La sedicenne, interrogata per rogatoria a Catania, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Dal Gip anche la pusher. Attesa per il Riesame che si occuperà anche dell'uomo che ha abbandonato Ilaria morente in spiaggia.
Ha preferito tacere la sedicenne coinvolta nella vicenda che ha portato alla morte di Ilaria Boemi. La ragazzina, ospite di una comunità per minori di Catania, è stata interrogata per rogatoria e si è avvalsa della facoltà di non rispondere Assistita dal difensore, l’avvocato Salvatore Silvestro, la ragazza ha quindi preferito tacere anzichè rispondere alle domande del Giudice per le indagini preliminari che ha formulato per lei l’accusa di spaccio.
Per lei e per Gaia Autieri, la diciottenne che ha ammesso di aver portato la Maddy a Ilaria, dopo averla avuta dalla pusher di Villafranca, l’avvocato Silvestro ha preannunciato che ricorrerà al Tribunale del Riesame, chiedendo la liberazione o comunque una misura meno afflittiva per le giovani.
È stata interrogata lunedì, invece, l’altra giovane che al momento della morte di Ilaria aveva 17 anni e che è nel frattempo diventata minorenne.
Anche la sua posizione sarà vagliata dal Tribunale del Riesame, che si occuperà anche del trentanovenne rimasto fuori dal blitz della Squadra Mobile.
Per l’uomo che quella sera voleva tentare l’approccio sessuale con la sedicenne e l’amica, approfittando del fatto che fossero stordite dalla droga e dalla birra, la Procura ha chiesto l’arresto che però il Giudice ha negato.
Al collegio del Riesame il pm Stefania La Rosa, titolare del caso, chiederà di rivedere quel no, ribadendo la richiesta di arrestarlo.