Arrestati i messinesi Giovanni Costantino, 49enne, Giuseppe Costantino, 35enne, Mario La Camera, 41enne ed il catanese Vito Salvatore Scuderi, 56enne
MESSINA – E’ trascorso un anno esatto, era il 16 maggio 2018, da quando i carabinieri della Compagnia di Messina Sud avevano arrestato in flagranza il pregiudicato Vincenzo Costantino, trovato in possesso, in un casolare di Santa Lucia sopra Contesse, di un arsenale di armi e munizioni e di un consistente quantitativo di droga.
I militari, coordinati dalla Procura di Messina, hanno proseguito le indagini e hanno scoperto che, nonostante l’arresto, il fratello ed il nipote, Giovanni (49 anni) e Giuseppe Costantino (35 anni), hanno continuato a usare quei terreni come base logistica, depositando e smerciando importanti quantità di marijuana, nella convinzione che quei luoghi non sarebbero più stati controllati. Dopo diverse perquisizioni, invece, è stato sequestrato più di un chilo di marijuana.
I due hanno usato l’esteso terreno a monte della casa rurale per interrare lo stupefacente e nasconderlo tra la vegetazione, conservandolo all’interno di alcuni contenitori, in plastica o vetro, così da eludere eventuali controlli presso le loro case. I contenitori erano nascosti in vari punti del terreno affinché fosse possibile reperire, al momento delle cessioni, la giusta quantità di stupefacente richiesta dal compratore.
Sono stati arrestati stamani e portati al carcere di Gazzi per detenzione e spaccio di stupefacenti in concorso.
Stessa sorte e accusa per altre due persone: il 41enne messinese Mario La Camera, che svolgeva il ruolo di intermediario, acquistando partite di droga dai due Costantino per conto di altri soggetti, ancora non identificati, che, a loro volta, provvedevano a rivendere; il 56enne catanese Vito Salvatore Scuderi, ritenuto responsabile di avere rifornito il gruppo messinese delle partite di stupefacente. La Camera è stato portato al carcere di Messina, Scuderi a quello di Catania. Per un 49enne messinese, infine, scatta l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, poiché indiziato di avere partecipato ad una cessione di stupefacente.
Lo scorso anno, invece, nel corso dell’arresto di Vincenzo Costantino, i carabinieri avevano perquisito il casolare ed effettuato degli scavi nel terreno adiacente, scoprendo, sotterrati a circa mezzo metro dalla superficie, diversi recipienti in vetro e plastica contenenti armi, in perfetto stato di conservazione, munizioni e droga. Erano così state rinvenute e sequestrate: una pistola semiautomatica calibro 9 mm parabellum marca “Sites”, modello “Spectre Hc”, di elevata capacità offensiva; un revolver “Smith & Wesson” calibro 357 magnum; due fucili con canne mozzate; 125 proiettili calibro 9X19 e 60 cartucce per fucile; 1 kg di marijuana e 3 kg di hashish, oltre a 10mila euro in contanti.