Non si placano le polemiche dopo la sentenza della Cassazione sugli ausiliari del traffico. A Palazzo Zanca si stanno vagliando le soluzioni migliori per non incorrere in una pioggia di ricorsi, di certo verranno automaticamente ritirate le multe più recenti. Non diminuiranno i controlli sulle strade. Richieste di dimissioni per Foti e Cacciola.
L’ultima sentenza della Cassazione che fissa i paletti sulle competenze degli ausiliari del traffico sta creando non poco scompiglio in città. Lo scorso 16 febbraio infatti la II Sezione della Corte di Cassazione ha stabilito che gli ausiliari del traffico hanno competenza solo all’interno delle Zone a traffico limitato, quindi all’interno delle strisce blu, e lungo le corsie riservate ai mezzi pubblici (LA SENTENZA COMPLETA IN DOWNLOAD). Dallo scorso 15 luglio invece anche a Messina, come stava accadendo a Torino e in molte altre città d’Italia, agli ausiliari dell’Atm veniva riconosciuto un parametro superiore che consentiva loro poteri più ampi, soprattutto in materia di multe. E così negli ultimi sei mesi gli ausiliari del traffico dell’Atm avevano iniziato ad affiancare la Polizia Municipale soprattutto nelle operazioni di controllo della sosta selvaggia, multando non solo chi non esponeva il gratta e sosta ma chiunque fosse stato beccato a commettere un'irregolarità sanzionabile dal codice della strada. Adesso, dopo la sentenza, ovviamente Comune e Atm hanno immediatamente modificato l’utilizzo degli ausiliari che così tornano ad occuparsi del controllo delle irregolarita' unicamente nel perimEtro di competenza Ztl e nelle corsie dei mezzi pubblici. Guai però a pensare che si ridurranno i controlli: “Il prezioso lavoro degli ausiliari si concentrerà naturalmente su tutte le zone a traffico limitato, dove continueranno a multare chi non paga la sosta oraria o anche chi impedisce la sosta in quelle aree, quindi ad esempio una doppia fila nelle strisce blu. Abbiamo però deciso di incrementare anche i controlli dei biglietti sui mezzi pubblici e dunque impiegheremo gli ausiliari anche in questo settore” spiega il direttore dell’Atm Giovanni Foti.
Poichè il problema non è solo messinese l'assessore Gaetano Cacciola ha già contattato il collega torinese Claudio Lubatti e in agenda c'è di porre la questione in sede Anci, in modo da affrontare in modo compatto una vicenda che tocca numerosi Comuni.
Intanto a Palazzo Zanca si sta ancora decidendo su come muoversi con le multe elevate in questi ultimi tempi e di certo c’è che è stato già stabilito che «il Responsabile della sezione contravvenzioni dovrà, in via cautelativa, evitare le notifiche dei verbali di sosta irregolare elevati dagli ausiliari del traffico al di fuori della Ztl e non dovrà avviare l’iter per le notifiche di tutti quei verbali che, seppur elevati all’interno dell’area data in concessione, non riguardano direttamente la libera fruizione del parcheggio a pagamento». Si procederà dunque ad un ritiro in autotutela dei verbali più recenti, soprattutto quelli comminati dopo il 16 febbraio, giorno della sentenza.
Per il pregresso si può sempre pensare di fare ricorso, ricordando però che si tratta di iter lunghi e in questo caso dall’esito tutt’altro che scontato. Sull’argomento infatti le sentenze che hanno fatto giurisprudenza negli ultimi anni sono state tante e quasi sempre hanno ribaltato quanto stabilito dalle precedenti. Per questo motivo a Messina, come appunto in altre città italiane, oggi ci si ritrova a fare i conti con un potenziale di migliaia di multe contestabili che però non causerebbero di riflesso gravi perdite all’Atm che in concreto non ha mai basato grandi progetti sugli introiti delle multe, considerato che incassava solo in percentuale il 14% degli incassi, oggi diventato 20% grazie al contratto di servizio. Il Comune potrebbe soffrire un po’ di più, soprattutto se si scatenasse una pioggia di ricorsi, ma come scrive La Stampa di Torino «un automobilista potrebbe immaginare che basti fare ricorso per vedersi togliere la multa. Non è così. Intanto bisogna trovare un giudice di pace che condivida la tesi della II Sezione; in caso di appello, lo stesso deve accadere in Tribunale e, se si va in Cassazione, sperare di finire nella II, altrimenti si paga pure l’avvocato».
Intanto continuano le polemiche e gli attacchi nei confronti dell’assessore Cacciola e del direttore Foti, “colpevoli” di aver utilizzato uno strumento che era previsto dalla legge per incrementare le competenze di una categoria di lavoratori e allo stesso tempo i controlli sulle strade messinesi. Perché comunque bisogna ricordare che ad essere multati sono stati automobilisti incivili che magari avevano ostruito uno scivolo per disabili, avevano lasciato l’auto in terza fila, avevano bloccato un marciapiede. Quindi si tratta comunque di irregolarità che sono state commesse, anche se a rilevarle è stato un ausiliario.
Ad attaccare è il Comitato 29Dicembre: “Non siamo luminari della giurisprudenza, eppure ci era subito apparso chiaro in che macroscopico pantano si stava mettendo la Giunta”. Per il comitato ci sarà danno erariale sia per il bilancio Atm che per il Piano di Riequilibrio. “Non bisogna sottovalutare i numerosissimi ricorsi già presentati contro questo abuso bello e buono che palesemente va contro ogni norma di buon senso e logica. Noi l'avevamo detto e avevamo cercato un confronto con l'assessore al ramo che ci ha ignorati con sufficienza. Pur non essendo noi conoscitori sopraffini di codice della strada, ci era apparso palesemente un modus operandi fuori logica” scrive Patrizia Midiri che invoca le dimissioni di Cacciola.
Una richiesta che arriva anche dal segretario cittadino di Italia dei Valori Salvatore Mammola che equipara questa vicenda a quella dell’isola pedonale, anche se in realtà si tratta di vicende molto diverse visto che in quel caso era un caso tutto messinese, mentre stavolta la Cassazione si è espressa su un episodio avvenuto a Torino. “La prima volta sono stati i giudici del Tar di Catania a bloccare l'illegittima chiusura al traffico della via dei Mille di Messina ed imporne la riapertura su ricorso dei commercianti. Adesso la Corte di Cassazione, su ricorso di un torinese, stabilisce che le multe degli ausiliari del traffico sono valide solo se le auto invadono la corsia dell'autobus o posteggiate nelle strisce blu. È proprio vero il copia/incolla, lo dico anche per altri, non funziona. Cacciola e Foti sono stati fermati dalla magistratura ed ora certamente oltre che a Torino anche a Messina arriveranno i ricorsi degli automobilisti multati forse giustamente, ma da chi non ha il potere di fare le multe. Siamo a due figuracce fatte dal geniale Cacciola – conclude il segretario cittadino dell'Italia dei Valori, per evitare la terza gli consiglio di dimettersi e permettere a chi è meno geniale, meno esperto di viabilità ed anche meno arrogante di poter riuscire a portare a termine un buon Piano della Viabilità per Messina”.
Francesca Stornante