Meteo Messina, ecco cosa ci aspetta nei prossmi giorni
METEO MESSINA – Come avevamo preannunciato la settimana scorsa, in questo articolo, sul bacino del Mediterraneo si è venuta a configurare una pericolosa configurazione di blocco. Una configurazione che purtroppo, come prognosticato da giorni, ha originato una severa fase di maltempo, con nubifragi e una vera e propria alluvione lampo sui comuni della zona ionica. Basti pensare che sui monti Peloritani, in appena 3 giorni, lungo lo spartiacque a monte delle vallate di Itala e Giampilieri, sono caduti ben 486 litri di acqua per metro quadrato, nella stazione Casa degli Alpini. Di cui soli 250 mm caduti in meno di 12 ore, durante il temporale autorigenerante di lunedì 21, che ha causato l’istantanea ondata di piena di quasi tutte le fiumare del Messinese, sia sul lato ionico che tirrenico.
In città il maltempo ha colpito molto duramente i quartieri collinari della zona Sud, fra Giampilieri, Altolia, Pezzolo e Santo Stefano, dove in pochissime ore sono venuti giù fino a 150/200 mm di pioggia, con la tempestiva ondata di piena dei rispettivi torrenti. Sul resto della città le piogge sono state meno intense, fino a ridursi sensibilmente a 20/30 mm nell’estremo zona Nord. Segno di come la città di Messina rappresenti anche uno spartiacque naturale, fra il regime pluviometrico ionico e quello tirrenico. In presenza di un flusso sciroccale al suolo i temporali e le supercelle osservate sia sabato 19 che lunedì 21 ottobre, una volta raggiunto lo Stretto, all’altezza del litorale di Tremestieri e Contesse, hanno cominciato rapidamente a perdere buona parte della loro intensità, grazie anche all’effetto schermante offerto dall’Aspromonte, che proprio in quel punto taglia l’alimentazione caldo umida proveniente dallo Ionio (il cosiddetto low level jet), favorendo il rapido collasso del temporale.
Ciò spiega l’incredibile divario pluviometrico fra la zona Sud e la zona Nord. Inoltre va detto che nella zona Nord il rilievo è piuttosto modesto, superando appena i 600 metri di Monte Ciccia, contro i quasi 1200 metri, sui monti alle spalle dei villaggi di Altolia e Pezzolo. Questo incide parecchio, visto che il rilievo funge da stimolo ai moti ascensionali che generano e alimentano i temporali.
Nei prossimi giorni, con l’esaurimento a ridosso della Tunisia della depressione in quota responsabile di questa fase di maltempo, vivremo una lunga fase asciutta, con un tempo spesso nuvoloso, alternato a spazi soleggiati, in un contesto climatico molto mite. I venti da Sud, però, continueranno a spirare sullo Stretto, segna della presenza sull’est Europa di un solido promontorio anticiclonico che purtroppo potrebbe fare da muro all’arrivo della prossima perturbazione.
Giovedì 24 ottobre 2024
Sarà una giornata caratterizzata da un cielo poco nuvoloso o parzialmente nuvoloso, con probabile addensamento di nubi sulla zona ionica, ma senza precipitazioni degne di nota, eccetto qualche breve piovasco a monte. La giornata si presenterà molto mite, con massime di +22°C +23°C di giorno e minime di +17°C. Venti deboli meridionali, deboli o molto deboli da N-NE sulla costa tirrenica. Mari poco mossi, ancora mosso lo Ionio per scaduta.
Venerdì 25 ottobre 2024
Ci aspetta una giornata condizionata dal passaggio di nuvole stratificate, anche a tratti compatte, che andranno gradualmente a coprire la volta celeste. Nel corso della serata queste nuvole diverranno sempre più compatte, ma non daranno luogo a fenomeni. Le temperature massime subiranno un lieve aumento, fino a toccare i +24°C, mentre le minime si manterranno attorno i +19°C. Ventilazione da Sud nello Stretto, venti molto deboli o assenti altrove. Mari da quasi calmi a poco mosso lo Stretto.
Sabato 26 ottobre 2024
L’avvicinamento dal Mediterraneo occidentale di una perturbazione, con il suo ampio fronte caldo, produrrà un ulteriore aumento della nuvolosità, con una lieve intensificazione della ventilazione da Sud nei bassi strati. Nonostante il passaggio di nuvole stratiformi, anche compatte, non si prevedono precipitazioni. Le temperature massime raggiungeranno i +23°C, le minime i +18°C.
Tendenza per la prossima settimana
I prodotti probabilistici captano un segnale per altri eventi di pioggia significativi fra la fine del mese e l’inizio di novembre (per ora solo segnali da interpretare). Del resto quando l’anticiclone sosta sull’Europa centro-orientale le regioni meridionali, in primis la Sicilia, rischiano di essere interessate dal maltempo, con venti sud-orientali e ciclogenesi stazionarie sul basso Mediterraneo.