Il Megafono chiede un nuovo rinvio alla presentazione delle firme fino al 7 aprile. Mentre cresce il partito dei sostenitori del candidato unitario il gioco è il tiro a bersaglio sulle primarie. Nel Megafono aumentano i malumori.Alla Camera di commercio salta la nomina di Massimo Finocchiaro a favore della dottoressa Bresciano, ma per la presidenza spunta il nome di Paolo Siracusano....
Il gioco del momento è il tiro a bersaglio sulle primarie. In tutta la Sicilia la Triplice alleanza Crocetta-Genovese-D’Alia sta trovando l’accordo senza passare per le primarie, ma a Messina la macchina è già partita, nonostante lo scarso entusiasmo dei leader dei partiti. Gli unici a dirlo chiaro e tondo sono stati gli esponenti del Drs, i deputati Picciolo e Greco: “ Le primarie si stanno trasformando in una conta interna e di correnti. Il centro-sinistra deve invece avere il coraggio di sostenere un candidato che sappia calarsi nella realtà cittadina, adottando un programma con al centro la trasparenza, la tutela dell’ambiente, il sostegno alla cultura, la difesa dei ceti più deboli ed il risanamento. Un passaggio senza il quale le primarie si ridurrebbero ad uno scontro correntizio, con il risultato di costringere ad un mero patto di desistenza, quelle forze politiche, come i “Democratici Riformisti”, che, così come proposte, le ritengono poco funzionali. Occorre fare un ulteriore sforzo per l’individuazione di un candidato unitario di prestigio, su cui sia ampio il consenso a prescindere dalle primarie".
A favorire la ricerca del “candidato unitario di prestigio” è stato il rinvio delle amministrative al 9 e 10 giugno ed il conseguente rinvio (su richiesta di Udc, Megafono, Drs) delle primarie dal 7 al 14 aprile. Come se non bastasse oggi il Megafono, evidentemente ancora alla ricerca di un nome da far correre, ha chiesto il rinvio della presentazione delle firme, previsto per domani sera, addirittura al 7 aprile. Tutti questi rinvii non fanno altro che dare ossigeno al “partito del candidato unitario” che in questo momento sembra essere il più forte, quello che, da dietro l’albero, impallina le primarie.
Quanto al Megafono i mal di pancia stanno aumentando. Crocetta sembra abbia deciso che alla guida dell’Ente Camerale, non andrà più come commissario l’imprenditore Massimo Finocchiaro, esponente del Megafono, ma la dottoressa Bresciana, funzionario regionale. C’è di più, perché voci indiscrete danno come futuro Presidente della Camera di Commercio un altro imprenditore messinese, Paolo Siracusano e sembra anche che dietro questa decisione ci sia lo zampino di Francantonio Genovese, molto vicino all’ex candidato alla Presidenza della Provincia. Siracusano nei mesi scorsi era dato per candidato alla poltrona di sindaco del centro-sinistra. Finocchiaro viene quindi scalzato dal ruolo di commissario della Camera di Commercio con la motivazione che il passaggio in Commissione all’Ars è troppo lungo. Potrebbe avere migliore sorte (ma non è detto) la nomina di Laura Pulejo, altra esponente del Megafono, a commissario dell’Ente Teatro Vittorio Emanuele. La vicenda relativa al candidato del movimento di Crocetta alle primarie, con “l’esclusione a sua insaputa” di Aurora Notarianni, non ha fatto altro che alimentare i malumori. In questo quadro s’inserisce la richiesta di un doppio rinvio: la data delle primarie e la scadenza per la consegna delle firme. Altri sette giorni per trovare un nome equivalgono ad ammettere che si brancola nel buio.
Nel frattempo il Comitato dei pendolari dello Stretto, la Lega Autonomie locali, il Circolo di Cultura “Enzo Messina” e Dimensione Trasporti hanno diffuso una nota sottolineando come “le Primarie non sono opportune per le Amministrative di questa città. Il dissenso per le Primarie può essere superato da un Candidato condiviso. Noi avevamo espresso la condivisione ell’Avv.Notarianni, scelta rispetto alla quale le forze politiche non si sono espresse in modo chiaro. Eravamo contrari alle Primarie perché hanno un costo. Ed in questo momento di profonda crisi economica anche un solo euro per fini pubblicitari è uno schiaffo ai nostri concittadini. Non è questa la Buona Politica. Ribadiamo la disponibilità a trovare un Candidato Condiviso,per una campagna elettorale seria”.
In casa Udc la base scalpita perché, se primarie devono essere, anche i centristi vogliono partecipare con un proprio “cavallo”, dal momento che il Pd ne schiera ben tre. Nel partito di Casini c’è chi si vuol cimentare in questa impresa, se mai dovesse decollare sul serio. I leader di Pd e Udc sembra abbiano affidato a Picciolo e Greco il ruolo degli “apripista” sulla tesi della ricerca “dell’uomo giusto”. All’orizzonte però non sembra ci siano idee chiare, il nome del presidente dell’ordine degli avvocati Francesco Celona continua a correre, ma ha il fiato sul collo del suo vice, Vincenzo Ciraolo. Con il rinvio della presentazione delle firme al 4 aprile e delle primarie al 14 aprile, a conti fatti, ci sono più di due settimane per la caccia al tesoro…..
Rosaria Brancato
I cartelloni sul Viale Europa dei candidati alle primarie devono dunque essere rimossi? Perchè “nominare” un candidato quando già ben tre persone sotto i quarantanni (Grioli, Calabrò e Quero) si sono proposti per le primarie? Si facciamo le primarie con pochi seggi a Messina (quattro al massimo) aperti a tutti e con pagamento di 2 euro per la partecipazione. saranno i cittadini a scegliere il sindaco del centrosinistra e non le imposizioni ed i paracadutati.