Inizia la ricostruzione del Lido Open Sea, distrutto lo scorso 12 Gennaio in seguito ad un incendio di natura presumibilmente dolosa. I volontari dell’AISM, nonostante le difficoltà fino ad ora affrontate, si dichiarano tuttavia intenzionati a proseguire col loro lavoro e continueranno ad offrire supporto ai disabili. Intanto viene istituito un conto IBAN per le donazioni di quanti vorranno contribuire alla ricostruzione.
Il Lido Open Sea tornerà nuovamente operativo, iniziano i lavori di ricostruzione. Dopo l’incendio dello scorso 12 Gennaio, che aveva stroncato ben 13 anni di lotte sul tema della disabilità e dell’abbattimento delle barriere architettoniche, i volontari dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) si dichiarano pronti a ricominciare, e lo faranno col sorriso.
“Non intendiamo cercare dei responsabili –dichiarano i rappresentanti dell’associazione– ci interroghiamo tuttavia sulle motivazioni di un simile gesto che ha calpestato il diritto delle persone con disabilità a vivere una vacanza in piena libertà. Lotteremo ogni giorno –proseguono- affinché questo diritto venga restituito e lo faremo col sorriso, proprio come abbiamo sempre fatto. Abbiamo sempre continuato ad offrire il sorriso dei nostri volontari, perché tutti al lido Open Sea si sentono a casa loro. La totale accessibilità, i servizi di assistenza durante la balneazione ne fanno una eccellenza a livello nazionale. Tutti i giorni il nostro movimento combatte la sclerosi multipla ed aiuta le persone con sclerosi multipla. Continueremo a farlo, con tutti i mezzi che conosciamo. Anche in questo caso risponderemo con il nostro sorriso, il nostro impegno e la nostra determinazione”.
Un impegno costante, quello dei volontari dell’AISM che si dichiarano pronti a continuare col loro lavoro. Intanto invitano tutti coloro che fossero interessati a contribuire alla ricostruzione del Lido Open Sea e istituiscono un conto corrente bancario, il cui IBAN è IT 28 I 02008 01178 000101461252, al fine di raccogliere donazioni per il progetto di ricostruzione.
Salvatore Di Trapani