L'avvocato Versaci: "Nessun ricorso al Cga. Da ora non ci sono più alibi per nessuno"

L’avvocato Versaci: “Nessun ricorso al Cga. Da ora non ci sono più alibi per nessuno”

L’avvocato Versaci: “Nessun ricorso al Cga. Da ora non ci sono più alibi per nessuno”

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sabato 08 Febbraio 2014 - 05:44

Abbiamo chiesto all'avvocato Salvo Versaci, uno dei ricorrenti al Tar contro il risultato del primo turno alle amministrative, una riflessione "a freddo" dopo il no del Tribunale amministrativo. Il legale dichiara di non voler fare alcun appello al Cga e si sofferma sugli aspetti politici delle conseguenze della sentenza del 30 gennaio. "Nessun compromesso, e nessun alibi".

Sono grato alla redazione per la considerazione che ha voluto mostrarmi nel chiedere le mie valutazioni sull'esito del ricorso elettorale avverso la proclamazione del sindaco Accorinti, tuttavia, nella certezza di non poter risultare esaustivo, poiché parte del giudizio innanzi al Tar, mi permetto, semplicemente, di consegnarvi alcuni pensieri a voce alta.

Innanzitutto, vorrei sgomberare il campo da qualsiasi equivoco di sorta: il mio atto di intervento è stato redatto e depositato avanti ai Magistrati del Tar di Catania perché, quale appartenente ad una coalizione che ha rappresentato un momento di condivisione importante per la nostra Città, volevo che venissero chiariti e fugati i dubbi sui risultati del primo turno elettorale che, ritengo di non essere smentito, è stato caratterizzato da errori – spero solo tali – dettati da un'approssimazione che ha rasentato il parossismo.

La sentenza emessa, nell'ambito del procedimento, sicuramente non ha soddisfatto la mia curiosità ma, seppur qualche dubbio può essere avanzato, sono abituato a rispettare le sentenze. In ogni caso, e non entrando nel merito, ritengo che la proposizione di un appello al CGA certamente non gioverebbe all'azione amministrativa della Città: non ci sono ragioni politiche che possano giustificare un rallentamento delle azioni di buon governo che, e non sono il solo, attendo vengano poste in essere.

Ma, si badi bene, nessun compromesso!

Invero, svestendo i panni di assessore designato, sotto i quali vi sono quelli di esponente dei Democratici Riformisti, sottolineo , con forza, la reciprocità dei rispettivi ruoli che, ognuno, deve rivestire nell'amministrazione della Città, sia Giunta o Consiglio Comunale. Basti pensare alla riunione richiesta congiuntamente – e con forza – al sindaco Accorinti dai Gruppi DR e NCD prima del Consiglio Comunale dello scorso 29 gennaio ove, in maniera netta e chiara, abbiamo dimostrato lo spirito autonomo che ci porta ad auspicare buoni atti di amministrazione chiarendo – fermo restando la reciprocità dei ruoli – che l'assenza di preclusioni è accompagnata dal vigile controllo sugli atti che saranno posti in essere.

La presenza all'interno dei Democratici Riformisti, così come all'interno del Nuovo Centro Destra, di personalità nuove e competenti, dotate nel contempo di una profonda esperienza poiché distanti dalla politica slegata dal tessuto cittadino e scevri da sterili preconcetti, proiettate verso una alternativa futura e distante dall'amministrazione Accorinti, dovrà indurre quest'ultima, che ora non ha più alcun alibi dietro al quale occultarsi, a ben amministrare.

Non vi sono più ragioni, alibi o pretesti. Adesso è il momento di rimboccarsi le maniche, di compiere ognuno il proprio dovere senza cercare sterili pretesti nel tentativo di allontanare l'attenzione dai veri problemi della Città.

Mi permetta, infine, di concludere citando Ernesto Nathan:"In mezzo a un disfacimento sociale che ricorda e riproduce, nel suo carattere morale, il corso storico del dissolvimento del mondo pagano, … l'intrigo e l'avidità individuale inquinano ogni sano sentimento, corrompono ogni criterio del giusto e dell'onesto…".

Grato per l'attenzione e la cortese pazienza, porgo un cordiale saluto.

Salvo Versaci

13 commenti

  1. Si sono proprio loro che facendo i ricorsi hanno a cuore le sorti di questa città…
    Ma poi questo chi è??

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  2. NATHAN ERNESTO…
    fu un grande Sindaco di ROMA, ebreo e massone con incarichi prestigiosi, non sfugge dunque il richiamo agli ideali massonici che, però’, in quell’uomo furono sublimi esempi di virtù’. Apprezzo questo intervento e mi pongo mille dubbi sulla massoneria messinese che da quanto leggo annovera anche persone degnissime. Rimane un dubbio sincero caro avvocato: Nathan per la sua voglia di cambiamento e le sue idee si scontro’ duramente con il Vaticano ora non le sembra che Accorinti che si scontra oggettivamente con la massoneria ( che in questo ricorso forse sbaglio ma appare dietro le quinte ) gli assomigli tantissimo? Mi piacere un dibattito aperto non ho pregiudizi ma tanti dubbi.

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  3. Giovanni Ragusa 8 Febbraio 2014 09:51

    QUESTA BELL frase detta da questo Massone, dovrebbe essere ripetuta come mantra a chi ha gestito finoboggi il potere a messina mala politica….lobby……e mi fermo qui….Conosciamo tutti I due ex sindaci, uno dei quali massimo rappresentnte del partito che voleva questo massone come assessore.Questa bella frase dovrebbe essere ripetuta nelle esclusive riunioni delld sezioni massoniche in città. ..Anzi perché visto che non hanno nulla da nascondere, non aprono a tutti le loro riunioni…sarei proprio curioso…di quello che studiano sti signor I per bene della comunità e Non di pochi.

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  4. pietro anzalone 8 Febbraio 2014 10:35

    certo non vende carbone all’angolo della strada

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  5. in che mani stavamo per finire….meno male che Calabrò ha perso.

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  6. Ma cu xxxxxx ti porta…

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  7. bernardo santilli 8 Febbraio 2014 15:02

    questo chi è?….una delle cause della sconfitta al ballottaggio!

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  8. Se prima qualche dubbio l’ avevo adesso è tutto molto chiaro. Ci siamo salvati al 90°.

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  9. Nicolò D'Agostino 8 Febbraio 2014 20:12

    Un avvocato è professionalmente al servizio della canaglia.
    Élisabeth Barbier, Les Gens de Mogador, 1972

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  10. MessineseAttento 8 Febbraio 2014 22:35

    Mi convinco sempre più che la vittoria al Tar ricordi quei film in cui riescono a disinnescare una bomba, con il potenziale di distruggere un’intera città, all’ultimo secondo utile.

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  11. Perchè Salvo VERSACI cita Ernesto Nathan, inglese di origine, cosmopolita, mazziniano, laico e anticlericale? Ernesto Nathan è un esempio straordinario per il suo rigore morale, fa tremare come sindaco di Roma, siamo nel 1907, il mondo affaristico clerico e nobiliare, che lucra grazie all’intreccio tra capitale finanziario e patrimonio fondiario, nell’immobilismo di una Roma della Rendita (di una Messina dove il sistema di interessi ha divorato la nostra città), dove le masse popolari (i messinesi) sono tenute nell’alfabetismo e nella miseria (oggi la chiamiamo disoccupazione o lavoro nero o mendicare un lavoro scambiando un voto nell’urna come è avvenuto per i messinesi di MessinAmbiente) ” Salvo VERSACI accosta NATHAN a RENATO sindaco, anch’io voglio usare una sua citazione, lo faccio per un buon augurio. NATHAN: ” Guardiamo all’avvenire di Roma (di Messina) come a una grande Metropoli ove scienza e coscienza indirizzino a rinnovate attività artistiche, industriali, commerciali… perché guardiamo attraverso la breccia di Porta Pia (quella aperta da RENATO sindaco) ”

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  12. Caro Salvo VERSACI, credo di aver parlato in questi anni, in solitudine, del ruolo dei Revisori dei Conti a Messina, subalterno alla politica e alla burocrazia comunale, parlo del recente passato, eppure le funzioni obbligatorie statuite dal Testo Unico erano conosciute anche prima del rinnovato ruolo normato dal decreto 174 del 2012. Mi chiedo perchè gli avvocati e i commercialisti di questa città non sono intervenuti, bastava dare una lettura veloce ai bilanci di previsione e ai rendiconti di gestione, per comprendere lo stato di pre dissesto finanziario, almeno dal 2007-2008. Riassumo per i messinesi, certamente non per lei, le attività dei Revisori dei Conti di Palazzo Zanca, raggruppabili in funzione di vigilanza e controllo e funzione di collaborazione. Questi signori hanno accesso a tutti gli atti, dico tutti, compresi quelli del tesoriere UniCredit. La invito a commentare, grazie.

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  13. MARIEDIT…..
    mi viene sempre un dubbio che la Massoneria Messinese ( che risentirà di essere stata messa all’indice dal professore ribelle) molto presente con i suoi adepti in una lista regionale e comunale non possa che fare autocritica perché massoni o non massoni questa città non vuole più consorterie. Poi mi chiedo che fine ha fatto l’Arcivescovo che dopo la sua prima ed unica presa di posizione ( vi ricordate il suo appello a messina avviluppata in una cappa massonica ? ) rimane in un silenzio assordante. Rimpiango Marra che seppe scuotere la politica…e la città….

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