Calabrò: «De Luca è incompatibile, deve optare. Questione di legalità»

Calabrò: «De Luca è incompatibile, deve optare. Questione di legalità»

Danila La Torre

Calabrò: «De Luca è incompatibile, deve optare. Questione di legalità»

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venerdì 19 Ottobre 2018 - 08:55

Il consigliere comunale del partito democratico invita il sindaco ad optare per una delle due cariche e chiama in causa il Prefetto

MESSINA. A Palazzo Zanca tiene banco il caso delle mancate dimissioni di Cateno De Luca da deputato regionale (vedi qui e qui). I consiglieri comunali del gruppo LiberaMe hanno firmato una mozione per chiedere al sindaco di dedicarsi al governo della città rinunciando alla poltrona all’Ars (vedi qui), ma non sono gli unici ad aver preso posizione.

Sulla vicenda è intervenuto, in maniera netta e dura , anche il consigliere comunale del Pd Felice Calabrò, che avrebbe voluto porre la questione all’attenzione dell’Aula già mercoledì sera ma ha rimandato la sua mozione al giorno successivo perché voleva che le sue parole fossero ascoltate anche dal sindaco. De Luca però pure ieri sera non si è presentato in aula e Calabrò ha detto ciò che avrebbe voluto dire la sera prima.

In premessa, il consigliere del partito democratico non si è lasciato sfuggire l’occasione di lanciare una frecciatina ai colleghi, non solo d’aula ma anche di partito, di LiberaMe: «Ho appreso che mi leggono nel pensiero…», ha detto alludendo alla mozione presentata ieri mattina che di fatto ha anticipato il suo intervento in Aula.

Tuttavia, Calabrò – come ribadisce anche questa mattina telefonicamente – ha una posizione diversa rispetto al gruppo LiberaMe: «Io non chiedo a De Luca di dimettersi da deputato regionale e restare a fare il sindaco. Io chiedo a De Luca di optare per una delle due cariche, e non mi interessa quale, perché per legge sono incompatibili. C’è in questo momento una questione di legalità. Il sindaco non può venire in Consiglio a denunciare situazioni a suo dire llecite che riguardano il Comune e poi essere il primo a non rispettare la legge, che gli impone di scegliere».

Il consigliere ricorda inoltre che- vista l’ attuale impasse della commissione regionale che deve occuparsi dell’incompatibilità di De Luca – dovrebbe essere il Prefetto a farsi garante.

Al di l’à degli aspetti giuridici, Calabrò contesta la doppia poltrona di De Luca anche sotto il profilo politico: «Durante il mio intervento di ieri- spiega Calabrò- ho detto ai miei colleghi che a me piacciono molto i film mdi Totò e c’è una battuta del grandissimo attore che calza a pennello: “Accà nessuno è fesso”. Se il sindaco pensa di poter minacciare il Consiglio comunale con le sue dimissioni tutte le volte che ci troveremo a votare le delibere del “Salva Messina” si sbaglia di grosso».

Il consigliere del Pd trova peraltro risibile la motivazione addotta da De Luca per lo slittamento delle sue dimissioni dall’Assemblea Regionale Siciliana: «Sono contento che Danilo Lo Giudice sia diventato papà, un figlio è sempre una gioia immensa, ma vorrei dirgli che si può fare il deputato anche quando si hanno figli piccoli .Se manca da casa tre giorni alla settimana non è la fine del mondo».

Danila La Torre

Un commento

  1. Prima gli date la fiducia e poi criticate .Mandatelo a casa o evitate dire raccontare poesia del vento.

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