L’organizzazione si riforniva di grosse quantità di droga in Calabria che finivano poi nelle diverse piazze di spaccio di Palermo
PALERMO – Tra Palermo e Africo Nuovo, i carabinieri hanno eseguito l’esecuzione di 15 ordinanze di custodia cautelare, 10 in carcere e 5 ai domiciliari. Le accuse nei confronti delle persone coinvolte sono sono di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, di avere agevolato l’attività mafiosa ma agli indagati vengono contestati anche vari episodi di detenzione, in concorso, di stupefacenti ai fini di spaccio. L’indagine, avviata nel 2019 ha ricostruito l’attività di spaccio nei mandamenti mafiosi palermitani di Porta Nuova, Brancaccio, Tommaso Natale e San Lorenzo. L’organizzazione si riforniva di grosse quantità di droga in Calabria che finivano poi nelle diverse piazze di spaccio.
Al vertice dell’associazione ci sarebbero boss e, già definitivamente condannati, delle famiglie mafiose di Palermo Centro e di Partanna Mondello, che, con altri affiliati del mandamento di Brancaccio, già sottoposti a misura cautelare in un altro procedimento, avevano contatti con i fornitori di droga di Campania e Calabria e con spacciatori palermitani, incaricati di rivendere al dettaglio i chili di stupefacenti. Secondo quanto accertato dalle indagini i soldi del traffico di droga servivano per il mantenimento delle famiglie dei detenuti per mafia.
Nel corso dell’inchiesta sono stati arrestati otto corrieri e sequestrate complessivamente 185 chili tra cocaina, hashish e crack e 52 mila euro in contanti. In un’abitazione di Pollenna Trocchia (Na) i carabinieri hanno sequestrato 255 chili di hashish.