In merito alla questione del dissesto della Città Metropolitana intervengono anche i vertici della UIl-Fpl e della Uil Messina, chiedendo che si faccia chiarezza sulla questione, anche in merito agli interventi che si sarebbero potuti mettere in atto per ridurre le spese dell'ente in questi ultimi anni di gestione.
Un atto incomprensibile, per Uil-Fpl e Uil Messina, quello attuato dal Commissario Straordinario della città Metropolitana di Messina, Filippo Romano, che con l'atto di indirizzo dei giorni scorsi ha chiesto, agli organi amministrativi, di accertare un eventuale dissesto di fatto dell’Ente. “Comunicare una situazione di presunto dissesto, senza che sussistano atti formali certi definitivi determina solo confusione; si faccia chiarezza e trasparenza con dati ufficiali, e si pubblichino”. Lo scrivono in una nota i vertici di Uil Fpl e Uil Messina.
“Che il Commissario Straordinario, ormai al vertice dell’Ente da oltre quattro anni – aggiungono – si accorga solo oggi della situazione di dissesto finanziario dell’Ente, citando agli organi di stampa documentazione peraltro già a sua piena conoscenza da più di due anni, ci lascia fortemente stupiti e perplessi. Senza voler imputare il disastro dell’Ente esclusivamente all’ultima gestione commissariale, e rammentando gli sperperi delle vecchie gestioni a cominciare dalle centinaia di incarichi legali con esposizione per milioni di euro, un vero cambiamento di rotta da parte dei vari vertici che si sono susseguiti in questi ultimi anni non c’è stato e certamente non si può non sottolineare la gestione poco oculata degli ultimi anni, a parere di chi scrive delineata da una forte connotazione verticistica, con scelte che non hanno fatto altro che affossare definitivamente l’Ente. Basti pensare alle reiterate modifiche dell’assetto organizzativo, per nulla orientate alle reali necessità di risoluzione delle problematiche inerenti la gestione della struttura e i servizi ai cittadini".
"Quali interventi straordinari – domandano i vertici Uil – sono stati messi in campo in questi anni per cercare di risanare le casse dell’Ente dato che la grave crisi gestionale della provincia regionale oggi Città Metropolitana è nota da tempo? Come mai, come lo stesso Collegio dei Revisori ha evidenziato, non si è provveduto al recupero dell’evasione dei tributi, e al contenimento delle spese non obbligatorie per legge? E come se non bastasse, perché si è consentito di eccedere sullo straordinario oltre il budget assegnato, cosa ancor più grave avvantaggiando e privilegiando di fatto solo una piccola parte del personale?"
"Sindaco e Commissario – concludono – facciano chiarezza e dispongano sull’obbligo di pubblicare tutti i rilievi degli organi di controllo sul sito dell’Amministrazione a disposizione di tutti i cittadini".
Visto che le cose le sapete…bastava solo denunciarle alle autorità….perchè non lo avete fatto? Le risorse finanziarie che si sprecano e si disperdono mancano e mancheranno alla cittadinanza…scuole,strade,etc….capisco che ci sia stato un taglio alle risorse ma credo che qualche milione di euro di sprechi ci sia stato.
Solo le “inventate” posizioni organizzative, quanto costano?
INCOMPRENSIBILE A MESSINA E’ TUTTO. PRIMO NON BISOGNAVA RIDURRE LA CITTA’ AD AVERE UN COMMISSARIO, SECONDO E’ LA INSULSA POLITICA CHE MANIFESTAMENTE E PALESEMENTE SI MANIFESTA DA OLTRE 50 ANNI. CON LA COMPLICITA’ DELLA CITTADINANZA
Indagine della Corte dei Conti ma senza intromissioni ministeriali, mi sembra un pò difficile vero?………………………