Secondo il deputato regionale sbaglia chi grida alla sconfitta e chi inneggia alla vittoria, ma vanno ridiscusse le logiche del partito
Anche il deputato regionale Luigi Genovese interviene in merito ai mal di pancia che nel post Politiche stanno scuotendo Forza Italia.
“Il problema c’è, ed è innegabile- scrive in una nota- Ma chi ritiene che esista una connessione sostanziale con l’esito del voto emerso dalle Politiche rischia di prendere un abbaglio, perché la radice di queste frizioni va rintracciata nelle prime settimane di gennaio, quando è emerso uno scollamento tra una parte del gruppo e i vertici regionali del partito. Il dialogo è stato il grande assente di questo inizio legislatura all’interno di Forza Italia, perché un auspicabile processo di dialettica “interna” è stato ucciso sul nascere dai personalismi e dall’ostinazione di chi non aveva orecchie per ascoltare e occhi per vedere ciò che stava accadendo”.
Secondo Genovese in queste ore sbaglia chi grida alla sconfitta di Forza Italia o inneggia alla vittoria, perché a suo dire i numeri delle urne comportano soltanto una conseguenza, ovvero la necessità di aprire un dialogo all’interno del centrodestra, soprattutto nella sua zona moderata.
“Vanno ridiscusse le logiche stesse del partito, mettendo al centro del discorso il progetto, e non le aspirazioni del singolo. Accogliendo la domanda di cambiamento, innovazione e concretezza che arriva, a chiare lettere, dagli elettori. Ritengo necessario il tentativo, probabilmente l’ultimo, di ricucire ogni strappo, assecondando le legittime rimostranze dei colleghi di partito che hanno espresso un malcontento che, se dovesse rimanere inascoltato, rischierebbe di far naufragare l’azione politica e l’essenza stessa del più grande partito di maggioranza all’Ars”.
Per Genovese ci sono ancora i margini per ricomporre le fratture soltanto recuperando capacità di valutazione e di confronto.