miglior piazzamento ottenuto in stagione regolare, una possibilità in più di salvarsi.
I commenti dei tifosi dell’Acr Messina
Sono in tanti coloro che, sui gruppi social o anche attraverso un commento durante la trasmissione “Novantesimo” andata in onda nella serata di domenica sui canali di Universo Messina, hanno voluto esprimere il proprio pensiero sulla gara di Taranto e sul futuro immediato del Messina. Di seguito i loro commenti.
L’approccio sbagliato
Per Nicola M. “Partita approcciata male sia dallo staff che dalla squadra. Quando vai a giocare la partita della vita non puoi temporeggiare e aspettare gli avversari. Sbagliata la scelta di Marino, per me uno dei peggiori. Nonostante il rigore sbagliato è sempre un errore poi privarsi di Kragl. Il Taranto sembrava il Catanzaro. Se fosse finita con quattro/cinque goal di scarto a zero non ci sarebbe stato nulla da dire”.
“Siamo col morale sotto i tacchi” – commenta Luisa R. – “non abbiamo assistito ad una partita per la salvezza: tanti passaggi sbagliati e, soprattutto, non c’eravamo con la testa. Speravamo in Kragl ed invece è riuscito a sbagliare l’unico rigore concesso al Messina dopo 74 partite. Non abbiamo fatto un solo tiro in porta se non a tempo scaduto. Una squadra che si deve salvare dovrebbe avere il sangue negli occhi. Il Taranto avrebbe meritato di vincere e ringraziamo Fumagalli, l’unico che salvo in questa giornata nera”.
Per Luca G. “gara affrontata con l’atteggiamento assurdo di una squadra che è scesa in campo molle ed in attesa di non si sa cosa. Troppo attendisti e con una difesa bassa, il nostro portiere che perdeva tempo ad ogni rimessa. Gioco inesistente e nessun tiro nello specchio della porta. Vannucchi, il portiere tarantino, ha parato solo il calcio di rigore, arrivato tra l’altro occasionalmente. Oggi meritavamo di perdere con largo scarto. Se giochiamo cosi ai play-out non avremo speranze”.
Anche Roberto, detto Rey Coop, esprime il proprio disappunto: “Non possiamo scendere in campo in senza mordente, coraggio, ma soprattutto senza gioco. Una squadra che se vince si salva, non può fare un tiro in porta solo su rigore. E’ inaccettabile! Potevamo perdere 5-0 e nessuno avrebbe potuto recriminare. Di oggi salvo solo la sorte che ci ha permesso di giocarci il play-out con la squadra, sulla carta, più abbordabile”.
Kragl e Messina sottotono
“Nessuno mette in dubbio” – scrive Giuseppe L.R. che si sofferma sulla prestazione del giocatore tedesco – “i meriti di Kragl. In parecchie partite è stato determinante e quando è stato assente ce ne siamo accorti. Ma oggi, da uno che considero un leader, mi aspettavo di più. Questo a prescindere del rigore sbagliato. Può succedere! Ma non mi pare che oggi si sia messo in mostra. La squadra non l’ha aiutata, ma una mano devono darla gli over di personalità, non un giovane”.
Lucida analisi quella di Andrea S.: “Partita sottotono del Messina! Ci aspettavamo un atteggiamento diverso, visto e considerato anche come è stata preparata nel pre-partita e ascoltando le dichiarazioni del mister. C’è un pò di amarezza perché si poteva fare molto di più contro un Taranto che ha fatto una buona gara, soprattutto nel primo tempo. Nel secondo sono calati dal punto di vista dell’intensità. Ciò nonostante hanno creato delle palle goal importanti. Sicuramente il Messina ha fatto sin qui un percorso importante; per il girone di ritorno parlano i numeri. Però, mi preoccupa, nelle ultime partite, la squadra è in calo sia dal punto di vista fisico, ma anche da quello psicologico. In queste due settimane è importante ricaricare le batterie per cercare di arrivare agli spareggi con la Gelbison carichi a molla per salvarci”.
Scelte tattiche sbagliate?
Franco I. mette in evidenza “l’atteggiamento sbagliato” e sottolinea la “precaria condizione fisica” del gruppo. Conclude: “Alla fine, ci siamo trovati a giocare con la stessa squadra che ha fatto undici punti, eccezion fatta per Fumagalli, Celesia e Perez”.
Di avviso simile Pietro C. : “Sono troppo amareggiato. Mi sono stancato di ascoltare le dichiarazioni di Raciti che promette sempre battaglia prima di ogni partita e poi gioca sempre al risparmio e schiera gente come Grillo. Dovevamo fare l’assalto a forte Apache oggi e, invece, tieni Zuppel in panchina e fa uscire Kragl che, anche con una gamba sola, può inventarsi il tiro e il gol della domenica. Puntualmente esce in ogni secondo tempo…sostituito da Grillo”.
C’è chi guarda avanti
Giuseppe R. guarda al play out con gli occhi di chi vuol venirne fuori a tutti i costi: “Il rammarico è tanto, ma chi si aspettava una partita tutta votata all’attacco, è rimasto deluso. Paghiamo (già dopo la partita di Potenza) lo scotto di una rincorsa che ha portato la squadra a chiudere il girone di ritorno con trenta punti in più. E adesso? Mollare sarebbe da folli. Carichi per la doppia sfida play out!”
“È inutile negarlo!” – scrive su un gruppo social Daniele T. – “Abbiamo pagato lo sforzo fatto nel (girone di) ritorno per recuperare il disastroso girone d’andata. Non si spiegherebbe altrimenti l’atteggiamento molle in campo, pur sapendo che si doveva solo vincere. Oggi non si è fatto nulla per vincere e l’unica occasione nata dalla straordinaria quanto inaspettata concessione del rigore non è stata sfruttata a dovere. La storia dice che ci giochiamo tutto ai playout e ora è il momento in cui tutti dobbiamo fare la nostra parte. Azzeriamo tutto e concentriamoci su queste due finali. Spero che gli uomini in campo diano tutto e noi sugli spalti faremo lo stesso. Ci dobbiamo salvare!!!”.
Anche Paolo D. affida il proprio pensiero ad un post: “Era una partita da vincere; invece, è sembrato di vedere la partita contro il Picerno, cioè di giocare per il pareggio. Peccato per il rigore sbagliato da Kragl. Onori a lui che è comunque il primo tifoso del Messina in campo. Onori, inoltre, ai 250 eroi che hanno sostenuto la squadra a Taranto; sono stati grandi! Ora lasciamo rabbia, delusione e critiche da parte. Facciamo quadrato intorno alla squadra e sosteniamoli, facciamo capire che noi tifosi siamo dalla loro parte e che non faremo mancare il sostegno contro la Gelbison. Sono convinto che ci salveremo; poi penseremo a tutto il resto. Forza Messina!”
Il commento dallo “Iacovone” di Taranto
Pietro B. ha assistito alla gara dagli spalti dello “Iacovone”: “Il Messina non ha affrontato la partita come quella in cui bisogna vincere a tutti i costi, mettendo sotto l’avversario. Abbiamo un pò troppo subito gli attacchi del Taranto ed abbiamo comunque anche avuto l’episodio favorevole; non siamo riusciti a sfruttarlo. Questa è stata la gara del Messina. Nel secondo tempo neanche un tiro in porta. Forse, nel finale, un messo tiro e non ricordo parate del portiere del Taranto. Loro sono arrivati più di una volta avanti alla nostra di porta, anche se ho avuto l’impressione che non abbiano voluto più di tanto metterci in difficoltà. Il risultato ci penalizza per non essere riusciti a raggiungere la salvezza diretta, ma il punto conquistato forse non è neppure troppo meritato. Ci facciamo questi play out e attendiamo…”
E chiudiamo con il messaggio di Salvatore L.P. che, giunto a Taranto da una lontana località del Nord Italia dove risiede, è voluto star vicino alla squadra come in tante altre occasioni: “I conti si fanno alla fine. Ricompattiamoci in questi ultimi centottanta minuti. (…) Rialziamo la testa e andiamo avanti”. E conclude con un pensiero per chi, dal dischetto, ha sbagliato un rigore che avrebbe potuto rappresentare una marcia in più ma nulla di decisivo nell’economia dell’incontro: “Forza Kragl! Se siamo qui a poterla raccontare è grazie a te e i tuoi compagni”.
Immagine in evidenza, e dentro l’articolo, di Paolo Furrer
Comprensibile il rammarico ma sino a un certo punto. Non è la partita col Taranto l’occasione sprecata bensì qualche partita in casa in cui non è arrivata la vittoria. Anziché il pareggio se arrivava una sola vittoria oggi si parlerebbe di salvezza. Ma bisogna anche guardare la classifica sino al cambio di allenatore e forse ci si renderà conto che è già tanto disputare il play out.