Nei giorni scorsi il Pdl ha presentato una proposta per uno sconto del 20% nelle cartelle esattoriali e si sta registrando una levata di scudi contro. L'avvocato Catalioto invita però ad una riflessione, alla luce del fatto che a fine ottobre, in silenzio, il governo Letta ha varato una ben più consistente sanatoria destinata ai politici e amministratori coinvolti in giudizi di responsabilità, che potranno, grazie al decreto, pagare solo il 25% della somma dovuta.
Leggo nell’edizione di ieri di Repubblica: “Sconto del 20% sulle cartelle esattoriali ecco il condono fiscale targato Pdl”. Il giornalista mette in evidenza, in termini negativi (un altro capitolo alla lunga saga del condono), un emendamento alla legge di stabilità con il quale si propone una sanatoria fiscale e contributiva per i ruoli emessi fino al 31 dicembre 2012. I contribuenti potrebbero fare pace con il fisco, versando l’80% dell’imposta iscritta a ruolo e senza corrispondere interessi di mora e sanzioni. Non ho mai avuto particolari simpatie per lo schieramento politico che ha presentato l’emendamento, ma ho sempre avuto l’orticaria per chi pratica il doppio pesismo, a maggior ragione nella situazione attuale dove i cittadini tutti, principalmente quelli della fascia più debole, sono letteralmente oppressi dalla notifiche sistematiche e giornaliere delle cartelle esattoriali. In tale quadro la proposta non solo è ragionevole ma s’impone per equità e giustizia a fronte di tutti quegli amministratori pubblici a cui questo Governo di larghe intese ha regalato con il decreto del 31 agosto 2013 n. 102, convertito in legge il 28 ottobre 2013, n. 124, una più consistente sanatoria. Infatti, nel tanto decantato e declamato decreto del fare è stato previsto l’art. 14 che di fatto consente una sanatoria per tutti quei giudizi di responsabilità amministrativo-contabile, indipendentemente dalla data dell’evento dannoso nonché a quelli inerenti danni erariali verificatisi entro la data di entrata in vigore del decreto, a condizione che la richiesta di definizione indichi una somma non inferiore al 25% del danno quantificato nella sentenza di primo grado. In soldoni: l’Amministratore che ad esempio è stato condannato a rimborsare all’erario 100 mila euro se la potrà cavare versandone solo 25 mila. A ben vedere il Governo di questa strana maggioranza ha nei fatti, appena 15 giorni fà, approvato un condono di cui nulla si è saputo e si sa, non avendo avuto alcuna risonanza mediatica. Oggi, invece, in via preventiva, s’incominciano a levare gli scudi verso una proposta di buon senso che consentirebbe a tutti un pò di respiro. Non so, sul punto, quale sarà in aula la posizione del P.D. e 5Stelle, non nutro alcuna speranza, mi auguro, però, che possa partire una iniziativa dal basso per imprimere uno sbocco positivo all’approvazione dell’emendamento o, in caso contrario, che inchiodi alle proprie responsabilità una maggioranza parlamentare che ha già approvato una sanatoria regalando agli Amministratori pubblici condannati per danno erariale un abbattimento del 75%.
Antonio Catalioto.
Per il lettori di T.S.:
C’è ancora qualcuno tra voi che ha il dubbio, anche solo UN DUBBIO che il PdL e il PD (menoelle) possano avere ancora voti e credito da parte nostra???
L’alternativa non è non andare a votare,(tanto vincerebbero sempre loro…) ma dare un segnale forte votando il Movimento 5 Stelle.
Non per Grillo, non per Casaleggio (ma chi se ne frega!), ma perchè attualmente sono l’unico movimento/partito che sta facendo l’UNICA VERA opposizione in Parlamento.
Malgrado i media non pubblicizzano/pubblicano gli emendamenti, le proposte di legge dei “ragazzi pentastellati” occupandosi invece di tutt’altro.
COMPLIMENTI ALL’AMICO AVV. ANTONIO CATALIOTO, UNA RIFLESSIONE CHE MERITA UN PLAUSO. SPERIAMO CHE IL GOVERNO POSSA CONSENTIRE A TUTTI UN PO DI RESPIRO. GRAZIE.