Poche concessioni del Riesame agli arrestati del blitz anti droga della Polizia a Mangialupi. Ecco chi esce e chi resta in carcere
Sono pochi i “ritocchi” che il Tribunale del Riesame ha apportato, al provvedimento che il 29 marzo scorso ha fatto scattare la retata anti droga della Polizia tra Mangialupi, Gazzi e Provinciale. Il Collegio ha terminato le udienze proprio ieri e fin qui soltanto una persona ha riacquistato completamente la libertà. Si tratta della 31enne Sainabou Drame, di Sant’Angelo di Brolo. Nel suo caso il TdL (presidente Vermiglio) ha annullato l’ordinanza custodiale sia sotto il profilo cautelare che per quel che riguarda i gravi indizi di colpevolezza, che non sarebbero adeguatamente fondati come sostenuto dal suo difensore, l’avvocato Carmelo Portale.
Si aprono le porte del carcere di Gazzi anche per Angelo Immormino (27) e Demetrio Lombardo (33) che hanno ottenuto gli arresti domiciliari. Accuse più “leggere” per Antonino Corritore (36), al quale il Riesame annulla un capo d’imputazione ma che resta dov’è, sotto il profilo cautelare.
Per tutti gli altri i giudici hanno confermato integralmente i provvedimenti adottati dal Giudice per le indagini preliminari Simona Finocchiaro, che ha accolto la richiesta della Dda di Messina e fatto scattare le misure cautelari per 21 persone accusate a vario titolo di rifornire, piazzare o conservare droga, soprattutto marijuana ma anche parecchia cocaina, agli spacciatori che facevano capo a due gruppi familiari legati a doppio filo, i Mazza e gli Umbertalli.
Quasi tutti agli interrogatori di garanzia avevano fatto scena muta.
Impegnati nelle difese anche gli avvocati Cinzia Panebianco, Salvatore Silvestro, Pietro Venuti, Massimo Marchese, Daniela Garufi.
