Seicentomila euro destinati ai Comuni alluvionati sono rimasti nella "cassaforte" del presidente Ricevuto

Seicentomila euro destinati ai Comuni alluvionati sono rimasti nella “cassaforte” del presidente Ricevuto

Danila La Torre

Seicentomila euro destinati ai Comuni alluvionati sono rimasti nella “cassaforte” del presidente Ricevuto

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venerdì 18 Maggio 2012 - 22:59

Il capogruppo dell’ MPA Cerreti punta il dito contro il numero uno di palazzo dei Leoni e chiede perché non siano stati spesi i fondi in favore delle famiglie e delle imprese deliberati dal Consiglio provinciale ed immediatamente spendibili

Doppio senso di marcia alla Provincia nella spesa dei fondi. A Palazzo dei Leoni, infatti, da un lato si “sperpera” – vedi caso aumento indennità, poi ridimensionato dalla rinuncia dei beneficiari; dall’altro si fa economia. Anche quando, invece, le somme in cassa andrebbero spese. In una interrogazione indirizzata al presidente Nanni Ricevuto, il capogruppo dell’ MPA, Roberto Cerreti, denuncia la mancata utilizzazione delle somme stanziate dal Consiglio Provinciale, grazie ad un maxi emendamento al bilancio, in favore delle famiglie bisognose e delle imprese delle zone colpite dagli eventi alluvionali degli ultimi anni. Ottocento mila euro tondi tondi, di cui – secondo quanto riportato nel documento dall’esponente autonomista – sarebbero stati spesi solo 200 mila euro, «polverizzati in contributi per gli eventi natalizi nei comuni alluvionati».

Gli altri 600 mila euro sarebbero rimasti nella cassaforte del presidente Ricevuto perché, «anche se iscritti nella rubrica dell’Assessorato ai Servizi Sociali, risultano nella spesa di esclusiva competenza della Presidenza della Provincia regionale». Cerreti punta, dunque, il dito contro il numero uno di palazzo dei Leoni , reo di avere perseverato in «un’azione amministrativa inefficace, insensibile verso le reali criticità del territorio e non convincente», soprattutto se si considera «la comprovata spendibilità dei fondi previsti nel maxi emendamento, in quanto somme prelevate dall’Avanzo di Amministrazione, per spesa unica ed irripetibile».

Eppure, quei 600 mila euro sarebbero serviti eccome alle zone alluvionate, viste le finalità per cui erano stati stanziati: «€ 300.000,00 per iniziative nel campo della solidarietà sociale – costituzione fondo per sostegno alle famiglie bisognose residenti nelle zone colpite dagli eventi alluvionali e di disseto idrogeologico dal 2008 ad oggi; altri € 300.000,00 Istituzione fondo di garanzie attraverso i confidi, finalizzato al sostegno economico per le imprese ubicate nelle zone alluvionate e colpite da dissesto idrogeologico del territorio provinciale messinese».

Alla luce di quanto scritto nel documento, Cerreti ha deciso di interrogare Ricevuto «per conoscere quali sono state le motivazioni politiche ed amministrative che hanno indotto l’Amministrazione a non utilizzare i € 600.000,00 deliberati dal Consiglio Provinciale in favore delle famiglie bisognose e delle imprese delle zone colpite dagli eventi alluvionali dal 2008 ad oggi, nonostante il tragico periodo che il nostro territorio ed il nostro Paese attraversano». (DLT)

3 commenti

  1. Si vede che siamo già in campagna elettorale e quindi si cerca visibilità. Nell’aumento delle indennità Cerreti dovrebbe spiegare chi è andato a Palermo ad acquisire il parere presente nella determinazione dirigenziale firmata da Calabrò.
    Ricevuto è indifendibile perchè ha amministrato male e continua a fare peggio. La sua intera squadra è un fallimento totale, ma i consiglieri non sono esenti da colpe, perchè in questi anni non hanno fatto NULLA per cambiare le cose. Ormai i cittadini si sono stancati di questi teatrini. POLITICI DI MESSINA avete perso tutti la credibilità, quindi SMETTETELA. Alla provincia ci sono amministratori incapaci di gestire la cosa pubblica, consiglieri che pensano soltanto alle presenze, specie nelle commissioni consiliari, e dirigenti che assecondano il sistema politico, altrimenti non farebbero i dirigenti. BASTA!!!!FUORI DALLE SCATOLE!!!!VERGOGNA!!!!AVETE ROVINATO E DISTRUTTO UNA CITTA’!!! L’ATM E’ SOLO L’INIZIO.

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  2. liliana parisi 19 Maggio 2012 11:32

    A quando l’abolizione delle province?

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  3. Le province sicuramente rientreranno tra gli enti inutili e quindi andrebbero soppresse. Ma la regione Sicilia forse dovrebbe essere soppressa prima. Mi potete spiegare qual’è l’utilità? Un organico di 17.000 dipendenti, ed oltre 3.000 dirigenti…………Se pensiamo che la regione Lombardia ne ha 3.000 complessivamente ed obiettivamente è molto, ma molto meno politicizzata ed “infiltrata” di quella siciliana. In questo momento le regioni filtrano quei pochi trasferimenti statali che dovrebbero essere destinati agli enti locali. Sfugge però il criterio ed in una regione come la nostra, dove Lombardo fa da padrone, si può capire come Messina sia affondata ed in futuro sarà anche peggio. Alla regione Lombardo ha stabilizzato qualche migliaio di precari. A Messina i precari (vedi articolisti) non saranno mai stabilizzati. In ambito territoriale comune e provincia potrebbero trovare una collocazione, ma solo in presenza di amministratori e dirigenti in grado di gestire la cosa pubblica. Nel nostro caso, siamo fuori da queste ottiche. Triste ammetterlo, ma è la cruda realtà. Guardatevi intorno: arrivano le navi, i turisti vanno a piazza Duomo e che cosa vedono? aiuole devastate, la piazza piena di residui di bottiglie di birra e porcherie varie della notte precedente, sporcizia dappertutto, ecc….Quindi cosa fanno? Vanno a Taormina. Di questo cosa possono rispondere i nostri amministratori? che la colpa è di Lombardo e questi che la colpa è loro, con uno scaricabarile fino all’infinito.
    Sapete quanto la regione Sicilia ha dovuto restituire alla Comunità europea per fondi non spesi? oltre 250 milioni di euro. I nostri amministratori a livello regionale e locale non sanno spendere le risorse. A questo punto di che cosa stiamo a parlare?

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