Sfiducia in vista anche per Lucy Fenech, capogruppo di Cambiamo Messina del Basso

Sfiducia in vista anche per Lucy Fenech, capogruppo di Cambiamo Messina del Basso

Danila La Torre

Sfiducia in vista anche per Lucy Fenech, capogruppo di Cambiamo Messina del Basso

Tag:

venerdì 07 Marzo 2014 - 01:02

La più accorintiana dei quattro accorintiani che siedono in Consiglio comunale non è più considerata la portavoce ideale delle istanze del Movimento, sempre più irrequieto dinanzi ad alcuni atteggiamenti della Giunta. Intanto Pagano assume il ruolo di capogruppo dei Progressisti democratici e Amadeo di “Articolo quattro”

Daniele Zuccarello, esponente dei Progressisti democratici, potrebbe non essere l’unico capogruppo sfiduciato. Venti di tempesta soffiano anche all’interno del gruppo “Cambiamo Messina dal Basso”, dove la “leadership” di Lucy Fenech è seriamente in pericolo. Secondo i rumors di palazzo sarebbe già pronto l’atto formale di sfiducia nei confronti della più accorintiana dei quattro accorintiani che siedono in Consiglio comunale (Gino Sturniolo, Nina Lo Presti ed Ivana Risitano).

Il collega di movimento, Sturniolo, nega l’esistenza di qualsiasi documento con tale oggetto, ma conferma che all’interno del gruppo e più in generale all’interno del movimento “Cambiamo Messina dal basso” si stanno facendo alcuni ragionamenti. «C’è la necessità – spiega Sturniolo – di orientare e spingere l’azione amministrativa della giunta Accorinti verso quei valori e quei principi di sinistra che rappresentano il retroterra culturale e politico di coloro i quali per primi hanno scommesso e creduto in questa avventura. E Lucy è la persona meno indicata». Troppo “filogorvenativa” la Fenech per fare da portavoce di un movimento sempre più irrequieto a causa delle continue, ma ad oggi disattese, richieste di partecipazione vera, concreta, che non resti solo uno slogan da sbandierare in conferenza stampa.

«Forse perché “travolti” dalle emergenze quotidiane, forse in ragione di un’estrazione politica diversa da quella del Movimento di alcuni esponenti della giunta, forse per l’erroneo significato che si dà al concetto di partecipazione, che non va confuso con la semplice presentazione di progetti, sui cui poi è l’amministrazione a dire l’ultima parola, ma non è questo il metodo partecipativo che ci aspettiamo da questa giunta», chiarisce ancora Sturniolo.

La sfiducia della Fenech sarebbe, quindi, più un segnale indirizzato all’esecutivo di palazzo Zanca che non un atto punitivo nei confronti della consigliera. Su questo fronte, quindi, si attendono sviluppi nelle prossime ore.

Intanto, tornando alla sfiducia già consumatasi ai danni di Zuccarello, è ormai certo che quest’ultimo sarà sostituito da Francesco Pagano, nuovo capogruppo dei Progressisti democratici in Consiglio comunale.

Sarà capogruppo, di sè stesso, anche Pio Amadeo, che dopo aver abbandonato il Megafono per aderire ad “Articolo quattro” ha costituito l’omonimo gruppo consiliare. In virtù del nuovo ruolo di capogruppo, Amadeo si è dimesso da presidente della VI Commissione consiliare,

Con una nota indirizzata alla presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, ed al segretario generale, Antonio Le Donne, ha spiegato, infatti, che le ragioni della sua scelta derivano dall’ «incompatibilità tra lo svolgimento del ruolo di capogruppo consiliare e di presidente di commissione, in ottemperanza a quanto stabilito dai gruppi consiliari ad inizio mandato».

Dopo la staffetta Zuccarello-Pagano e il nuovo ingresso tra i capigruppo di Amadeo, resta da conoscere solo il destino della Fenech. Sarà ancora lei il “capopopolo” in Consiglio comunali degli accorintiani?

Danila La Torre

10 commenti

  1. Chi se ne frega?

    0
    0
  2. imprenditore messinese 7 Marzo 2014 06:17

    I 4 consiglieri comunali accorintiani piuttosto che intercettare briciole di notorietà nel contestare più o meno sistematicamente l’azione dell’amministrazione, potrebbero invece svolgere un importante ruolo di cerniera con gli altri 36 consiglieri comunali che costituiscono un duro ostacolo al lavoro del squadra del sindaco. Sturniolo rammenta la provenienza di parte del movimento dalla sinistra politica, e’ vero ma non può chiedere al sindaco dei 39 mila voti di rappresentarne solo una minima, seppur legittima, parte. Si segnala anche come l’attività ispettiva dei consiglieri accorintiani sia praticamente inesistente se non si considera la delibera di riduzione dei costi dell’attività consiliare che ha visto proprio la Fenech sugli scudi, la Stessa che Sturniolo vorrebbe sfiduciare!

    0
    0
  3. Mariedit ha già ampiamente bistrattato Francesco Pagano in un suo commento neanche troppo lontano. Non è il caso di infierire.
    Pio Amadeo lo conosco solo tramite i suoi commentatori che ci hanno illustrato le sue doti di salto della casacca e di resistenza al cambiamento dei clima politici. Se ci fosse stato bisogno di un altro se stesso per fare un gruppo sarebbe stato capace di riprodursi per partenogenesi.
    Zuccarello ormai è acqua passata, tanto più che adesso ha cambiato nome in Calipari.
    La Fenech che io credevo si chiamasse Edwige (che non ha cambiato nome lei, ma bottega) invece è stata sempre incensata salvo poi essere minata nel palazzo, ..anche da se stessa con le sue richieste di rimborso spese in stile Cipputi versione cinquestelle.

    MA QUELLO CHE VORREI CAPIRE…. che ripercussione avrà questa commediola sulla nostra vita?

    0
    0
  4. ah LE DONNE! Dimenticavo domani è la festa delle donne!
    AUGURI AL SEGRETARIO LE DONNE che le rappresenta tutte

    0
    0
  5. Il controsenso non può essere la logica di un gruppo di maggioranza consiliare che ha vinto le elezioni amministrative con l’acclamazione popolare del sindaco. Su questa base di confronto appare illogica l’ipotesi che il capogruppo di “Cambiamo Messina dal basso” venga sfiduciata per condotta “filogovernativa”. Sarebbe logico e naturale infatti che il gruppo consiliare formatosi dalla lista che ha appoggiato il Sindaco, fosse supporto del sindaco espresso da quella lista.
    Non si capisce dunque la “manfrina” di chi vorrebbe la testa della Fenech che, a mio giudizio, sta operando molto bene. Ha “strattonato” il Consiglio su alcune questioni di fondo – e ha fatto bene – come quella del gettone di presenza parametrato all’effettiva partecipazione dei consiglieri in aula e nelle commissioni.
    Ma Palazzo Zanca soffre da sempre di assenteismo congenito, dunque non ci sarebbe nessuno scandalo se la tirata d’orecchi della Fenech desse una drizzata all’ambiente. Coloro che la contestano sono i soliti “furbetti” del Palazzo che, raggiunta una dimensione politica su cui ci sarebbe molto da discutere, non amano il fiato sul collo delle regole.

    0
    0
  6. La Fenech e’ la più bella di tutte non posso negarlo.. ed ha un fascino mediterraneo..in questa tristezza e bruttezza di consiglio non ne farei a meno.

    0
    0
  7. Lasci stare la zia Maria.
    E’ la cocca della redazione.
    George.

    0
    0
  8. invelatosempre 7 Marzo 2014 09:55

    Certo che questa storia del gettone di presenza….un po’ di realismo non avrebbe guastato. Tengono tutti famiglia! Perché è così che si chiama la passione politica a Messina, no?
    Il comico o tragico, fate voi, è che trovano il tempo per queste farse e non uno, dico uno, è capace di fare proposte serie che convincano imprenditori italiani ed esteri ad aprire un’attività nel Comune di Messina!
    A questo punto la domanda lecita è: Ma che pensate di avere, di diverso, da chi vi ha preceduto?

    0
    0
  9. Dice il saggio:”Quannu i mulunara si sciarrianu, vaddati intra i sacchi”.
    George

    0
    0
  10. Questo tocca a chi cerca di scardinare il sistema purtroppo! I furbetti nn rinunciano facilmente ai piccoli privilegi! Cmq se lavorassero bene e onestamente sarei anche generosa!

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007